Eudi Show non è soltanto la grande fiera della subacquea dove si vive il presente e si scopre il futuro delle immersioni, ma è anche il luogo dove si può viaggiare nel tempo e riportare a galla episodi del passato in cui la storia si fonde con il mito. Uno di questi è sicuramente la storia della nave Artiglio, la più famosa nave recuperi subacquei italiana come ricorda il sottotitolo di un recente volume in cui Fabio Vitale, noto esperto di palombari, ha raccontato le vicende di questa nave e del suo equipaggio.
A ricordare queste lontane vicende (siamo tra il 1926 e il 1930) sarà il film-documentario “Artiglio storia di un mito” di Mario Gianni, fotoreporter, documentarista e regista di grande esperienza e in attività fin dagli anni ’60 del Novecento.
Il documentario, prodotto dalla FilmService di Gianni e dall’Istituto Luce Cinecittà, che ha messo a disposizione il suo prezioso materiale d’archivio, racconta la storia di Stefano, un giovane subacqueo appassionato di archeologia marina, che viene a conoscenza della storia di un ristretto gruppo di Palombari le cui gesta, fra il 1925 e il 1935 li resero famosi in tutto il mondo trasformandoli in un mito. Stefano decide di approfondirne la conoscenza, questo lo porterà, partendo dalla piccola città di Viareggio, a viaggiare in Inghilterra e in Bretagna dove nacque il mito dell’Artiglio, andato distrutto il 7 dicembre 1930 a seguito di un esplosione mentre era impegnato nei lavori di demolizione della nave americana Florence H. affondata nel 1917 nel Golfo di St. Nazaire, in Bretagna.
Non è difficile immaginare nella figura di Stefano lo stesso Mario Gianni che può essere considerato un po’ figlio d’arte. Come ci ha raccontato il regista, fin da ragazzo ha conosciuto e mitizzato la storia dell’Artiglio grazie alla storia della sua famiglia. Il padre, Celestino Gianni, era imbarcato sui sommergibili e le due sorelle avevano sposato dei palombari imbarcati sull’Artiglio. Un suo cugino era figlio di Alberto Bargellini, uno dei tre grandi palombari della nave recuperi insieme ad Aristide Franceschi e ad Alberto Gianni, forse il più famoso dei palombari italiani. Passato dalla giovanile passione per la subacquea alla fotografia e poi al cinema e al documentario, il regista ricorda di aver sempre voluto fare qualcosa su quella famosa nave, ma di aver sempre dovuto desistere perché non riusciva a trovare una chiave narrativa che, anche economicamente, gli permettesse di raccontare l’epopea dell’Artiglio. Poi, inaspettatamente ecco la svolta. A cena incontra un giovane sub che, saputo come si chiamava di cognome, gli chiese se conoscevo la storia e per tutta la sera gliene parlò in maniera entusiasta, tanto che giorni dopo Gianni decise di trovare un modo per riportare alla luce quella storia ormai quasi dimenticata.
Il suo sogno a lungo accarezzato, nonostante tante difficoltà, è diventato realtà nel 2017 e, grazie alla collaborazione di Fabio Vitale e di Mauro Francesconi, importante figura di riferimento per il settore video di Eudi Show, sarà possibile vederlo in occasione di Eudi Show 2020 all’interno dello spazio Eudi Cinema, una delle novità della 28° edizione della fiera della subacquea di Bologna.
Appuntamento per tutti, perciò, per assistere a questa emozionante proiezione negli spazi di Eudi Cinema la cui programmazione è in fase di preparazione. Per questo, per non perdere la possibilità di assistere al documentario, non dimenticate di consultare il sito www.eudishow.eu per restare aggiornati sulle novità e gli eventi organizzati