Autore: Marco Daturi
Intervista a Jürg Beeli, Chairman of the Board
In occasione dei 25 anni di PADI Europe abbiamo voluto intervistare Jürg Beeli, Chairman of the Board di PADI EUROPE Ltd.
Sono passati 25 anni dalla nascita di PADI Europe, Mi può fare una breve cronistoria dei momenti più importanti di questa crescita?
Nel marzo 1983 Jack W. Lavanchy, Jürg Beeli, Wolfgang Wulff, Gary Kurz e Stephen Metcalf hanno fondato la PADI EU Services AG. Lo scopo all’epoca era quello di mettere a disposizione il materiale didattico nelle lingue locali, di creare l’infrastruttura necessaria in Europa, nonché di diffondere la nuova filosofia della formazione modulare.
Il grosso problema iniziale era che mancavano del tutto gli istruttori. PADI Europe non voleva semplicemente rilevare istruttori di altre organizzazioni o federazioni. Con la supervisione di Stephen Metcalf, PADI organizzò corsi istruttori in tutta Europa, alle Maldive e in Egitto. Si trattava solitamente di programmi di 8 10 giorni con teoria, didattica, informazione relativa al programma e pratica in acqua.
PADI Europe era, all’epoca, composta da tre collaboratori in Svizzera, tre o quattro in Germania e alcuni in part-time come esterni o Instructor Trainer. In particolare alle Maldive, i professionisti capirono velocemente il valore della formazione e PADI poté conquistare in breve tempo il mercato locale. Così, ogni anno, tornavano in Europa migliaia di Subacquei PADI neobrevettati.
Fu così che, improvvisamente, anche in Europa si creò una grossa richiesta di istruttori e centri di formazione. Una delle risposte, fu l’apertura del PADI-College a Cannes come puro centro formazione istruttori. Circa dieci anni dopo PADI Europe ha rinunciato al centro. Da quel momento questo ha preso il nome di IT-College ed è gestito da Jan e Daniela come centro autonomo.
Dal 1984 al 1990, PADI EUROPE è riuscita circa a decuplicare sia il numero dei subacquei certificati che quello degli di Istruttori e dei Divemaster. Nell’anno 1990, contavamo ben 4000 membri e 38000 certificazioni.
Oggi PADI Europe conta circa 200000 certificazioni annue con 32000 Istruttori/Divemaster e circa 1150 Dive Center affiliati. Alla sede centrale di Hettlingen lavorano circa 50 persone, numero che grazie all’automatizzazione e a Internet è rimasto abbastanza costante da diversi anni. Nell’ambito dei servizi esterni, nel magazzino e in varie posizioni esterne, sono impiegate altre 13 persone full-time.
Guardando al passato qual’è stato l’ingrediente che ha permesso a PADI di ottenere il grande successo che vanta in tutto il mondo?
Semplicemente la serietà e la coerenza. Non abbiamo mai cercato, infatti, il successo rapido a discapito della qualità. È per questo che non abbiamo mai puntato al "Cross-over” come elemento centrale della nostra crescita!
Che cosa vi aspettate dalla subacquea per gli anni a venire?
Il mercato della subacquea vive oggi un cambiamento strutturale, simile a quello avvenuto una ventina d’anni fa nell’industria sciistica. Non più solo “l’accanito” esclusivamente subacqueo, bensì il subacqueo occasionale. Il classico negozio di subacquea, si sviluppa dalla pura vendita di materiale per arrivare fino all’offerta di servizi.
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