Autore: Isabella Maffei
La risposta è semplice, didascalica:
Raja Ampat (West Papua –
Indonesia). Altrettanto semplice non è rendere giustizia con le parole, alla
bellezza e purezza di quest’atollo corallino del perimetro di 2 km,
completamente circondato da candida sabbia finissima e ricoperto da una
lussureggiante vegetazione equatoriale.
Lungo è il viaggio per arrivare a Wai; questa
piccola isola privata si fa desiderare. L’accoglienza all’arrivo è commovente, i
papuani originari dell’isola ci aspettano, suonando musica tradizionale fatta
con strumenti da loro costruiti ed offrendoci del latte di cocco fresco, ci
danno il benvenuto. L’emozione traspare nei loro grandi occhi neri così come
traspare dai nostri sorrisi, siamo tra i primi turisti a giungere sin qui, un
sogno che si realizza, per entrambe le parti!
Tre i bungalows per ospitare gli ospiti,
perfettamente integrati con l’ambiente, come in ogni eco resort che si rispetti,
sono direttamente affacciati sul mare all’ombra di grandi pini Casuari (Casuarina
cunninghamniana). L’arredamento semplice e ben curato, romantico il suo bel
letto centrale avvolto nell’eterea zanzariera, un nido avvolgente da cui
osservare il mare dalle mille sfumature blu, che srotolato come un prezioso
tappeto, ai piedi della veranda, invita ad immergersi in esso.
Un bagno ristoratore cancella la stanchezza, il profumo di pesce alla brace si
diffonde nell’aria, il tacito invito del cuoco ad accomodarsi all’accogliente
ristorante sulla spiaggia, è accolto da tutti gli ospiti con gioiosa allegria!
La notte è silenziosa, le tante stelle in cielo sono così marcate da apparire
pesanti sulla volta celeste, abbandonarsi al sonno con la ritmica canzone delle
onde che frangono sulla spiaggia, è un piacere che pare mai provato prima.
Il giungere dell’alba non è mai banale all’equatore, svegliarsi per osservare le
tante specie di uccelli presenti sull’isola è un dono prezioso, nei giorni a
seguire dedicherò molto tempo all’osservazione della fauna e della flora locali,
che annovera specie endemiche come il Cuscus maculato (Spilocuscus papuensis) e
numerosissimi granchi delle noci di cocco (Birgus latro), che incuranti
dell’uomo passeggiano pacifici lungo i soffici sentieri di sabbia bianca che
collegano i bungalows alle aree ristorante e diving.
Dalla spiaggia osservo la sottile linea di
confine tra la laguna e l’house reef , la macchina fotografica è pronta,
l’equipaggiamento montato e già caricato sulla barca diving, non resistiamo più,
il santo graal delle immersioni ci aspetta, il canto delle voluttuose sirene è
irresistibile.
L’house reef si rivela a noi con una spettacolare immersione, la prima di tante
data la vastità. Adatto sia agli amanti della macro, che a quelli della foto
ambiente, regala il meglio di se durante le immersioni notturne, in cui
l’incontro con il piccolo squalo Epaulette che “cammina”, endemico di queste
acque, è tutt’altro che raro. L’acqua è trasparente, i coralli molli rigogliosi
come cespugli, si elevano verso l’alto sin quasi a toccare la superficie, oltre
la quale si intravedono le nuvole. Numeroso il pesce di passo, notevole anche la
grande quantità di critters presenti. Attorno al vecchio pontile, un banco
stanziale di pesci pipistrello sembra galleggiare in un limbo, sospeso per nulla
disturbato dalle incursioni di numerosi carangidi blu (Caranx melampygus) a
caccia di “pesci Oci”, caratteristici di queste acque, molto simili ai pesci
fuciliere.
A circa cinque minuti di navigazione dal
vecchio pontile si trova una vera chicca per gli amanti della fotografia di
relitti: uno splendido aereo modello P47D, affondato nel 1944 durante la seconda
guerra mondiale. Il relitto giace ancora in buono stato di conservazione, tra i
26 m e i 33 m, completamente colonizzato da organismi incrostanti ed alcionari
arancioni e viola di grandi dimensioni, è l’ideale per scatti di notevole
impatto emotivo, se la corrente lo permette.
Immergersi nell’area di Pulau Wai, è un tuffo nella biodiversità: siti
d’immersione come “Nikson Reef”, “Wai Wall” e “Pulau Kri” regalano scenari in
cui possiamo sentirci esploratori ogni volta che iniziamo una discesa. Il
corallo duro è molto colorato, madreporari giganti offrono rifugio ad Ombrine
dolci labbra che s’impilano una vicina all’altra formando un variopinto muro
vivente. I barracuda vorticando salutano il sole, squali tappeto, pinna nera e
pinna bianca del reef pattugliano il fondale, grossi tonni sfrecciano a gran
velocità nel blu.
Enormi cespugli di corallo nero, spesso rifugio
di pesci vetro, formano dei microcosmi in cui si riflette la luce del sole, che
pare sempre così vicino alla superficie dell’acqua. Grandi ventagli di gorgonie
sono la casa di splendidi e minuti cavallucci pigmei, che solo occhi ben
allenati possono scorgere.
Riemergere dalla superficie è come rinascere, ogni volta con storie diverse, con
emozioni trascinanti, da raccontare la sera guardando le foto in compagnia delle
guide e degli altri ospiti del Resort, o sorseggiando un te in riva al mare.
Si dice che: ”partire è un po’ morire”, è vero, il commiato è triste, sulla
spiaggia i volti e gli occhi dei papuani chiedono di tornare presto, a Wai non
si è un turista come un altro, si diventa presto parte della famiglia.
Consigli fotosub
Raja Ampat è considerato il paradiso della
biodiversità. Un fotografo subacqueo troverà tanto di più diverso e mai visto
come in nessun altro posto al mondo. Per quanto riguarda la fotografia ambiente
è un posto eccezionale tra i più spettacolari mai visti e la macro è di
grandissimo livello. Che lenti portare? Tutte! E’ un vero delitto partire e non
avere un obiettivo adatto alla foto ambiente come un fisheye, un super
grandangolo, o aggiuntivi ottici per fotocamere compatte.
Per la macro (reflex formato DX) i classici 60 mm o un 100 mm macro sono dei
must!
Le immersioni macro si possono svolgere su piccoli relitti, su pareti oppure
sulla riflettente sabbia bianca corallina, dove l’ausilio di eventuali snoot può
essere utile.
Per la fotografia wide, serviranno uno o due flash di adeguata potenza e
copertura, per fotografare le grandi gorgonie, coralli frusta e spugne giganti,
così come i grandi gruppi di barracuda, per i quali è necessario dosare con
sensibilità la quantità di luce dei flash per evitare troppi riflessi sulla loro
livrea argentea. Consiglio inoltre di portare un paio di pinne abbastanza
performanti, se volete nuotare nella corrente e riprenderli da vicino.
Soprattutto se non viaggiate in gruppo portatevi ogni materiale di ricambio:
potrebbe essere difficile, se non impossibile, reperire parti anche banali.
Consiglio anche una borsa impermeabile da tenere in barca, per separare
materiale che deve rimanere asciutto dal resto, nel caso di cambio lenti tra
un’immersione e l’altra o in caso di pioggia.
Top Spot
Miano Reef, Nikson Reef, Wai Wall, Marti Garden
e Pulau Kri, tutti reef appena scoperti ed incontaminati. Ci sono poi i classici
famosi di Raja Ampat: Sardine Reef, Chicken Reef, Mios Kon, Blue Magic, Manta
Sandy, sempre richiestissimi, ma sicuramente meno incontaminati dei reef di
“Casa Wai”!
Consigli di viaggio
Il viaggio è molto lungo e prevede almeno due
soste prima di arrivare a Sorong, porta d’ingresso di Raja Ampat! Ma portate
pazienza, ne vale la pena. Inoltre in Indonesia ritardi e cancellazioni sono
spesso all’ordine del giorno, quindi nel caso, sono da mettere in preventivo,
cercate di prenderla con filosofia!
Consigliata estensione franchigia bagaglio (di solito viene già fatta
dall’agenzia) per voli fino a Jakarta e poi pagare direttamente eventuale extra
in loco per il volo interno. Nessun problema riscontrato, nonostante il
trasporto di attrezzatura fotosub pesante ed ingombrante, nemmeno nei voli
interni. Consiglio utile: chiedete sempre lo sconto, dite che siete subacquei ed
avete attrezzatura pesante, spesso vi levano dei chili sul conto totale
dell’extra peso!
Periodo
Raja Ampat offre in tutto l’anno buone
condizioni climatiche per le immersioni e lo snorkeling, solo i mesi di agosto e
settembre potrebbero essere un po’ più variabili a causa dal vento, ma comunque
è possibile fare buone immersioni tutto l’anno con la visibilità sott’acqua che
varia tra i 15 e i 30 m
Temperatura: 27°-32°
Temperatura dell’acqua: 27°-30°
Tour operator: H2O Viaggi di Roma
www.h2oviaggi.it – Tel. 06/87451911 –
info@h2oviaggi.it
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