- Ciao Giulia, ti puoi presentare ai nostri lettori?
Volentieri! Sono Giulia Luisi, ho 23 anni e vivo a Forte dei Marmi. Mi sono laureata lo scorso Ottobre all’Università di Pisa in Scienze del Turismo ed attualmente sto svolgendo un Servizio Civile in un piccolo comune nella mia zona. La mia più grande passione è la subacquea e amo il mare a 360 gradi. Questa immensa distesa d’acqua salata è per me fonte di ispirazione, partendo dal suo suono alla musicalità delle onde che si infrangono sulla riva, alla sensazione del salmastro sulla pelle fino a quella del vento che spettina i capelli. È in questi momenti che riesco a riflettere e soprattutto a staccare la spina dalla quotidianità. Viaggiare e scoprire ogni singolo centimetro di questo pianeta mi entusiasma e credo nella salvaguardia dell’ambiente e nel rispetto della natura che ci circonda. Tuttavia il patrimonio sottomarino rischia di scomparire a causa della negligenza dell’uomo. Credo fermamente nella cultura ambientale e spero che la promulgazione di essa possa spingere l’uomo a godere del patrimonio naturale senza danneggiarlo.
- Un tuo pregio e un tuo difetto?
La mia citazione prediletta è senza ombra di dubbio “chi fa della Costanza la sua parola d’ordine, taglierà via tutti i traguardi”. la Costanza è il mio punto forte, probabilmente lo sprint non è mai stato nelle mie grazie ma sulla lunga distanza batto tutti. Come nella subacquea, all’inizio non è stato semplice, consumavo tantissima aria e le prime foto erano davvero tremende, non riuscivo a tenere un buon assetto. Ma dopo le prime esperienze ho trovato il mio equilibrio. Il tallone di Achille è l’indecisione. Raramente sono subito sicura di qualcosa, ho tentennamenti cronici e se il carico di scelte autonome è eccessivo vengo assalita da ripensamenti. Per questo chiedo sempre consigli!
- Come vivi la subacquea?
La subacquea è parte fondamentale della mia vita. Spesso non vedo l’ora di poter andare a farmi un tuffo perché amo il silenzio. Sott’acqua tutti i suoni sono ovattati, non senti niente se non il rumore del tuo respiro. Abbandonare il caos della vita di ogni giorno, lasciarmi andare alla pace che la profondità del mare mi regala è una sensazione davvero unica. il momento dell’immersione è quello in cui, più che in ogni altro, ritrovo me stessa: vedo scorrere davanti a me i miei pensieri e posso concedermi un attimo di riflessione intenso ed emozionante. Oltre a questo aspetto, la subacquea è il motivo principale dei miei viaggi. Andare alla scoperta dei mari più belli e suggestivi del mondo, regalarmi attimi unici insieme a creature bellissime e mettermi alla prova insieme al mio compagno di squadra per perseguire un comune obbiettivo, ovvero la foto perfetta. Oltre a tutto questo, la subacquea è filo conduttore di nuove amicizie. Spesso nelle competizioni oppure in immersioni ricreative sono stata con persone sconosciute, ma con una passione in comune che ha aperto le porte a legami durevoli. Oltretutto mi permette di essere particolarmente attiva nel gruppo della mia associazione, il SubVersilia.
- La tua prima volta…. Sott’acqua? come quando dove e perché?
Se ripenso alla mia prima volta sott’acqua mi spunta automaticamente un sorrisetto sotto ai baffi. Il mio fidanzato, Alessandro, anche lui subacqueo, decise di portarmi assieme a lui in Egitto nell’Ottobre 2016 per una vacanza. Durante quella permanenza a Sharm, ricordo di averlo visto pochissimo, passava giornate intere in acqua. La sera, quando rientravamo nel nostro appartamento e dopo aver cenato, lui davanti al suo pc, dava un’occhiata alla sua produzione. Mentre asciugavo le stoviglie, mi girai verso di lui a guardarlo e notai una luce nei suoi occhi. Mi chiesi che cosa stesse guardando così intensamente e decisi di andare a controllare. Quello che vidi fu davvero bellissimo: tanti e tanti pesciolini colorati e coralli di enormi dimensioni. Scossa da questa curiosità e dalla voglia di poter passare un po’ di tempo con Alessandro, presi la mia decisione: Provare! Il giorno seguente andai al centro immersioni del nostro villaggio e la guida subacquea, il mio grande amico Pier Paolo Peluso, attualmente titolare del Bubblue Dive Club dello Sheraton resort a Sharm el-Sheikh, mi procurò tutto l’occorrente per il mio battesimo. Dopo essermi vestita, un po’ impacciata, mi buttai in acqua. Prima di immergermi, Pier Paolo mi spiegò in maniera approfondita la compensazione, il funzionamento del gav, come comportarmi nel caso in cui mi si allagasse la maschera o come potevo comunicare con lui. Dopo un ok, siamo scesi. Quello che vidi fu qualcosa di unico, indimenticabile. Mi innamorai immediatamente del mare e dei suoi abitanti. Tanto ero curiosa che appena riemersa mi dissero che pinneggiavo troppo, troppo veloce! Alessandro in quella occasione mi fece delle fotografie, e sì, sembravo una nuotatrice di stile libero! Appena ritornati dalla vacanza, decisi di cominciare il corso per ricevere il mio primo brevetto. Per me è stato semplice, dal momento che Alessandro fra parte di una delle migliori scuole di immersioni italiane, l’Associazione Subacquea Versilia, capitanata da Primo Cardini.
- La tua immersione più bella?
Nella mia Top Ten il primo posto indiscusso appartiene a Shark e Yolanda Reef nel Mar Rosso. Visibilità record e predominanza di colori estremamente vividi che catturano l’attenzione. L’immersione comincia in corrispondenza di Anemone City, siamo tra i 12 e i 20 metri di profondità ed il pianoro si protende come una grande terrazza nel blu: qui si può ammirare un disteso tappeto di anemoni e fare capolino i suoi “padroni di casa”, i Pesci Pagliaccio. Proseguendo l’itinerario, il profilo di alcune gorgonie delineano l’inizio di Shark Reef, dove bellissime madrepore e alcionari fanno da cornice a questo ineguagliabile tratto di barriera. Mi ricordo di aver notato Barracuda, Anthias, Pesci Titano, Pesci Leone, i bellissimi Farfalla ed un enorme Napoleone. Dopo alcuni minuti, tra 25 e 10 metri una nave mercantile attirò la mia attenzione: La Yolanda, naufragata nel 1980 mentre era diretta ad Aquaba. Attorno al sito sono sparsi containers, sanitari, vasche da bagno e sull’estrema sinistra un’enorme corallo lattuga. Qui fu la prima volta che mi imbattei nell’elegante tartaruga di mare. Il cuore mi batteva a mille e questa immersione, oltre al suo fascino indiscusso, mi ha regalato un’emozione unica.
- Qual è il tuo buddy ideale?
Il mio buddy ideale è sicuramente il mio fidanzato. Anche lui subacqueo e con grado di conoscenza più alto rispetto al mio, fa di lui un’ottimo compagno sia nella vita che nelle attività subacquee, per la sua premura e la sua attenzione, anche se è molto intransigente, vede tutto e ad ogni mio passo falso lui è già pronto a tagliarmi con il suo sguardo!
- Come fai ad avere delle foto così belle?
Credo che la buona riuscita di una fotografia dipenda da molteplici fattori. Primo fra tutti il fotografo, estremamente importante per la capacità tecnica e la creatività artistica che lo contraddistinguono. Anche l’ambiente ed il clima circostante sono decisivi per la buona riuscita di una sessione fotografica: una foto sott’acqua, con mare mosso e cielo grigio, non renderà mai come un’immagine scattata in circostanze completamente opposte. Ad ogni modo, credo che l’ingrediente più importante sia il rapporto instaurato tra modella e fotografo. Complicità, fiducia, voglia di mettersi in gioco, sperimentare, confrontarsi, cercare di immaginare l’idea che il fotografo ha in mente di realizzare è un ottimo punto di partenza per la realizzazione di fotografie ben riuscite.
- Una ragione per praticare sub e una per non farlo?
Praticare sub è come accedere al mondo attraverso un altro ingresso. Appena dato l’ok, scaricato il gav e compensato, davanti agli occhi trovi un paesaggio meraviglioso. E’ impagabile la sensazione di tranquillità, spensieratezza, e l’essere connessa al 100% con il tuo corpo ed i tuoi pensieri. L’unica ragione che mi viene in mente per non praticare subacquea è nel caso in cui le condizioni meteo-marine non siano idonee al sicuro svolgimento di questa meravigliosa attività.
- Consiglieresti alle amiche di partecipare a miss scuba?
Si, lo consiglio perché è un concorso in cui ti metti in gioco e che dà soddisfazioni.
- Segui scubaportal? Ti piace? Occhio a quello che dici….
Conosco Scubaportal grazie alla fiera EUDI SHOW, però non l’ho seguita assiduamente. Comunque dagli articoli e le notizie che ho avuto occasione di leggere penso che sia un ottimo portale e promulgatore delle attività subacquee. Per questo motivo, e dopo questa mia vittoria, intendo seguirlo con maggiore costanza.
Le foto sono di Alessandro Giannaccini