Ciao. Mi chiamo Gianni Tomà, lavoro in Mares come product manager per le linee di prodotti: erogatori, accessori e diving center. Sono responsabile dell’assistenza tecnica e del programma di formazione Mares lab e, dal 2019, seguo lo sviluppo commerciale di alcuni paesi.
Visto che l’EUDI Show, vetrina importante per i produttori, è stato rimandato a fine novembre, abbiamo pensato di dare la parola a loro per raccontarvi quello che avreste potuto vedere all’EUDI, i nuovi prodotti, le ultime in termini di attrezzature. Per permettervi un aggiornamento in tempo reale, in attesa di approfondire e toccare con mano a novembre.
Come vedi l’evoluzione della subacquea? Quali secondo te le tendenze nel prossimo futuro.
Ritengo che la subacquea e il suo sviluppo nei prossimi anni sarà sempre più orientato verso due tipologie di immersione: le immersioni dedicate al puro divertimento, spesso legate ai periodi di vacanza, e le immersioni eseguite da coloro che le praticano in modo continuativo, come una passione o come un lavoro.
Attrezzatura, Didattica e Tour operator sono i pilastri del settore subacqueo, e Mares sta lavorando con SSI e Liveaboard.com per offrire queste possibilità a tutti i sub.
Per chi fa della subacquea la propria passione, e si immerge costantemente a diverse profondità, è importante poter rimanere in acqua a lungo, con un attrezzature compatta, leggera e affidabile. Mares da oltre 3 anni lavora in questa direzione, con l’acquisizione di rEvo, socità belga che produce rebreather. Nel nuovo Rebreather Horizon, che avremmo presentato all’EUDI, ci sono tutte le caratteristiche di leggerezza, compattezza, affidabilità e un prezzo ragionevole.
Dai un consiglio a un giovane che si voglia avvicinare al nostro mondo.
Ne dò 3: il primo, affidarsi a istruttori qualificati; il secondo è di avvicinarsi alla subacquea in modo graduale e naturale, senza forzature, senza bruciare le tappe; il terzo è: EMOZIONATEVI: sott’acqua non è più bravo chi va più profondo o chi ci rimane per più tempo, ma quello che si è emozionato di più per quello che ha visto. Mares crede molto nei giovani, a cui ha dedicato la linea ranger, studiata e realizzata per soddisfare le esigenze dei giovani.
Cosa proponete per il 2020? Quali le novità di rilievo.
Nella sua nuova linea di erogatori, Mares ha introdotto soluzioni tecniche innovative e uniche come il Twin power system (VAD/Venturi regolabile), che permette al sub di regolare la quantità d’aria in funzione della profondità a cui si trova. Le due famiglie di erogatori, Ultra e Dual, danno la possibilità di combinare il sistema twin power con il sistema di regolazione dello sforzo pneumaticamente assistito (PAD), che personalizza il comfort respiratorio. Primi stadi a torretta girevole (82X) o con 8 uscite di bassa pressione (72X) si adattano a soddisfare qualsiasi esigenza tecnica o estetica.
Grazie ai recenti investimenti in Mares possiamo testare tutti i nostri erogatori nella macchina ANSTI alla profondità di 200 m.
Ma la grande novità del 2020 è l’Horizon SCR, un rebreather a circuito semi-chiuso unico nel suo genere, per gli appassionati e i lavoratori della subacquea. Con Horizon la media dei tempi di immersione si allunga da 3 a 8 volte. Il sistema è leggerissimo ((23 kg con tutti gli accessori) e permette di usare bombole nitrox standard. È semplice da usare, produce poche bolle quindi consente di avvicinarsi molto agli animali, e la miscela respirata può essere cambiata durante l’immersione.
Uscito prepotentemente nel 2020 il computer Genius, il cui cuore è l’algoritmo ZH-L16C con Gradient Factor, apprezzato dai sub tecnici ma oggi reso anche ricreativo.
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Una parola per descrivere il lavoro del team Zero Pixel
Sono un partner affidabile, con cui poter instaurare un rapporto concreto e sincero. Personalmente ritengo il loro contributo importantissimo per la conoscenza e la divulgazione dell’attività subacquea.