Autore: Marco Daturi
Intervista al Com.te Cosimo Nicastro, Vicecapo Ufficio dell’Ufficio Relazioni Esterne del Comando Generale delle Capitanerie di porto.
D: Che ruolo avete nel mondo della subacquea?
R: Per l’affascinante mondo della subacquea amatoriale, che annovera quasi 500 mila praticanti, le Capitanerie di porto / Guardia Costiera svolgono un duplice ruolo, amministrativo e operativo
Amministrativamente sono i Capi di Circondario marittimo che, tramite l’emanazione di ordinanze, disciplinano i vari aspetti di questa attività. . Le ordinanze tengono presenti le direttive di coordinamento del Comando Generale delle Capitanerie che, attraverso due circolari, la prima del.2000 e l’altra del 2003, ha regolamentato uniformemente gli aspetti che riguardano la sicurezza dei subacquei.
Dal punto di vista operativo, La Guardia costiera interviene per garantire la sicurezza dei subacquei e, ogni qual volta se ne palesi la necessità, per la ricerca e soccorso in mare.
In più la Guardia Costiera ha tre Nuclei sub, che sono team specializzati di personale addestrato presso il Raggruppamento Subacquei ed incursori della Marina Militare a cui sono assegnati particolari compiti operativi che spaziano dalla tutela dell’ambiente alla ricerca e soccorso, da ispezioni subacquee ad attrezzature e condotte alla salvaguardia del patrimonio archeologico sommerso.
D: Perché un giovane dovrebbe avvicinarsi alla subacquea nel 2008?
R: Innanzitutto per poter conoscere le meraviglie ambientali e archeologiche che i fondali dei nostri mari custodiscono, in modo da capire anche l’importanza della loro tutela. In secondo luogo perché la subacquea è un’attività sportiva completa per praticare la quale in modo sicuro . Basta osservare alcuni semplici accorgimenti come frequentare un corso presso una scuola qualificata ed effettuare un controllo medico specialistico almeno una volta l’anno. Ma vi è un altro aspetto per cui secondo me un giovane potrebbe scegliere la subacquea come attività ricreativa ed è perché tramite questa si può acquisire, in modo semplice ma proficuo, una buona cultura nautica.
D: Cosa cambierà nella subacquea del 2010?
R: La subacquea, in Italia e in Europa, come i tre milioni di praticanti stanno a testimoniare, rappresenta una realtà che riscuote un elevato interesse. Questo, a mio parere, è dovuto non solo per la sua natura sportiva e ricreativa ma anche perché la pratica della subacquea si coniuga ad un’attività turistica altamente qualificata e specializzata. Per tutto ciò si prevede, nei prossimi tre anni, un’ulteriore crescita del numero di persone che si accosteranno a questo sport, facilitati nell’acquisire la tecnica necessaria anche dalla costante evoluzione tecnologica dei materiali. Noi della Guardia costiera siamo consci di questo e stiamo già studiando i modi per incrementare le attività di comunicazione necessarie per sensibilizzare sui giusti comportamenti da adottare ai fini di una maggiore sicurezza. In quest’ottica vorrei segnalare la nascita di “Rtl Radio Guardia Costiera” primo network nazionale di servizi gestito direttamente da un’Amministrazione dello Stato, finalizzato ad un aggiornamento costante e continuo dei fatti d’interesse per tutta l’utenza del mare, ivi compresi gli amanti del diving.
D: Perché partecipate e sponsorizzate la convention ADISUB?
R: Partecipando alle convention organizzate da ADISUB per una maggiore sicurezza per chi pratica questo sport – punto focale che accomuna noi delle Capitanerie con la suddetta organizzazione – il Comando Generale delle Capitanerie di porto cerca di approfondire alcune tematiche di interesse generale relative alla subacquea, per meglio comprenderne le problematiche, condizione necessaria per apportare, in modo pratico e concreto, le eventuali correzioni ritenute opportune.
D: Ritieni positivo che le principali didattiche si mettano insieme per parlare con le istituzioni? Perché?
R: Avere la possibilità di dialogare con interlocutori che rappresentano i bisogni di una buona parte di un settore così importante come la subacquea, senza dubbio ne facilita il processo di comunicazione rendendolo più semplice e veloce.
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