A inizio giugno ero nelle Isole Sporadi in Grecia per un servizio fotografico di 2 giorni.
Finito il primo giorno di immersioni sono andato a parlare con un biologo della Fondazione MOM, fondazione che studia i cetacei e le foche in Grecia, per conoscere meglio la foca monaca, le sue abitudini e la possibilità di avvistamento; il biologo mi dice che non è facile ma che le foche monache, in Grecia, sono in crescita e prevedono che tra non molto si troveranno anche sulle coste albanesi e croate e che ci sono dei progetti proprio per prepararsi a questo scenario per poter monitorare e proteggere questo animale fin da subito.
Attorno ad Alonissos è tutto parco marino e parco archeologico con delle regole molto ferree sia sulle immersioni che sulla navigazione e questo ha portato una situazione molto favorevole per le foche monache e varie specie di delfini.
Il secondo giorno, rientrato dall’immersione, vado a salutare il biologo e mi dice che gli è giunta voce che in mattinata è stata avvistata una foca monaca in una spiaggia dell’isola. Dopo pranzo, io e il collega tedesco Timo ci dirigiamo verso quella spiaggia ma eravamo entrambi sicuri di non vederla, tant’è che avevamo solo le macchine fotografiche terrestri.
La spiaggia si trova all’interno di un resort, ci siamo intrufolati velocemente e una volta affacciati alla scaletta che scendeva in spiaggia l’abbiamo vista lì che dormiva vicino all’acqua, non ci potevamo credere, il cuore andava a mille, ci siamo trattenuti nel non urlare per non disturbare la foca.
Ci siamo avvicinati con calma cercando di fare poco rumore e di monitorare eventuali segnali di stress dell’animale, in quel momento mi sono stramaledetto di avere con me solo il fish eye. Le immersioni programmate erano tutti in siti da fotografia ambiente e per stare leggeri con i bagagli ho lasciato in Italia tutti gli obiettivi che ritenevo inutili, mai avrei pensato di incontrare la foca monaca …. voi pensate mai di incontrare un unicorno?
Vabbè, faccio di necessità virtù è scatto con quello che ho, visto che la foca dormiva pesantemente io e Timo azzardiamo di ritornare al diving center per recuperare maschera, snorkel e pinne, ritornati in spiaggia, l’azzardo ha pagato perché stava ancora dormicchiando e iniziava a stirarsi, giusto il tempo di settare la custodia e prendere la maschera e “Billy” la foca (il soprannome che gli abbiamo dato) inizia ad entrare in acqua, a quel punto via in acqua senza pinne.
Avere questo splendido e raro animale che mentre si allontana dalla spiaggia ti passa a fianco e ti guarda incuriosito, si lascia accompagnare in acqua più profonde e si intrattiene con noi quasi a giocare. Un’esperienza unica, posso dire di aver nuotato con l’unicorno del Mediterraneo.
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