L’incidente subacqueo è avvenuto il 25 aprile a Riva del Garda, nelle acque del lago presso il porto di San Niccolò, il sub è stato colto da un malore durante una fase della risalita, i compagni hanno immediatamente lanciato l’allarme.
Dai primi accertamenti, pare che l’incidente sia dovuto ad un errore in fase di risalita, la subacquea è lo sport che amiamo ma non possiamo sottovalutare l’importanza delle buone pratiche di sicurezza.
Il controllo dell’attrezzatura, una preparazione adeguata ed un briefing pre-immersione devono essere considerati prioritari.
L’incidente nelle acque del lago a Riva del Garda
Un sub di 38 anni, che si trovava in compagnia di amici, ha accusato un malore durante un’immersione nelle acque del lago presso il porto San Nicolò. L’uomo ha faticato a risalire e ha perso conoscenza a -21 metri di profondità.
Il sub di 38 anni è un istruttore subacqueo, l’incidente è accaduto durante la fase di risalita di un immersione tecnica, intorno ai 50 metri di profondità.
Secondo le prime informazioni, il sub avrebbe sbagliato erogatore aprendo quello dell’ossigeno puro, che avrebbe dovuto respirare invece a -5 metri di profondità, poiché oltre questa profondità l’ossigeno puro risulta tossico per il corpo umano.
L’intervento medico e le condizioni di salute del sub
Il subacqueo è andato immediatamente in arresto cardiaco perdendo conoscenza ed è poi è stato portato in superficie da un compagno di immersione, anch’esso in condizioni gravi a causa della risalita affrettata.
Le prime manovre di rianimazione sono state operate da una dottoressa e due infermiere che si trovavano casualmente sul posto.
Gli operatori sanitari dell’ambulanza e l’elisoccorso hanno raggiunto il sub per le cure sucessive.
L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Bolzano con l’elisoccorso, mentre il compagno è stato anch’esso ricoverato in condizioni critiche. Sul posto sono intervenuti i sommozzatori di Riva, i vigili del fuoco volontari e le forze dell’ordine.
Nonostante una volta arrivato all’ospedale sia sembrato in gravi condizioni, gli accertamenti medici hanno stabilito che non è in pericolo di vita. L’uomo è stato accompagnato al Centro Iperbarico di Villafranca di Verona, per un trattamento d’urgenza di 5 ore e poi ricoverato nel veronese.