Calabria: meraviglie a cui dar voce
Quando si parla di meraviglie di Calabria siamo abituati a pensare alle cartoline del paesaggio, alle immagini di ciò che resta della storia e dell’arte, alla permanenza di antichi riti e folkloristiche tradizioni; un patrimonio spesso solo ammirato, che scorre veloce davanti ai nostri occhi nella sequenza concitata di post e di articoli digitali ma, in fin dei conti, poco ascoltato. In realtà, nessuna meraviglia potrà mai essere veramente riconosciuta e assaporata se non le si dà voce e non la si mette in dialogo con il proprio contesto geografico e temporale.
L’incanto: spettacolo tra arte e cultura in forma originale per presentare le meraviglie del territorio tra mitologia, arte e scienze della natura.
Proprio da questa consapevolezza è nato il progetto “L’incanto”, prodotto dall’A.p.s. “Fabulanova”, pensato come cantiere artistico aperto e pronto ad avvalersi anche della partecipazione e dei contributi di altri artisti, musicisti, relatori e ospiti, che possono, di volta in volta, arricchire il racconto e la scena secondo le specificità dei luoghi e del pubblico.
Si tratta di un’originale forma di spettacolo che, al di là delle rappresentazioni più convenzionali e stereotipate, propone una narrazione integrata degli elementi naturali e di quelli storici e culturali, restituendo un’immagine più completa dei territori. D’altra parte, la Calabria stessa, contraddistinta dalla sua straordinaria varietà, si presenta come un affascinante mosaico di linguaggi, sia in senso letterale che metaforico, che devono essere tenuti in considerazione per evitare letture monotematiche o monoculari.
La semplicità del racconto dal vivo, narrato e cantato, in un contatto diretto col pubblico, per l’esaltazione della conoscenza
Un compito non semplice, che implica uno sforzo considerevole su molteplici fronti, con il rischio di cadere nella banalità e nella retorica, ma è una sfida che “L’incanto”, con un approccio sperimentale e innovativo, ha voluto raccogliere per offrire un’esperienza di conoscenza autentica e significativa.
Il progetto, fondato su una profonda convergenza di idee e competenze, parte dalla punta estrema della Calabria, e racconta, in canto e parole, l’area dello Stretto, cuore del Mediterraneo, la più ammantata di miti e di misteri, ma intende espandersi ad altri luoghi altrettanto pieni di fascino, di storie, di bellezza naturale, come i cerchi concentrici di un sasso nell’acqua.
Protagonisti diversi, accomunati dall’amore per la natura e il territorio
La narrazione prende vita plasmando aria, acqua, terra e fuoco in suggestivi scenari: il mondo degli uomini, delle storie, delle leggende e dei miti in cui, con note che risuonano delle tradizioni degli aedi e dei cantastorie, ci trascina il musicantore Fulvio Cama; le profondità marine in cui si immerge Francesco Turano, fotosub naturalista, riportando in superficie, con le sue straordinarie immagini, i colori degli abissi e le creature che li abitano; le epoche geologiche attraversate dalla geologa Serena Palermiti in un viaggio tutto terrestre e terreno ma fortemente emozionale, in cui a parlare sono le pietre e le forze naturali che hanno modellato questa terra nel corso dei millenni.
Maria Cavallo, che conduce, tesse le fila delle diverse prospettive narrative, accompagnando gli artisti e gli ospiti dentro lo spettacolo.
Una presentazione tra musica, racconti e fotografie, legata al Mediterraneo in generale e all’area dello Stretto (Scilla e Cariddi) in particolare
Un percorso che avviene sulla linea orizzontale del tempo, dalle origini cosmogoniche e geologiche di questo luogo posto tra due Oceani, lo Jonio (ciò che resta del più vecchio oceano del Pianeta) e il Tirreno (il più giovane in fase di formazione del Pianeta), per inabissarsi poi nel Mare Nostrum e, infine, elevarsi in verticale sulle vette innevate dell’Aspromonte, e tutto in uno spazio di pochi chilometri entro cui esplode una biodiversità unica nel suo genere, fucina di mitologie e di fantasie.
“L’incanto” è dunque un modo diverso di rivelare il territorio e i suoi tesori storico-naturalistici, associando al piacere estetico contenuti qualificanti capaci di far conoscere la Calabria in tutta la sua complessa ricchezza. L’arte, la musica, le scienze naturali, della terra e del mare, i miti e le tradizioni sono, infatti, la trama e l’ordito di questo spettacolo, come lo sono della Calabria intera, e così la raccontano, ognuno con il proprio alfabeto, esprimendone tutto il potere incantatore.
Autore: Maria Cavallo
Foto: Francesco Turano