Sabato 7 novembre siamo a Varazze, in Liguria. Con Maria, Gianni e Agostino alle 9 ci vediamo al porto e decidiamo di uscire in mare con la nostra stagionata e fida barca. Appena prima di partire mi ricordo di prendere la macchina fotosub: non si sa mai…
E’ una magnifica giornata di sole, mare calmo ed una leggera brezza rinfresca un’aria ancora tiepida.
Ci dirigiamo verso sud, per allontanarci dalla costa ed andare a vedere se il Mare anche oggi vorrà regalarci qualche incontro interessante.
Fuori un paio di miglia incontriamo numerose mangianze: tombarelli, piccoli tonni, qualche palamita, tanti gabbiani e rondini di mare si rimpinzano in superficie di piccole acciughe che per difendersi si raccolgono, strette strette le une alle altre, in “palloni” che possono essere composti da migliaia di individui.
Mi tuffo nei pressi di una di queste mangianze. La macchina che ho preso stamane è l’ottima Sony NEX-7 scafandrata Nauticam e provo a fare qualche foto di questi guizzanti piccoli pesci spesso vittime predestinate di tanti predatori.
Si muovono veloci cambiando continuamente direzione, non è facile una buona inquadratura, comunque due o tre scatti interessanti riescono e torno a bordo.
Continuiamo ad allontanarci dalla costa in questa giornata che sembra estiva quando improvvisamente, Gianni con un grido alla Moby Dick richiama l’attenzione di tutti noi: ”soffia, laggiù soffia!!” In un attimo siamo tutti sul flying bridge e vediamo a circa un quarto di miglio un grande, regolare “soffio” che proviene da una enorme forma scura che galleggia immobile.
Lo riconosciamo immediatamente: è un capodoglio!
Lentamente ci avviciniamo ma i suoi respiri diventano più frequenti e profondi e questo sappiamo che prelude alla sua immersione verso gli abissi. Infatti quando siamo a poco più di 50 metri fa un ultimo grande respiro, rizza lentamente fuori d’acqua la coda gigantesca e sparisce nel blu.
Meravigliosooo!! Commenti eccitati da parte di tutti per il primo capodoglio visto in stagione, poi ci rendiamo conto che, catturati dalla bellezza dello spettacolo, nessuno ha fatto una foto!!!
Sentiamo che questa giornata ha qualcosa di magico e che potrà riservarci altre sorprese: si prosegue verso sud.
L’avventura con i globicefali
Vagabondando a 4-5 nodi, intorno alle 13 siamo ad una dozzina di miglia dalla costa, su un fondale di oltre1000 metri, ed avvistiamo delle forme rotonde e scure in superficie, praticamente immobili.
E’ passato qualche anno dall’ultima volta che li ho visti, ma li ho subito riconosciuti: una ventina di globicefali che pigramente stazionavano in superficie, nell’acqua calma e ancora tiepida!! Non ci potevo credere, un altro gran colpo di fortuna poter ammirare un fantastico spettacolo naturale, ed in aggiunta avevo con me la macchina fotografica…
Ci avviciniamo lentamente, poi spegniamo i motori e con l’abbrivio arriviamo a pochi metri.
Nel frattempo preparativi frenetici: pinne, maschera, uno shorty che porto sempre in barca e via in acqua. E’ stato l’inizio di un’esperienza fantastica, con un po’ di timore all’inizio, visto anche le dimensioni ( 3-5metri) di questi cetacei, ma poi sempre più in sintonia con queste bellissime creature, dopo un po’ a loro volta incuriosite da me ma mai aggressive, che a volte si mettevano in posa e a volte facevano brevi apnee, da sole o in gruppetti di 2-3…
In mezzo al mare, la barca ormai un po’ lontana per via della brezza, la macchina fotografica in mano e queste creature a distanza di un braccio, con il loro e il mio respiro come unico rumore. Un’emozione che non so raccontare, che avevo sognato mille volte….bello, bellissimo….non ho altre parole, solo memoria di sensazioni profonde.
Dopo circa quaranta minuti, un po’ infreddolito, a malincuore mi allontano dal gruppo di globicefali, sempre perfettamente tranquilli, per tornare verso la barca. Mentre mi accingo a salire a bordo gli amici richiamano la mia attenzione: 6 o 7 globicefali mi hanno seguito fin sottobordo e rimangono vicinissimi alla barca per diversi minuti. Foto e filmino da bordo, meraviglia di tutti e dispiacere nell’allontanarci da un così bell’incontro: non parliamo d’altro fino al rientro in porto….
Bravo Chicco !!!!
Che bello !!!!!! Fortunati, vi invidio tanto.