Recensione libro ‘In Aqua Veritas’

Autore: Marco Daturi

Qualche settimana fa ricevo una email che mi invita a
scrivere la recensione di un libro in toni molto particolari, come se io avessi
promesso all’autore di farlo, con così tanta convinzione che quasi mi sentivo in
difetto. Eppur non ricordavo di averne mai parlato ma soprattutto non sapevo
nemmeno di che libro si trattasse.
Chiedo all’autore Davide Boschi, alias Jacques-Davide Cousteau, a farmi avere
una copia del libro e dopo qualche giorno ricevo per posta la mia copia
autografata di ‘In
Aqua Veritas‘.
Già dalla presentazione -ma anche dal tono delle email ricevute- capisco che non
si tratterà di una lettura normale e, incuriosito, rubo qualche minuto alle
altre attività e comincio a leggere.

23 capitoli dividono circa 130 pagine di avventure e ‘ricordi
raccatati nel logbook‘ dell’autore, vissuti in molti anni di esperienze
subacquee in diverse parti del mondo. E fin qui niente di strano.

Una delle particolarità del libro sono ben chiarite nella
legenda: la punteggiatura non sappiamo cos’è e comunque la useremo a modo nostro
come le parentesi, gli apostrofi e le virgolette. Il tono molto ‘easy’ e spesso
al limite condisce, senza troppi peli sulla lingua in un dialogo molto friendly,
ogni racconto da cui emerge sempre una fortissima passione per il mare e la
subacquea.
E come su un logbook i racconti rimbalzano dalla Haven a Sharm, dalla Colombaia
alla Haven, dal Caccia a Hurgada passando per altri capitoli di considerazioni
sempre legate alla subacquea e il mondo dei sub.

“io credo che in fondo a ogni subacqueo si nasconda un
subacqueo (vero)”: così si apre la postfazione che chiude questo ‘strano’ e
particolare libro .
Una lettura diversa dal solito, un libro che si legge molto piacevolmente in
poche ore. Da avere, leggere o regalare sarà sicuramente qualcosa di diverso e
simpatico.

In Aqua Veritas !!

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