Autore: Massimo Ziino
Il Musandam Omanita è una penisola spettacolare che termina con lo stretto di Hormuz a poche miglia dall’Iran.
Da una parte è bagnato dal Golfo Persico e dall’altra dall’Oceano Indiano.
Per la sua conformazione geologica offre uno scenario unico da cui è difficile restare indifferenti. Le stratificazioni geologiche si impennano verticali dalle acquee del mare e danno origine ad un deserto montuoso a picco sul mare, le isole si susseguono e i golfi ospitano delle piccole spiagge e pochissimi insediamenti di pescatori.
A causa della sua posizione geografica le correnti marine sono forti e la visibilità delle sue acquee non è eccezionale. La barriera corallina si sviluppa grazie a queste correnti che entrano dall’Oceano Indiano attraverso lo stretto di Hormuz nel Golfo Persico e viceversa, ricche di nutrienti, favoriscono un ecosistema molto interessante e ricco di biodiversità.
Le acquee del Musandam sono ricchissime di coralli molli e nonostante la pesca locale, la varietà di pesci pelagici e di barriera, è importante.Sono centinaia le specie di pesci che vivono in questi fondali.
Ad ogni immersione non è difficile vedere tartarughe, razze, murene, aragoste e molte altre specie marine.
In queste acque si possono ammirare anche lo squalo balena e lo squalo leopardo. Più lontani dalla costa a profondità maggiori si trovano squali martello e squali grigi, che purtroppo vengono pescati quotidianamente.
La temperatura dell’acqua si aggira tra i 21°C e i 30 °C, quindi perfetta per svolgere immersioni tutto l’anno, personalmente preferisco l’ inverno per la migliore visibilità, data dalla limpidezza delle acquee e la temperatura esterna più clemente, visto che durante l’estate si raggiungono temperature intorno ai 50°C.
Viste le temperature per fare immersioni basta una muta umida da 5 mm, calzari e cappuccio sono consigliati per svolgere le immersioni in pieno confort.
In Musandam le strade sono pochissime e non coprono tutto il territorio.
Il mio consiglio per andare a fare immersioni e visitare questi luoghi è partire da Dibba sul Oceano Indiano, sul confine con gli Emirati Arabi e precisamente con lo Stato di Fujairah.
Da qua ci si può imbarcare su barche da crociera locali chiamate Dhow, attrezzate per fare immersioni, spartane, ma comode e spaziose.
I punti di immersione sono molti, se ne possono contare circa 40, le immersioni vanno dalle più semplici in costa, con profondità fino a 20 metri, alle più estreme in corrente, intorno agli isolotti in mezzo al mare dove si possono raggiungere profondità importanti.
La fotografia macro è consigliata, ma con buona visibilità si possono fare dei buoni scatti in acqua libera, magari, se fortunati, a uno squalo balena.
Tutto il Musandam è ideale anche per il bird-watching, la presenza di Falchi pescatori è costante e spesso durante l’entrata in acqua dalla barca, vicino agli isolotti, si possono osservare i nidi a picco sulle basse scogliere.
Un luogo dove il mare e la terra si incontrano in modo prepotente un luogo dove consiglio a tutti di fare immersioni.
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