Autore: Linda Mugnai
Ciao a tutti.
Sono tornata la scorsa settimana dal Brasile, dove ho passato 3 settimane correndo dietro alle immersioni !
Ho passato la prima settimana in un posto chiamato Icarai, 3 ore di auto a nord di Fortaleza, profondo nord quindi. Non ci sono immersioni da fare, ma la coppia di amici francesi con la quale sono andata fanno windsurf, ergo era una tappa quasi obbligatoria. Sotto il profilo naturalistico il luogo è fantastico: spiaggia lunghissima e praticamente deserta, grandi dune, ovviamente vento forte e mare sempre agitato. La temperatura esterna comunque 35 gradi, l’acqua 28, una vera goduria!
A parte passare parecchio tempo in spiaggia, siamo stati a vedere la Reserva Natural de Almofala in buggie guidando quasi sempre sulla spiaggia e…udite udite !!! penetrando all’interno di un fiume di acqua salmastra con una barchetta di 1 mt x 1 mt, abbiamo ‘recuperato’ (e rilasciato ovviamente dopo accurato studio visivo) tantissimi cavallucci marini. Se ne stanno con la coda arrotolata alle radici delle mangrovie, a riva quindi, in 10 cm d’acqua. Sono grandi rispetto ai loro cugini mediterranei, di colore marrone, e coperti spesso di alghe sulla groppa. La guida ambientale che ci ha portato li ha recuperati dentro un recipiente trasparente per farceli vedere da vicino…ragazzi, uno spettacolo ! avevo le lacrime agli occhi, sembrano gioielli! La pousada dove siamo stati (abbiamo orrore degli alberghi) è composta di bungalow sulla spiaggia, gestita da una coppia di giovani svizzeri gentilissimi; mi hanno anche prestato la cucina per fare gli spaghetti con le aragoste ihihihihih
Riprendendo l’aereo per Recife, ci siamo spostati in un luogo chiamato Porto Galhinas (si si, si parla di galline!!). il nome è dovuto all’arrivo in porto di navi di polli che nascondevano schiavi, nonostante la schiavitù fosse già stata abolita. Quando una nave entrava, pare che qualcuno gridasse ‘polli in arrivo !!!!’, ed i proprietari terrieri si precipitavano a comprare manovalanza per le piantagioni. è un posto molto turistico, pieno di negozietti ristoranti e musica sulla spiaggia, parecchio divertente. Ci siamo capitati nel we dei morti, quindi era pieno di brasiliani in vacanza.
Appena arrivati ci siamo letteralmente tuffati nel diving che ci avevano consigliato per prenotare immersioni; abbiamo cominciato (e finito) il giorno dopo. Anche a Porto Galhinas si parla di spiaggia lunghissima e mare mosso; tengono le barche sub vicino riva, e ti portano a bordo con la solita barchetta di 1 mt x 1 mt. Per raggiungere i punti d’immersione ci vuole come minimo 1,5 ore di navigazione, con un mare mosso da paura (almeno in questo periodo dell’anno), e con quasi tutti i sub in sofferenza da mal di mare. Abbiamo fatto 2 immersioni su relitti, il Marte (33,7 mt) e un’ora dopo sul Gonzalo Coelho (34,5 mt). Entrambi sono su un fondale sabbioso, forte corrente sott’acqua, tanto è che siamo dovuti scendere e salire con la cima di riferimento, scarsa visibilità. Niente da dire sulla quantità di pesce, grandi cernie carangidi etc etc, ma su tutti e due i relitti c’è pochissima vita, sia in termini di piante coralli etc sia come piccoli animali. I relitti sono affondati recentemente, quindi all’interno sono abbastanza integri, è stato divertente entrarci dentro e gironzolare un po’. Vero verissimo che io sono una viziata delle immersioni e che viaggio come una dannata, ma abbiamo deciso di comune accordo con Jacques e Marie di non farne più perché non ne valeva la pena, né come costi né come sforzo fisico richiesto in barca per raggiungere i siti.
Ci siamo quindi dati alla spiaggia, a fare amicizia con i brasiliani dell’ombrellone accanto, a gustare le varie delizie (e schifezze) vendute sui carrettini che fanno avanti ed indietro, ed il solito tour di una giornata con il buggie, almeno per vedere delle spiagge diverse. Una nota divertente: in uno di questi posti ho sentito parlare italiano; per farla breve e corta, lui era un genovese che lavora in progettazione presso la Cressi e…..la ns conversazione è durata un bel po’ di tempo! peccato che aveva solo una maschera con sé (non ricordo il nome, ultimo modello prodotto, peraltro molto bella e morbidissima) e non me l’ha potuta lasciare!
Finita la seconda settimana, riprendiamo l’aereo da Recife e questa volta….finalmente rotta per Fernando De Noronha tempio, a detta dei brasiliani, delle immersioni e dell’ecoturismo !!! all’aeroporto, appena sbarcati, dobbiamo pagare una tassa ambientale, costo circa 15 euro al gg a persona (capacità massima di turisti nell’isola 400 persone). Ci immaginiamo servano a qualche progetto importante, siamo contenti di sganciare. 3 diving in zona, 2 brasiliani enormi organizzatissimi, ed 1 locale che non abbiamo visitato. Marie aveva preso contatto con uno dei grandi; corriamo al diving, è tardi e non vogliamo perdere tempo, prenotiamo al volo per 8 gg consecutivi. Le immersioni sono care (88 euro circa), in più ci dobbiamo aggiungere 4 euro ad immersione per tassa ambientale (!!!) ma, avendo prenotato per tutti questi gg, ci fanno un ragionevole sconto (parliamo sempre e comunque di cifre alte rispetto ai ns standards).
Fernando è un’isola di 26 km quadrati, ci abitano circa 3000 ‘persone, se non vado errata 25 siti d’immersione e circa 16 spiagge da visitare, alcune a pagamento (!!). il porticciolo è piccolissimo, una banchina per 6 o 7 pescherecci ed una banchina per le barche sub. sono catamarani; accostano, caricano i sub e se ne vanno immediatamente; ancorano in rada. Una furbata: in porto esiste un personaggio che decide dove le varie barche possono andare a fare immersioni: questo serve per evitare sovraffollamento sott’acqua e soprattutto per controllo. Un furgone passa a prenderci la mattina alle 7/7,30 e ci riporta alla pousada verso mezzogiorno; purtroppo non ci sono posti dove mollare l’attrezzatura, quindi siamo costretti a portarcela avanti ed indietro.
La prima cosa che ci lascia senza fiato, arrivando in porto, sono le tartarughe che girano tranquille dentro il porto. L’acqua è chiara, si vedono le razze girovagare. Noi siamo eccitatissimi, a nessuno pare importare + di tanto….ormai sono abituati. Il vento picchia NE, forte, ergo il 90% delle immersioni viene fatto dall’altra parte dell’isola, nel Mar de Dentro. Poca profondità ( intorno ai 15/25), il fondale è anche qua sabbioso con qualche piccolo scoglio, mi ricorda molto le Seychelles dove ho lavorato per 3 mesi. Squali di barriera, razze, moltissimo pesce, ma poco colore e pochissima vita sugli scogli. In queste prime 2 immersioni, una delle quali fatta all’interno di una caverna bellissima (Caverna da Zapata), abbiamo goduto nell’avere i delfini intorno a noi mentre facevamo la sosta di sicurezza……che delirio !
Altre immersioni di rilievo che abbiamo fatto nel mar de dentro: da segnalare il Pontal de Norte, 43 mt circa, sabbia e stupendo paretone (come morfologia mi ha ricordato un pò la corsica), tante aragoste dentici e carangidi, squalotti di barriera e nutrice, razze; la Cabeca das Cordas, 43 mt, e la Cabeca da Zapata, 40 mt. Una nota: per convincere le guide a portarci a fare queste immersioni ‘profonde’ abbiamo dovuto sudare non poco; restano principalmente su immersioni intorno ai 15/28 mt max, che però sono molto molto simili, monotone e noiose, e monocromatiche tra loro. Altra nota: i tempi sono molto ridotti; guardando infatti il mio logbook la media di tempo in queste immersioni non ha mai passato il 32/33 min (inclusa la deco) .
Ahimè, a causa del mare mosso, abbiamo fatto pochissime immersioni dall’altra parte dell’isola, nel Mar de Fora: ma ragazzi, che differenza !! la + bella in assoluto, ovviamente a mio gusto, si chiama Pedras Secas 1; un piccolissimo reef poco profondo (16 mt), una corrente da centrifuga di lavatrice, ma tutto composto di tunnel caverne ed archi. Pesci a scatafascio (una nota particolare ai banchi di sardine quasi in superficie che mi hanno fatto impazzire), scogli coloratissimi da spugne di 1000 colori, perfino visto i gamberi meccanici. Pedras Secas 2 è un proseguo della precedente, peccato che, a causa della corrente abbiamo potuto passare pochissimo tempo vicino agli scogli onde evitare di fare danni e di farci male. Altra bella immersione in questa zona è Caieiras, sabbia e formazioni rocciose. da notare un roccione in parte levigato perché le tartarughe vanno a strusciarsi contro per pulire il carapace. Ho notato che, in un breve tratto di mare, (quello che noi subacquei possiamo percorrere in una immersione), la sabbia varia da finissima a più grossolana, tipo corallo morto…eppure corallo ce n’è pochissimo! E altra cosa che mi ha fatto morire dalle risate è stato vedere un barracuda enorme che, a bocca aperta e vicino ad uno scoglio, si faceva pulire i denti dai pesciolini: la natura è veramente un miracolo!
Nel pomeriggio di solito andavamo per spiagge (quando non stramazzavamo dalla stanchezza). C’è un servizio di autobus molto efficiente (notare: c’è un’unica strada asfaltata, poi sono tutte piste), ma basta tirare fuori un dito per fare l’autostop ! tutti si fermano, spesso ti portano proprio nel posto deve devi andare, sono di una gentilezza disarmante. Vero è che avevamo con noi una bambina di 14 mesi e forse avevano anche pietà di noi, ma non c’è mai stata una volta dove hanno tirato dritto. Le spiagge sono bellissime, di sabbia chiara, in contrasto con questi roccioni vulcanici, e deserte; in una ci depositano le uova le tartarughe, un’altra è chiusa al pubblico perché ci vanno i delfini (ma si possono osservare dall’alto con i cannocchiali), un paio sono a pagamento (!!), forse perché l’accesso è facilissimo, ed una, la spiaggia di Atalaia, era temporaneamente chiusa al pubblico. Peccato per quest’ultima: quando la marea si ritira si creano delle piscine naturali dove le persone possono fare snorkeling, e sono ammessi (a pagamento!!) 4 gruppi di sole 25 persone al giorno.
Con tutte queste tasse ambientali pagate eravamo sicuri che ci fossero parecchi progetti in corso. Per quanto ne sappiamo noi, ne esistono solo 2, e sono privati: il progetto Tamar specializzato in tartarughe ed il progetto per i delfini, nella Bahia dos Golfinhos. Di questo si tratta: Tamar ha costruito una sede dove ci sono foto, negozio di souvenir (!!), ed una sala conferenze. Ogni sera proiettano gratuitamente un film di mezz’ora del National Geographic (in portoghese con sottotitoli in portoghese (!!)), con relativa conferenza di un’ora (in portoghese!!). io me la sono cavata bene o male, ma la povera Marie non ha capito una parola. Abbiamo ovviamente protestato, anche perché i turisti stranieri arrivano. In nessun modo curano le tartarughe ferite o rimaste impigliate nelle reti. I delfini: ci siamo alzati una mattina presto per andare ad osservarli con i cannocchiali; il progetto consiste in una persona che, creando una linea immaginaria, conta quanti animali la passano. in più, controlla che le barche non si avvicinino troppo alle boe di delimitazione della baia. Pare ci sia una sede in costruzione, ci siamo andati ma è chiusa. Siccome siamo dei rompi@@, ci siamo informati con i locali; anche loro sono piuttosto arrabbiati, i bilanci dicono che l’80% delle tasse ambientali servono per portare via la spazzatura dall’isola……mah….
Riassumendo: a Fernando ci siamo trovati bene. Il diving è molto bello ed efficiente, i catamarani bellissimi, bombole riempite con aria ottima (attenzione: da 11 litri ed in alluminio), staff ultra gentile che si prodiga per soddisfare il cliente. Le guide sono un po’ troppo stressanti, ti stanno addosso in continuazione e non ti mollano un attimo ma, dopo una litigata furibonda con una di queste, ho pensato che evidentemente trattano poco con istruttori o comunque con sub esperti in genere. C’è anche da dire che il mediterraneo è una scuola di tutto riguardo, l’acqua è fredda, le immersioni sono profonde, laghi etc etc, quindi penso che la nostra preparazione, anche per gli open, sia molto buona. Mai dire mai, ma credo che l’atlantico non faccia per me; sono molto contenta di aver avuto la fortuna di vedere un’ulteriore posto, bello sotto e sopra, ma passerei ad altri mari.
Ho moltissime informazioni con me, siti indirizzi foto brochures etc, ed altre cose da aggiungere nel privato. Se volete, contattatemi pure, sarò felice di darvi suggerimenti. Al prossimo resoconto (Maldive per natale, crociera sub 2 settimane)!!!
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