Autore: Linga Mugnai
Tanto per fare una cosa diversa dal mio solito, a fine gennaio sono partita per il Perù. Un tour bellissimo che ovviamente includeva Lima, Arequipa, Cuzco, Machu Picchu, il Canyon del Colca con relativi condor, le linee di Nazca e una puntatina alle isole Balletas, chiamate anche ‘le Galapagos dei poveri’.
Già che c’ero (si fa per dire), ho passato anche 5 giorni alle Galapagos, stavolta NON in crociera sub, ma in crociera….da americani ! la nave comunque ha fatto il giro di svariate isole, dove su ognuna erano previste escursioni.
Le isole sono diversissime tra loro; ci sono quelle totalmente ricoperte di lava e senza vegetazione, dove nemmeno le iguana riescono a vivere, fino ad isole completamente ricoperte di foreste e di cespugli, verdissime di questo periodo perché, essendo estate, piove abbastanza. Lo spettacolo è comunque sempre superbo: foche iguana fregate e tartarughe giganti fanno da padroni assoluti in questa terra selvaggia e, se si è fortunati, dall’alto della costa frastagliata si vedono anche piccoli squali pinna bianca in 1 metro d’acqua.
In questo giro erano previste anche 2 stop over per fare snorkeling, e figuriamoci se me le lasciavo scappare !! la prima, sull’isola San Bartholome. Le guide, ragazzi giovani e super preparati, hanno avuto pietà di me; si era alzato vento e le onde sbattevano sulla spiaggia, ergo abbiamo mollato gli americani ed hanno portato un piccolissimo gruppo di noi a ridosso, vicino ad una scogliera. Il fondale mi ha ricordato molto Malpelo: una cascata di rocce laviche, quindi ‘nude’, che terminano in pianori di sabbia. La visibilità, anche se in 5/7 mt di acqua, abbastanza buona; assenza di vita quasi totale sugli scogli, (a parte un bellissimo nudibranco bianco con bordature e cresta arancioni e ricci matita dappertutto), compensata però dalla quantità di pesci angelo e sergenti. Intercetto anche un piccolo squalo pinna bianca, gli corro dietro ma va come una scheggia, duro poco.
2 giorni dopo, altra snorkelata, stavolta nell’isola Rabida……………….. e qui ragazzi miei, è stato un delirio! Il fondale è lo stesso, frane di rocce spoglie e pianoro sui 10 metri. I soliti pesci mi girano intorno, c’è il sole ed i loro colori spiccano nel grigiore. Nuoto lentamente, mi voglio godere il tutto e………..non so, ho come una strana sensazione, alzo le antenne, e continuo a fare avanti e indietro tra la riva e l’inizio del pianoro. Primo spettacolo: una grossa razza esce dalla sabbia e comincia a navigare, un grosso branco di pesci se ne sta fermo a 5 metri d’acqua e cominciano a sfrecciarmi intorno le foche. In 2 metri d’acqua arriva un piccolo pinna bianca, almeno questo mi lascia il tempo di seguirlo per un po’ senza forzare. Improvvisamente, giro gli occhi e appena all’inizio del pianoro c’è una gigantesca nuvola di pesci, all’incirca grandi come una mano e apparentemente di colore marrone. È talmente fitto compatto e grandioso che è impossibile vederci attraverso. Di colpo il branco si apre e da sotto escono 3 squali Galapagos abbastanza grossi; nuoteranno (e attaccheranno) insieme a questo ‘muro’ per un bel po’, mentre le foche continuano a zigzagare come impazzite. L’emozione è troppo forte, tiro su la testa dall’acqua e grido a squarciagola, mettendo in allarme il gommone che ci segue in superficie. Lo spettacolo è davvero stupefacente; il branco si muove indirizzato dagli squali, quindi me lo ritrovo anche ad 1 metro sotto di me, sembra un gruppo di dervisci che danzano ad una velocità incredibile. Ovviamente i miei compagni di snorkelata vanno avanti, io resto lì a bocca aperta, tentando di seguire il branco. Il tempo evidentemente passa perché dopo un bel po’ vengo richiamata all’ordine dalla guida che mi urla e fischia dietro, il gommone è davvero lontano. Con la morte nel cuore mi avvio e, una volta sulla nave, faccio il diavolo a quattro perché mi organizzino un paio d’immersioni il giorno dopo……e bando alle tartarughe giganti terrestri !
Purtroppo questo desiderio resta nel cassetto; nonostante il capo guida abbia organizzato il tutto con apparentemente un diving ‘serio’ (ce ne sono una marea, ma a detta delle guide quasi tutti sono poco affidabili), ed alle 7,15 sia già al centro, il maledetto proprietario mi propone 2 uscite con 3 open water con 10 immersioni ciascuno………alla modica cifra di 200 dollari ! ed un solo istruttore ! ovviamente rinuncio, in realtà si erano ‘dimenticati’ di me. Da buona toscana non gliele ho mandate a dire, né a lui né al capo guida della nave, ma sfogo a parte, il risultato non è cambiato.
Le Galapagos erano già nei miei programmi, ma credo che il mio ritorno laggiù, dopo ciò che ho visto in superficie, sia quanto mai prossimo. Stavolta però in crociera sub, e facendo molta attenzione sia al periodo sia alla barca/guide, per non ritrovarmi poi a dover piangere come mi è successo per Malpelo a novembre 2010.
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