Autore: Luigi Tanzillo
L’arcipelago di Palau è un luogo unico al mondo dove vivere emozioni indimenticabili a contatto con la sua natura incontaminata, dove i colori dominanti sono l’azzurro intenso del suo mare incontaminato e il verde della giungla che copre ogni lembo di terra.
La visione di questi luoghi genera un profondo stupore, unito ad incredulità di fronte a tanta bellezza sia al turista che giunge per la prima volta che a chi ritorna in questi luoghi.
Le centinaia di piccole isole, di origine vulcanica e corallina, adagiate sulle acque dell’Oceano Pacifico, a dispetto delle loro dimensioni, offrono innumerevoli attrattive naturalistiche quali incantevoli foreste vergini, cascate, bellissime spiagge ed anche siti archeologici ricchi di fascino e mistero.
Ma questo non è tutto! Per scoprire le grandi meraviglie di queste isole bisogna andare oltre e guardare sotto la superficie del mare.
Immergersi a Palau è come un sogno ad occhi aperti che non finisce mai, e dal quale nessun sub o appassionato dello snorkel vorrebbe mai risvegliarsi.
Le decine di punti d’immersione garantiscono immersioni sempre diverse tra loro. Il subacqueo potrà immergersi negli affascinanti Blue Hole, i famosi tunnel verticali formatesi tra i coralli, al termine dei quali si trova una caverna che permette di uscire nell’azzurro oceano, ammirare le tartarughe che riposano indisturbate a Turtle Wall oppure scendere a Peleliu Wall. Si tratta di un’immersione lungo una delle pareti più belle di Palau, alla portata di tutti i sub, ricca di vita, dove ammirare centinaia di specie diverse di coralli, spugne, alcionarie dai colori incredibili e gli immancabili squali di barriera.
Il lungo viaggio per raggiungere Palau sarà ricompensato dalla famosissima immersione in corrente a Blue Corner dove il sub, agganciato in sicurezza alla parete, potrà tranquillamente godersi lo spettacolo offerto dal passaggio di squali grigi, toro, martello e mante che nuotano indisturbati tra le correnti oceaniche.
Particolarissima ed unica al mondo l’immersione tra le meduse del lago salmastro di Jellyfish Lake che a causa del loro isolamento e la mancanza di nemici hanno ormai perso il potere orticante.
Gli amanti dei relitti non hanno che l’imbarazzo della scelta: in queste acque troveranno infatti decine di relitti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, quando Palau era una importante base navale Giapponese.
Le violente battaglie svoltesi in queste acque, che vedevano contrapposte la flotta nipponica e quella americana, determinarono l’affondamento di decine di navi ed aerei che ora giacciono sui fondali di queste isole.
Un’immersione tra questi reperti permette di rivivere i terribili eventi legati alla guerra del pacifico; in questi momenti il sub viene pervaso da una sensazione di sgomento di fronte a tanta distruzione, ma allo stesso tempo colto da grande stupore alla vista del Jake Seaplane, l’idrovolante da ricognizione della Marina giapponese quasi integro in tutte le sue parti, della Amatzu Maru, la petroliera affondata più grande dell’intera Micronesia, appartenente alla marina giapponese, e di fronte al relitto dell’ Helmet Wreck, una nave da trasporto lunga 60 metri, affondata con tutto il suo carico di fucili, pentole, maschere antigas, munizioni e molto altro ancora.
Una volta terminate le immersioni gli appassionati di sport acquatici potranno rimanere ancora nel loro ambiente preferito divertendosi con il kayak ad esplorare in pieno relax le verdissime e disabitate Rock Island attraverso il loro sistema di canali e baie protette, raggiungendo spiagge, grotte e lagune incantate color smeraldo.
Un viaggio all’interno delle isole consentirà invece di entrare in contatto con gli abitanti dei villaggi che con la loro calorosa ospitalità mostreranno orgogliosi al turista la loro cultura e le loro antiche tradizioni, tra le quali la danza riveste il ruolo principale.
Protagonista di ogni festa è infatti la tipica danza di Palau: in queste occasioni le ballerine,vestite di gonne di erba e fiori per il resto del corpo, dopo essersi preparate con oli profumati, danzano al ritmo della musica locale.
Restando sulla terra ferma nel lago salmastro di Ngerdok, situato sull’isola di Babeldaob, i visitatori avranno l’opportunità di osservare da vicino i coccodrilli nel loro habitat naturale.
Gli amanti del “bird-watching” avranno molte occasioni per ammirare e fotografare le circa 150 specie diverse di uccelli che nidificano sia ai bordi del mare che all’interno della giungla.
Tour Operator: BanzigoViaggi
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