Autore: Fabio Gaiotti
La Parola Cenote deriva dal Vocabolario Maya ts’ono’ot o d’zonot, che significa “Caverna con deposito d’acqua”. Questo termine si è generalizzato per definire la maggioranza delle Manifestazioni carsiche nella penisola dello Yucatan e ad oggi si applica a qualsiasi spazio sotterraneo con acqua, con l’unica condizione che abbia in qualche modo un apertura verso la superficie.
Nel cuore della Riviera Maya pochi kilometri a sud di Playa del Carmen fino a Tulum, brevi percorsi nella foresta ci portano a spiazzi dove si aprono spettacoli unici, vegetazione che nasconde in parte ampie grotte, innondate da acqua dolce e cristallina con una visibilità che non ha uguali e una temperatura quasi costante tutto l’anno tra 24 e 25 C°
Nei Cenotes giochi di luce attraversano la vegetazione e si tuffano in acqua creando panorami incredibili, stalactiti e stalagmiti ci circondano e ci indicano i periodi secchi di ere antiche ed i passaggi più divertenti tra di esse. La visibilità ci porta a pensare di volare come se non ci fosse acqua e curiosando incontriamo fossili e formazioni di origine corallina incastonati nella roccia e radici che attraversano il terreno fino a buttarsi in acqua. Osservando la supeficie possiamo ammirare la vegetazione esterna nonchè piante che si immergono per pochi metri nel cenote.
A queste immersioni può partecipare chiunque abbia un brevetto di primo livello, usando un atrezzatura comune, una lampada subacquea e dopo un breve briefing con le indicazioni del caso, accompagnati da guide e istruttori, scoprire tutto il fascino di un ambiente diverso misterioso e affascinante.
Ci si immerge in gruppi di massimo 4 subacquei per ogni guida ed il percorso da seguire è sempre ben visibile e indicato da una linea guida fissata in diversi punti del fondo.
Oscurando le proprie lampade è visibile la luce che filtra dall’esterno e facilmente riconoscibile il punto più vicino per raggiungere la superficie, senza dover arrivare obbligatoriamente, per ogni evenienza, al punto finale della linea. Le profondità massime nella maggior parte dei casi vanno dai 9 ai 15 metri e intorno ai 10-12 metri (dipende dal cenote) si incontra acqua salata che penetra nel direttamente dal mare.
Un fantastico contrasto di temperatura e densità, fa si che le acque restino separate fino a quando non siamo noi ad attraversare lo strato di contatto tra le due acque, Aloclino, dando vita ad un particolare effetto visivo unico nel suo genere che crea con la luce delle lampade nuovi giochi di luce strabilianti.
Tra un immersione e l’altra sulla barriera corallina, immergersi in Cenotes rappresenta un esperienza unica, diversa e da affrontare pieni di curiosità ed entusiasmo per uno spettacolo subacque difficilmente incontrabile in altre parti del pianeta acqua tanto caro a tutti noi subacquei.
Si ringraziano Fabio Gaiotti
e Bahiadivers
Xpu-ha Riviera Maya
Mexico
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