Autore: Alessandro Ragazzoni – www.drgrass.it
Un tripudio di colori e di vita questo è il mare delle Maldive. Uno degli ultimi Paradisi per subacquei dove si possono incontrare oltre ai coloratissimi pesci di barriera anche grossi pelagici come mante, squali balena, squali martello e molti molti altri ancora. Partiti da Malpensa nel pomeriggio del 26 dicembre arriviamo al Malè alle 08:00 del giorno successivo. All’arrivo veniamo subito accolti da Stefania, nostro riferimento per tutto il viaggio che dopo averci radunati tutti ci guida verso il porto dove il nostro Dhoni (imbarcazione tipica Maldiviana) ci aspetta per accompagnarci al m/y Princes Lara la nostra “casa” per l’intera vacanza. Lo yacht è davvero come da catalogo: bello e spazioso, 36 metri di lunghezza per 10 metri di larghezza, sviluppato su 3 ponti ricco di molti confort fra cui una Jacuzzi all’aperto sul sundeck e 10 cabine tutte con aria condizionata e servizi privati. La crociera durerà 10 giorni durante i quali visiteremo gli atolli di Rasdhoo, Ari Nord, Ari Sud, Felidhoo e Malè Sud immergendoci nei punti più belli.
Le giornate iniziano molto presto: sveglia alle 06:00 del mattino, un caffè veloce e il briefing prima di imbarcarsi sul dhoni d’appoggio che ci porta sul luogo della prima immersione. Sono circa le 07:00, siamo già tutti pronti, in lontananza si vede una piccola isola con le sue alte palme, il mare è di un blu intenso che sfuma in azzurro cristallino verso il reef. L’equipaggio ormeggia e le guide ci fanno il segnale di ok, uno alla volta ci tuffiamo a GAV sgonfio e subito giù! La corrente è molto forte quindi puntiamo velocemente verso il drop-off della pass (canale d’ingresso alle lagune, Kandu in Manldiviano) situato circa a 35 metri. Arrivati sul fondo ci ancoriamo alle rocce e un po’ come se fossimo seduti in un cinema guardiamo davanti a noi nel blu dove si può scorgere di tutto. Dopo pochi minuti infatti arrivano i primi squali pinna bianca (Triaenodon obesus) seguiti poi da grossi grigi (Carcharhinus amblyrhynchos). Siamo tutti rapiti da questi affascinanti animali e quasi non ci accorgiamo che sopra di noi stanno passando in formazione cinque stupende aquile di mare (Aetobatus marinari), sembrano volteggiare nell’acqua con grazia infinita.
Che spettacolo..! I computer ci richiamano all’ordine: è gia passato più di un quarto d’ora, la pressione della bombola è scesa e a malincuore dobbiamo lasciare questo paradiso per iniziare la risalita. Ci lasciamo trasportare dalla corrente all’interno della laguna. Risalendo i colori dei coralli acquistano intensità e la fauna diventa ricchissima di pesci di barriera. Le forme e di nuovo i colori sono infiniti e sembra di essere in un documentario di National Geographic: lion fish, murene, pesci bandiera, carangidi, platax, pagliaccio, chirurgo, ventagli di gorgonie, ecc… E’ passata quasi un’ora dal tuffo e siamo arrivati a 5 metri ed è ora di lanciare il pedagno e fare la sosta di sicurezza prima di uscire.
Rientrati alla Princes Lara ci aspetta una ricca colazione a base di uova, frutta, dolci e cappuccini. Il ponte superiore ci culla mentre ci crogioliamo al sole quando il nostro torpore si dissolve al ritmo incalzante di un richiamo… Briefiiiiiing…. Sono passate un paio d’ore e siamo pronti per la prossima avventura: la location dell’immersione sarà una splendida thila (secca in Maldiviano). In men che non si dica siamo di nuovo a bordo del dhoni intenti ad indossare l’attrezzatura, pochi minuti di navigazione e splash siamo di nuovo giù. La corrente è un po’ meno forte ma è sempre presente, sarà una compagnia per la vacanza, la profondità varia dai 30 del fondo ai 3 metri sul cappello della secca. Naturalmente partiamo dalla parte più bassa e girando intorno alla collinetta sommersa risaliremo verso la superficie. La vita che caratterizza questi reef è spettacolare. Quasi subito avvistiamo un grosso pesce Napoleone (Cheilinus undulatus) è molto buffo con i suoi labbroni e incuriosito dalle nostre bolle, si avvicina moltissimo tanto che qualcuno prova a toccarlo facendolo così scappare velocemente. Guardando la parete scorgo una grossa anemone mi avvicino e fra i suoi tentacoli fanno capolino due bei pagliacci (Amphiprion Ocellaris, Nemo nel film della Pixar). Sono i miei preferiti, simpaticissimi ma anche agguerriti nel difendere la loro casa. Girato l’angolo troviamo un tartaruga intenta a brucare qualche corallo molle è molto buffa, sembra assonnata. Tutto a un tratto la guida Maldiviana che ci accompagna inizia a fare strani gesti, sembra in preda ad un attacco epilettico ma poi quando volgiamo lo sguardo verso la direzione da lei indicata capiamo il motivo: un’ enorme manta sta passando poco lontano vicino alla superficie, tutti ci lanciamo verso di lei e mentre ci avviciniamo ci accorgiamo che non è sola ma in formazione con altre si sta facendo ripulire da un sacco di piccoli pascetti operosi. Questa situazione ci permette di avvicinarci molto rimanendo vicini al fondo. Da sotto sono davvero enormi, l’ombra che proiettano oscura metri intorno a me e la più grande supererà i 5 metri di larghezza. Restiamo con loro fino all’ultimo bar di pressione disponibile e quando risaliamo sul dhoni per rientrare alla base siamo tutti davvero entusiasti.
Dopo un lauto pranzo a base di pesce abbiamo il pomeriggio libero: oggi faremo la terza immersione in notturna. Molti sfruttano l’occasione per scendere su un’isola a fare un po’ di snorkeling, ingordi di uno spettacolo unico al mondo. Altri prediligono un po’ di relax al sole sempre all’isola ma anche sul ponte della barca. Il paesaggio intorno a noi è molto simile a quello del film Cast Away: sabbia finissima e bianca, palme, laguna stupenda e nessun altro oltre a noi! Al tramonto ci vengono a recuperare e subito ci prepariamo per una delle più belle esperienze della subacquea, la notturna! L’immersione si svolgerà in una laguna vicino a un villaggio, caratterizzata dal fondale basso e sabbioso, ricchissimo di pesce. Ci tuffiamo, l’acqua è nera come la pece ed incute un certo timore, gli stretti fasci di luce delle torce creano gallerie colorate in mezzo al nulla. La sensazione è particolare ma dopo poco gli occhi si abituano e il nero non è più così nero e anche al di fuori dei coni di luce si intravede qualcosa illuminato dalla tenue luce della luna e delle stelle. Quasi subito siamo circondati da pesci di ogni tipo. Cerco di non illuminare mai direttamente i piccoli pesci di barriera: altri come i tonni sfruttano le nostre luci per cacciare e mi sentirei in colpa a servirgli un pasto così bello. Addentrandoci nella laguna la corrente si fa sentire un po’ di più ma questo favorisce l’avvistamento di pesci più grandi. Troviamo un gruppo di trigoni in caccia, sono veramente grossi e sembrano faticare anche loro nella corrente ma non è finita perché mentre li osserviamo un gruppetto di pinna bianca si unisce nella caccia. Sono uno spettacolo da ammirare ma quello che mi impressiona di più è un grosso tonno che in caccia si muove come una saetta e quasi non si percepisce il momento finale in cui mangia la sua preda… Al rientro a bordo abbiamo trovato una cena a base di pesce pescato nel pomeriggio dai non sub del gruppo, squisiti ma dopo tanta ammirazione mi sentivo non poco in colpa per il sacrilegio!
Negli 8 giorni di navigazione abbiamo fatto 19 immersioni toccando i punti più belli e caratteristici delle Maldive, fra cui: Rasdhoo Kandu, Maaya Thila, Ganghei Lagoon, Mamigili Beiru, Villivaru Giri, Miyaru Kandu, Kaligandhoo, Kuda Giri Wreck. Abbiamo anche avuto molti momenti di relax che non hanno trasformato la vacanza in un tour de force ma che anzi ci hanno regalato sprazzi indimenticabili come il capodanno festeggiato su un’isola affittata dal tour operator solo per le sue tre barche, a base di barbecue e musica sulla spiaggia.
L’ultimo giorno è stato dedicato a una visita guidata di Malè e allo shopping fino alla sera quando ci siamo imbarcati sui voli di ritorno già in preda alla nostalgia di questi luoghi incantati.
Un ringraziamento particolare va a Barbara dell’agenzia Le Marmotte di Arona che ha organizzato nei minimi particolari tutta la vacanza e a Luciano dell’Acquavivasub di Borgomanero il mio mitico istruttore che mi ha iniziato a questo fantastico mondo.
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