Durante le immersioni in inverno la dispersione termica è un fattore fondamentale da tenere in considerazione.
La dispersione termica dovuta al contatto con l’acqua
L’acqua è un ottimo conduttore termico ed è per questo motivo che a contatto con un liquido ci raffreddiamo 4-5 volte più velocemente rispetto all’aria. Basti pensare che alla temperatura dell’acqua di 15 C° il nostro corpo cede all’esterno 1,5 C°/ora, raffreddandosi progressivamente perché incapace di compensare la dispersione termica per arrivare ad un fattore di raffreddamento (così si chiama questo parametro) di 4,0 C°/ora alla temperatura esterna dell’acqua di 5 C°. Non è uno scherzo se consideriamo che le prime criticità iniziamo ad avvertirle alla temperatura corporea di 35 C° e che a 28 C° sopravviene l’arresto cardiaco.
Isolamento termico durante le immersioni invernali
Un buon isolamento termico permette di mantenere la corretta temperatura corporea senza innescare durante l’immersione alcuni dei fattori di criticità come l’aumento del ritmo cardiaco, l’affanno, la vasocostrizione periferica, l’irrigidimento muscolare e l’aumento del metabolismo. Ecco che la scelta della muta diventa strategica.
In questi casi quindi non esito a consigliare l’impiego di una muta stagna, in neoprene o in trilaminato, accompagnata da un generoso sottomuta. L’indiscusso vantaggio è quello di rimanere asciutto evitando così un contatto diretto con l’acqua. Un morbido e spesso cappuccio accompagnati da una coppia di guanti (stagni o in neoprene) completano la vestizione.
La funzione dell’intimo tecnico durante la subacquea invernale
Un accessorio che ho imparato ad apprezzare è l’intimo tecnico da indossare direttamente sulla pelle. Questo indumento, normalmente in Lycra ma ce ne sono di altri materiali, assorbe il sudore e lo trasferisce all’esterno verso il sottomuta. Il corpo rimane asciutto evitando così il raffreddamento cutaneo. I vantaggi di un intimo tecnico si apprezzano anche durante la svestizione. Vi rimando ai precedenti articoli per i dettagli.
Durante l’immersione in inverno, inoltre, il gas inalato, già freddo per l’esposizione, diviene progressivamente più denso aumentando così la dispersione termica per conduzione.
Al fine di non disperdere calore prima dell’immersione è consigliabile non raffreddarsi durante la vestizione.
Nella prossima puntata come il nostro corpo modifica il suo metabolismo in funzione della temperatura esterna.
Letture correlate: Parte 1