L’isola messicana di Cozumel, a sud di Cancun, è una delle mete più proposte e gettonate per la subacquea, soprattutto americana, vista la vicinanza agli Stati Uniti. Relativamente comoda anche per noi italiani, la possiamo raggiungere con uno scalo a città del Messico e o un passaggio da Cancun e poi in traghetto. Cozumel è la più grande isola messicana con una lunghezza di circa 45 km e una larghezza di 18. Per essere vista in lungo e in largo è necessario noleggiare un’auto, uno scooter o rivolgersi ai taxi locali.
L’impatto emozionante per la bellezza dell’isola è in parte soppresso dalla quantità di strutture turistiche che accolgono migliaia di persone tutto l’anno. Molta gente, forse troppa per i nostri gusti, che non cerchiamo vita notturna ma fondali da esplorare, ci portano subito alla ricerca del nostro diving che sta chiudendo poco prima del tramonto. Riusciamo ad ottenere una bombola, dei pesi e siamo subito in acqua ad inaugurare questa gita con una bella notturna di 80 minuti proprio davanti al nostro albergo.
L’acqua è tiepida e la visibilità eccellente, con un fondale sabbioso ostacolato da poche rocce ricoperte da spugne e coralli. Incredibile la quantità di aragoste, che col buio escono dalle tane per andare a caccia.
Restiamo colpiti dalla quantità di colori, restituiti all’ambiente dalle nostre torce quando un polpo ci osserva incuriosito e sospettoso da una tana. Non lo molestiamo e lui esce e comincia il gioco del trasformismo: prima bianco, diventa nero e poi… blu, un colore che finora ci mancava! Questa è la prima di una serie di sorprese nelle splendide immersioni notturne a Cozumel.
I centri di immersione sono moltissimi e tutti molto comodamente disposti all’interno degli alberghi con i propri pontili da cui transitano le barche per la raccolta dei sub. Un po’ troppo apparente affollamento viene in realtà comodamente gestito dal personale del diving che si divide i clienti in piccoli gruppi da 6-8 persone.
Siamo ai Caraibi, con una temperatura esterna intorno ai 40 gradi e dell’acqua intorno ai 30°C, per le immersioni non servirebbe nemmeno una muta 3 mm e sono tanti i sub a girare in costume.
La maggior parte delle immersioni viene effettuata ad almeno un’ora di navigazione in direzione opposta a quella della città di San Miguel, a sud ovest, dove le strutture alberghiere si diradano e la costa resta più incontaminata con bellissime spiagge bianche che si tuffano in un mare turchino. Qui ci tuffiamo anche noi e seguiamo la guida tra i numerosi canyon che si aprono tra le pareti dei mille colori di spugne, gorgonie e coralli della zona marina protetta, il Chankanaab National Park, uno dei più belli dello Yucatan. Il reef dista circa 3 km dalla costa e questo in parte lo protegge da danni che potrebbero essere fatti dai bagnanti ma non dagli uragani che l’hanno in parte devastato.
Le immersioni sono quasi sempre in corrente, che trascina piacevolmente tra canyon, pareti e fondali di sabbia bianca, quasi abbagliante, da cui si alzano piccoli pezzi di reef o pinnacoli. In questo paesaggio è facile incontrare tartarughe marine, razze, murene e il timidissimo Splendid Toad Fish che sembra esistere solo in questa zona e si può ricercare negli anfratti sotto alle rocce (toad = rospo).
Splendid Toad Fish
Non c’è moltissimo pesce e il ritmo un po’ troppo frenetico con cui vengono svolte le immersioni, all’americana, non ci lascia sempre il tempo di cercare ed apprezzare la vita che si nasconde in queste acque. Quasi sempre purtroppo si incontrano altri gruppi di sub anche in immersione e questo spiega in parte la mancanza di pesce che, spaventato, si è trasferito nella più tranquilla costa orientale dell’isola.
Dopo 5 o 6 immersioni ci guardiamo con una sensazione strana di noia e decidiamo di organizzarci per un’altra notturna quando in acqua siamo solo in due, con i nostri tempi.
Se qualcuno sostiene che sia uno dei reef più belli del mondo probabilmente l’ha visitato quando era più vergine e non ancora sovraffollato di diving center ma resta comunque una bellissima e colorata barriera con piacevoli immersioni in corrente e tra canyon molto suggestivi.
Anche a Cozumel sono moltissimi i ristoranti tipici dove poter gustare piacevoli cene messicane a base di carne o pesce con le aragoste a prezzi ragionevoli.
Tra parasail, snorkelling, moto d’acqua e delfinari sono moltissime le attività che vengono organizzate e sicuramente non c’è tempo per annoiarsi.
Un’isola piacevole, probabilmente una meta più da vita di mare tradizionale che per la subacquea, un po’ fuori mano per noi italiani per essere scelta come meta unica per un viaggio di subacquea si può aggiungere come passaggio di qualche giorno di una vacanza messicana più completa.
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Ciao Marco, nella prima parte dell’articolo sembra percepire un’enfasi della descrizione dei fondali e del luogo , enfasi che piano piano si spegne.
A metà Maggio sarò nello Yucatan e mi farebbe molto piacere fare qualche immersione e Cozumel mi sembrava una buona destinazione, ma ti chiedo consiglia sul posto dove andare e se sai indicarmi anche un Diving a cui rivolgermi con serietà professionale perché non sono un esperto sub e soprattutto sono 2 anni che non mi immergo.
A maggio si può sperare di vedere tartarughe e squali balena e dove ?
Anticipatamente ti ringrazio Riccardo