Autori: Marti e Miano
Sono trascorsi già diversi mesi dal nostro meraviglioso viaggio a Moalboal, sull’isola di Cebu, una delle undici maggiori isole che compongono l’Arcipelago delle Filippine, situata tra l’Oceano Pacifico, il Mare di Celebes ed il Mare Cinese Meridionale.
La sistemazione che abbiamo scelto è stata il Sampaguita Resort, un piccolo paradiso per chi ama il mare, le immersioni e la natura.
Si trova sulla costa sud-occidentale dell’isola di Cebu, fra capanne e casette isolate di contadini e pescatori, e precisamente a Tongo Point, un’appendice del promontorio di Moalboal, luogo scelto una quindicina d’anni fa da Sergio Forti, un istruttore subacqueo di Roma, che ha deciso di lasciare l’Italia e di vivere nella semplicità di questo meraviglioso pezzettino di mondo.
Il piccolo villaggio è costituito da semplici bungalow, rialzati dal livello del suolo, costruiti in legno e fibre di cocco secondo lo stile locale, in armonia e ben inseriti nell’ambiente circostante: un giardino tropicale composto da altissime palme fruscianti nel vento, direttamente affacciato su un meraviglioso specchio turchese di acqua cristallina.
Davvero ottima la cucina, prevalentemente a base di pesce, sempre accompagnato da pane fresco fatto in casa ogni giorno ed olio extravergine d’oliva; una porzione di frutta fresca (ananas e mango) ed un ottimo caffè espresso o una tazza di te caldo vengono serviti in conclusione di ogni pasto!
Il programma diving della giornata è composto da due immersioni dalla barca, una al mattino dopo colazione, rientro al Resort per il pranzo, ed una nel primo pomeriggio. In più, c’è anche la possibilità di fare immersioni illimitate da terra con sistema di coppia e questo induce all’inevitabile tentazione di fare anche un’immersione sulla parete antistante il resort (House Reef), appena calato il sole, cioè verso le 18.00: vi aspetterà una notturna davvero spettacolare, piena di colore, affollata da meravigliosi e sorprendenti esserini che si svegliano solo quando fa buio.
Proprio di fronte al Sampaguita Resort inizia una parete infinita che scende fino a 50 m, in pratica tutta la costa est della Penisola di Maolboal, che prosegue verso nord per circa 11 km fino a Bangag. Innumerevoli sono i punti di immersione che fanno parte di questa spettacolare parete fra cui vogliamo ricordare Kasai, Visaya, Tongo point, White beach, che offrono una grandissima varietà di specie: coralli duri e molli, spugne, alcionari, gorgonie, ascidie, anemoni, nudibranchi, gamberi, granchi, pterois etc. Non è raro poter ammirare anche soggetti particolari come: pesci foglia, pesci rana e svariati soggetti interessantissimi e rari, particolarmente ambiti da biologi e fotografi.
Quasi tutta questa barriera, prima di divenire parete, lascia spazio ad un enorme e ricchissimo giardino di corallo a modestissima profondità in cui si può terminare l’immersione fino alla fine dell’aria.
Immersioni alla ricerca di originali chicche, per chi come noi è un vero amante della macro e della biologia marina, vengono effettuate a Garbage, una specie di discarica di pneumatici ed altra spazzatura varia, sempre sulla costa che prosegue dal Resort verso nord, in cui si possono scovare rari esemplari di Ghost Pipe Fish, gamberetti e granchi di varie specie ed anche naturalmente una grande varietà di variopinti nudibranchi.
Per non dimenticare poi il nostro primo incontro con il magnifico Mandarin Fish che vive tranquillo, con la sua meravigliosa livrea variopinta, fra pezzetti di corallo morto nei pressi di Visaya. Se vi immergerete qui non potrete non vederlo!
Un fantastico punto di immersione si trova a Pescador Island, un isolotto disabitato a poche miglia di distanza dal villaggio, circondato da una barriera corallina che raggiunge anche notevoli profondità; siamo rimasti entusiasti per la bellezza delle sue pareti ricoperte di grandi gorgonie, crinoidi ed alcionari multicolori, spugne di tutte le specie e dimensioni e coralli dai colori incredibili, abitate da fauna stanziale di notevole interesse biologico e sicuramente di grande interesse fotografico come murene ed anguille, nudibranchi variopinti, gamberetti; seppie giganti, tartarughe e piuttosto facile anche l’incontro con buffissimi pesci rana di varie specie.
Renè Point è un’immersione notturna specialistica indicata quasi esclusivamente per fotografi che possono trovare soggetti particolari per macro fotografia. L’ambiente circostante non può essere definito bello, ma con una buona vista e con le appropriate conoscenze di biologia marina, le sorprese non mancano mai. Meravigliose e sempre ricche di esserini fantastici, fra cui numerosissime conchiglie, anche le notturne all’house reef del Sampaguita.
Un’altra “attività” molto interessante che si può svolgere assiduamente al Sampaguita Resort è quella di abbandonarsi a meravigliosi e davvero rigeneranti massaggi di 45 minuti al costo di circa 7 €, tanto da poterli fare anche tutti i giorni della vacanza. Unico piccolo neo di questa vacanza è stato il tempo piuttosto variabile, però, data la particolare posizione dell’area di Moalboal, in ogni caso riparata dalle grandi perturbazioni e dai venti forti che battevano le isole circostanti, siamo stati benissimo e non abbiamo mai dovuto rinunciare ad un’immersione.
Ringraziamo gli autori per questo bellissimo reportage e vi invitiamo a visitare il loro blog:
http://scubacqueando.blogspot.com/
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