Autore: Imma Moccia
Era da qualche mese che aspettavo il momento giusto per andare su uno dei tanti siti dive che sono presenti nel nostro bel golfo di Napoli, in questo caso, di Punta Solchiaro che si trova a Procida, un isola piccola ma bellissima e molto caratteristica.
Arrivo al diving e con enorme piacere trovo due persone che mi condurranno sul
sito d’immersione: Ivana Peluso e Federico Esposito! ah che bello la mia ilarità
implode a tal punto che i ricordi riaffiorano nella mia mente, ogni volta che
metto piede nel diving di Baia, visto che è in questo posto dove ho effettuato
le mie prime immersioni, dove ho scoperto il meraviglioso mondo sommerso, che mi
appassiona tanto.
Tutto è pronto, si parte con il gommone dal bellissimo porto di Baia, che fa
parte del golfo di Pozzuoli, c è un po’ di mare e il sole esce a tratti da un
cielo nuvoloso, ma le condizioni sono favorevoli per un bel tuffo che ci aspetta
poco lontano da qui.
Arrivati sul sito d’immersione, parte il briefing che conduce Ivana, affiancata
da Federico, stabiliti tempi e profondità massima, si decide per andare a vedere
una parete ricca di gorgonie che onestamente non ricordavo, anche se
controllando sul mio logbook, ho effettuato un bel po’ di volte, ma molto tempo
fa.
Ci sistemiamo di tutto punto, siamo in quattro, e ognuno di noi è posizionato di
fronte alla propria attrezzatura e cominciamo ad imbracarci dei nostri accessori
subacquei.
Ivo Stornaiuolo, un’ altro componente dello staff, è il nostromo che ci assiste
ed aiuta a prepararci.
Una bella capriola e siamo in acqua, sulla cima la visibilità non sembra un
granché, pensiamo che migliori arrivati ad una certa profondità e per fortuna è
così!
Mentre si scende sulla cima, scopro che Federico sarà la mia guida. Lo seguo con
parete a sinistra che è formata da grossi scaloni, gli danno un aspetto
imponente, con l unico neo di non essere ricca di vita, almeno non nei primi
metri.
Con mio grande stupore, vedo che Federico continua a scendere, so di per certo
che non ama molto la profondità, infatti nel post immersione mi dice che si è
sacrificato per me. Grande Federico!!!
Lo spettacolo per me ha inizio a 39 Mt dove decido di fermarmi, 5 Atm di
pressione sul mio corpo è il caso di gonfiare il gav per restare in assetto
neutro, mi giro sulla parete che tengo alla mia sinistra, e vedo la prima
gorgonia con un uovo di gattuccio legato sopra!!
Uovo di gattuccio su gorgonia
Ma che meraviglia, emozionata decido di
fermarmi subito per immortalare questo evento, mi avvicino e noto che sto
pinneggiando per restare in quota, mi rendo conto che sono molto euforica,
quindi regolo l assetto e scatto 7 foto, la prima mi piace su tutte, la nomino
“legata per la vita “.
Volevo superare me stessa e fare un controluce all’ uovo, ma ho dimenticato di
mettere la torcia in controluce, la trepidazione era tanta. Che peccato, proverò
la prossima volta.
Resto comunque contenta per la foto a vederla sembra una barca adagiata su un
fondale di gorgonia.
Si comincia la risalita, con parete a destra sulla via del ritorno, ci sono un
sacco di stelle marine sparse in giro, mi viene in mente che da piccola è stata
la prima forma di vita che ho associato al mare.
Con questo pensiero ho deciso di dedicare un fotogramma alla stella marina
arancio, ed ecco l idea con un tocco di personalità: una macro della bocca
semiaperta! Magnifica!!!
Stella arancio – Hacelia attenuata
Continuo la risalita a 22 Mt noto molti ricci, bellissimi!
Ne trovo tre tipi: riccio maschio, riccio di prateria, riccio femmina, mi
improvviso in scatti macro applicando qualche regola di fotografia subacquea,
(non penso sarebbero della stessa idea i fotografi professionisti, a guardare
queste foto, ma andiamo avanti…) e voilà!!!
Riccio di prateria – Sphaerechinus granularis Riccio femmina – Paracentrotus
lividus
Punta Solchiaro è un sito molto bello che offre anfratti e pareti rocciose che
sono piene di forme di vita, ma la cosa divertente è che devi scovarle, una vera
caccia al tesoro, polipi, gattucci, aragoste, musdee.
Ohhhhps!!! I miei occhi notano una stella molto colorata, sembra che abbia delle
spine, è anche in posa quindi mi adopero per uno scatto, forse due ma facciamo
tre. Assumo una posizione strategica per scattare queste foto in quanto la
stella si era nascosta bene tra due grossi massi di roccia, ma alla fine ce l ho
fatta!!! Resto sempre del parere che potevo fare meglio.
Stella spinosa minore – Coscinasterias tenuispina
Siamo a 10 Mt, mi sento come l’omino della Michelin, premo il pulsante di
spurgo, ora va meglio.
Mi guardo intorno e finalmente rivedo Ivana, è l ora di fare qualche foto di noi
4 subbi.
Un’occhiata alla strumentazione, 37 min d immersione – 100 bar, ci concediamo un
altro giretto sotto la barca, un riccio se ne va in giro con un po’ di oggetti
marini che usa per camuffarsi, rido di sane bolle, mentre scatto, qualcosa
attira la mia attenzione, un branco di salpe sembrano affamate, sono molto
concentrate nel pizzicare con le loro bocche il fondale.
Vorrei giocare con loro, quindi cerco di fare la parte indifferente e non
guardarle, resto ferma dov’ero e con calma, muovo solo le mani per inquadrare
con la mia fotocamera, scatto ma non ottengo proprio una bella foto, mi
accontento del ricordo di averle viste.
Purtroppo è ora di risalire, ci raggruppiamo per la sosta di sicurezza sulla
cima e scatto una foto improvvisata ai miei istruttori.
È stata un’avventura subacquea ricca di divertimento, una giornata dive
trascorsa in buona compagnia, ringrazio tutte le persone che hanno partecipato e
condiviso con me questi momenti.
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