È il 13 Marzo si prospetta, nelle mie acque partenopee un mare burrascoso, quindi impraticabile per noi subacquei.
Il caso ha voluto che un mio amico di pinna, Guglielmo ha organizzato una bella escursione subacquea a San Giorgio a Liri un piccolo paesello facente parte della ciociaria romana contraddistinta nella provincia di Frosinone.
Questo posto dista circa un’ora di auto da Napoli, fedelmente e con molta pazienza mi accompagna anche il mio maritino, dopo aver caricato l’auto di tutta la mia attrezzatura sub e fotosub al punto in cui sembra che non ci vada più nulla, con calma e senza stress ci dirigiamo sul posto.
Riscopro sempre più da un po’ di tempo a questa parte, il piacere che da l’autonomia di effettuare immersioni senza l’ausilio dei diving center.
Ad attenderci già trovo i miei amici che impazienti mi aspettano, ma la vista di questo piccolo laghetto rapisce subito il mio sguardo e la mia attenzione.
È davvero molto bello e caratteristico, un lungo muretto perimetrale racchiude le acque limpide di un’azzurro intenso, quattro cinque specie di alghe allungate nascondono all’ interno del laghetto alcune carpe e una famigliola di pesciolini razzolano il fondale.
Effettuando qualche ricerca scopro che il Comune di San Giorgio a Liri aveva fatto deporre nel 1982 una Madonnina nel laghetto da Antonio Faiola, un subacqueo del posto, dopo qualche tempo, negli anni novanta, è stata invece messa a pelo d’acqua al centro del laghetto come si evince dalla foto che mi ha gentilmente concesso Antonio. Invece io ritrovo la madonnina su un altarino posto in un lato del laghetto, sul percorso perimetrale della strada.
Mi preparo per scendere in acqua con i miei amici, qualche scalino agevola la discesa in acqua tutti pronti, Guglielmo nell’attenderci ha già effettuato un’immersione di primo mattino e nonostante ciò, rientra in acqua per primo, per la seconda volta, Nicola lo segue, poi Antonella ed infine io, Paolo ci scatta qualche foto mentre ci prepariamo.
Con la testa sott’acqua dò uno sguardo, la prima cosa che noto è la limpidezza dell’acqua, mi preparo quindi ad accendere i miei flash, i led segnalano che sono pronti per scattare.
Essendo acqua dolce quindi assente di sale, zavorrata dei miei soliti 8 kg devo gonfiare un po’ il mio gav per non trivellare il fondale, mi avvio al centro del laghetto e uno splendido scenario si presenta davanti ai miei occhi.
La particolarità di questo posto è che in immersione ti senti avvolta da una miriade di bolle d’aria che fuoriescono dal fondale in modo spontaneo, la prima cosa che ho pensato è stata “questo lago respira” comincio a provare qualche scatto, per impostare tempi e diaframma, la profondità massima è di 2,3 mt il fondale per fortuna non è composto da sabbia fine che solitamente si trasforma in effetto ” sabbia mobile”, bensì da granelli di rocce che danno al fondale una stabilità anche quando ti appoggi.
Tento di immortalare qualche bolla mentre fuoriesce dalla sabbia, mi diverto è tutto molto bello e rilassante. L’acqua non è fredda ne gelida come solitamente ci si aspetta essendo in un lago, solo 12° è la temperatura interna mentre fuori dall’acqua comincia ad uscire il sole e la temperatura si aggira intorno ai 18°.
Comincio a farmi un giro sul perimetro, ai lati del laghetto sono presenti queste lunghe foglie, solitamente ci si nasconde sempre qualcosa tra loro ed infatti trovo qualcosa…
Che meraviglia ma sono girini, non li ho mai visti in questo stato, sono neri e hanno una testa grandissima e dalla forma anomala, una coda velocissima gli permette di sfrecciare come schegge, sono tutte appoggiate sulle foglie, alcune sono ferme sulle rocce del fondale, altre vanno in giro, mentre mi aggiro tra le foglie noto un’occhio, poi noto le squame, ed infine gli guardo la bocca, penso… “ sono in un lago l’acqua è dolce il muso ha quegli inconfondibili quattro baffetti: Cyprinus carpio , è una carpa!!!” I ricordi d’infanzia prendono il sopravvento, chi non ha mai visto il cartone animato “Sampei”…ahhh se ci fosse mio fratello qui con me ci saremo fatti un sacco di risate… ma rido da sola e sono contentissima di averla vista, trovo difficile fotografarla perché è tra le foglie, ma ci provo lo stesso e nel frattempo si presenta un girino che si appoggia proprio sulla vegetazione che rientra nel mio frame. La situazione mi piace, penso ad una messa a fuoco selettiva con la regola dei terzi, quindi metto a fuoco il girino e sullo sfondo fuori fuoco la sagoma della carpa. Voilà
Continuo a girovagare , una cosa alla quale penso è che sarebbe stato bello aver avuto un soggetto principale che avrebbe predominato questo contesto di bellezza, il quale avrebbe dato più risalto: una modella! Cerco di improvvisare con Antonella e con la Carpa, alla quale rubo questo scatto. Mi cimento io stessa in autoscatti vista la bellissima limpidezza dell’acqua e la luce ambiente messa a disposizione da questo laghetto.
Occasione troppo ghiotta per poterla sprecare mi cimento in selfie a mezz’acqua, il bello dei laghi è che la superficie dell’ acqua è sempre piatta quindi occasione giusta per poter provare questa tipologia di scatto.
Dopo aver effettuato 45 minuti d’immersione non avrei proprio voglia di uscire dall’acqua, mi guardo intorno e noto che i miei amici sono già fuori, quindi mi affretto anche io nell’uscire, mentre riponiamo e laviamo l’attrezzatura, con la contentezza che traspare dai nostri visi, come sempre nel post-immersione, ci raggiungono altri due amici che abitano in zona, per salutarci. Come sempre approfitto della tecnologia moderna per effettuare uno scatto con la mia amica Antonella. È stata una bellissima giornata e una bellissima esperienza aver effettuato quest’immersione nel Laghetto di San Giorgio a Liri, con la voglia, ancora, di poterci ritornare.
l’immersione è libera?
o ha qualche regolmento/autorizzazione da richiedere?
grazie mille
Ciao Giacomo, non c è bisogno di nessuna autorizzazione. 😃 grazie a te.