In Finlandia le grotte naturali sono molto rare; ecco perché si usa immergersi in miniere abbandonate. La miniera di Ojamo, originariamente una cava di calcare, è frequentata dai sub da quasi 40 anni. L’odierno lago era in origine una miniera con coltivazione a giorno. Al di sotto di essa, i pozzi conducono ad una profondità di 250 m.
Gallerie traverso banco e padiglioni vari si susseguono su più piani. La miniera è accessibile fino a una profondità di 138 m. Un’esperienza subacquea particolare è offerta dalle grandi caverne disposte l’una accanto all’altra. Questi i tratti distintivi di tale sito di immersione: costante temperatura dell’acqua pari a 4°C, assenza di correnti e acqua freatica cristallina. Il freddo costituisce un problema, ragion per cui i finlandesi si servono di pesanti mute stagne e di guanti stagni. Ciò nonostante: le ore di decompressione rimangono lunghe e fredde! Se, alla fine del 2008, è stato esplorato il livello di 88 m, oggi l’attenzione è rivolta a quello di 138 m. Il fascino emanato da questi luoghi nascosti non ha mai fine!
138 metri, 4 gradi centigradi
Sotto la «porta dell’inferno», a 75 m di profondità, vi è la «colonna del diavolo»: una roccia fissata con un filo metallico arrugginito proprio accanto alla struttura di sostegno che separa la
miniera dal lago di Lohja. La leggenda che si raccontano i sub vuole che, qualora la colonna si rovesci, crolli anche l’intera miniera.
Le fotografie di questo articolo facevano originariamente parte di tutta una documentazione dalla quale è stato tratto il libro «Divers of the Dark». Riuscire a realizzare immagini di buona qualità a tali profondità ha rappresentato una vera e propria sfida. Per la fotografia realizzata a 138 m di profondità, ad esempio, il team è rimasto in acqua per più di 12 ore.
Come in tutte le grotte, anche qui molti luoghi vengono soprannominati dai subacquei in modo amichevole. La cosiddetta «porta dell’inferno» è alta 10 metri e sostiene il fondo del lago
di Lohja. Si racconta che una volta i minatori siano stati quasi sul punto di annegare perché, per un errore di calcolo, avevano scavato a distanza troppo ravvicinata dal lago.
Autore: Nereus
Foto di Janne Suhonen
Per maggiori informazioni: diversofthedark.com / www.minedivers.com / www.fourthelement.com