Tantissimi anni fa, prima di partire per la traversata dell’Atlantico, lo skipper insisté per avere a bordo ‘ L’Agenda di Murphy. Non avevamo bisogno di un’agenda, c’era il diario di bordo, in un formato un po’ più razionale di un libretto 8 x 15. E lui disse: “E’ l’unica cosa che ho trovato sulla Legge di Murphy stampata in Italiano. Non ce ne sono di piccolini, sai quelli tascabili?”
Lo trovai geniale. Ogni volta che qualcosa andava male e non si capiva bene perché, una legge di Murphy poteva spiegarlo. Da quel giorno ho una certezza: ‘ Se qualcosa può andar male lo farà’. Dieci anni dopo iniziarono a spuntare gli ‘aforismari’ nel formato giusto in Italia, dopo anni di una estenuante tradizione di fogliettini trasparenti nei Baci Perugina. All’epoca in Italia, oltre ai fogliettini in lucido, gli aforismari erano veri e propri libri, della Newton Compton o dell’Adelphi, che attingevano a opere letterarie sostanziose (per non dire monumentali) di autori tipo Nietzsche e Oscar Wilde.
Ma gli anglo prima di noi (sono avanti qualche anno in fatto d’editoria) hanno capito subito che un aforismario alla Arthur Bloch non è letteratura né libro, ma gadget; qualcosa che tu regali sapendo che chi legge potrebbe sorridere, pensarti… I Dive Therefore I Am segue questa linea: un oggetto poco ingombrante da tirar fuori, senza tema che faccia mappazza con i vari sgocciolamenti, in barca e nei migliori momenti conviviali. Ma c’è di più, ogni aforisma è accompagnato da una fotografia, da un’immagine subacquea di qualità.
I Dive Therefore I Am si rivolge a un pubblico preciso, quello dei tipi strani che girano con le mute fradice a metà vita, è per gente che si raduna (spesso fin troppi!) intorno a tavoli dove scorre birra a fiumi e si ride un sacco. Sì perché ridere è la seconda attività umana che valga lo stare al mondo come umani. Solo la prima è ancora più divertente del ridere. Ma volendo si possono abbinare…
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