Il mondo della subacquea aspettava con trepidazione il ritorno del Boot Show di Dusseldorf, tra il 21 e il 29 Gennaio 2023, dopo una pausa forzata di ben tre anni. Ci si chiedeva prevalentemente se gli stand sarebbero stati affollati e se valesse ancora la pena investire in fiere del settore, considerando i consistenti sforzi logistici ed economici.
Il successo del Boot Show in numeri
Iniziamo con alcune cifre per dare un’idea della vastità dell’evento: 237.000 visitatori provenienti da più di 100 paesi e 1.500 espositori da 68 nazioni sparsi in 16 padiglioni, su un’area di 220.000 mq. Numeri certo impressionanti, anche se bisogna ricordare che riguardano la fiera nel suo insieme, un evento principalmente dedicato alla nautica, che copre il 85% dello spazio espositivo, e a sport acquatici come il surf, windsurf, e kitesurf. Particolarmente spettacolare, come al solito, il padiglione 17 dedicato a queste ultime attività, che includeva due piscine, di cui una lunga ben 50 metri e provvista di un generatore eolico.
Il direttore dell’organizzazione, Petros Michelidakis, ha descritto l’esperienza di quest’anno come “incredibilmente positiva”, riportando un elevato numero di vendite di barche e accessori.
Il settore della Subacquea al Boot Show
Parte del padiglione 12 e del padiglione 13 erano riservati all’industria della subacquea che, rispetto alle fiere precedenti, ha registrato una minore partecipazione nel numero di espositori, con l’assenza di alcuni noti brand. In particolare, la nuova piscina nel padiglione 12 ha attirato molta attenzione ed è stato molto rincuorante vedere decine di persone che hanno colto l’opportunità di provare attrezzatura subacquea o semplicemente provato a respirare sottacqua. Interessante anche la forte presenza di sirene e dimostrazioni di attività legate alla conservazione dell’ambiente, come la rimozione delle reti da pesca. Le agenzie didattiche più importanti, prime tra tutte PADI, erano presenti con stand ben curati che ospitavano sia la rappresentanza dei brand, che gli operatori affiliati.
Nuovi Prodotti e Anteprime
Le novità presentate in fiera sono state meno numerose rispetto al passato. Nonostante ciò, non sono mancati produttori che hanno lanciato nuovi prodotti, in particolare nel settore delle mute stagne, ben rappresentato con nuovi brand e innovazioni, dimostrando che il design e la personalizzazione sono certamente al centro dell’attenzione attuale, sia dei fornitori che dei subacquei.
Cosa migliorare?
La sensazione generale è stata di una certa diffidenza da parte dell’industria subacquea nei confronti della fiera. La mancanza di alcuni importanti brand e produttori più piccoli ha portato a una riduzione di circa il 25% delle aziende rispetto alle edizioni precedenti. Alcuni marchi, come Aqualung, hanno preferito evitare di ripetere l’esperienza.
Per le future edizioni sembra importante concentrarsi nel migliorare l’integrazione tra i padiglioni subacquei e gli espositori legati viaggi e alle destinazioni turistiche, avvicinandoli alle aree più frequentate. Un esempio purtroppo negativo è stato fornito dallo stand Sardegna che, sebbene ben curato esteticamente, era privo di operatori sub, suggerendo una mancanza strategica nella promozione dell’isola come destinazione per i tanti amanti delle immersioni tedeschi e non. Al contrario, la Regione Sicilia ha supportato diversi centri sub indipendenti che si sono presentati a un pubblico prevalentemente di subacquei esperti, fornendo al visitatore una visione sistematica dell’offerta del territorio legata al mare, come luogo per praticare attività esperienziali di diverso genere: dalla vela, al kayak, passando per la subacquea, e il SUP.
La fiera come esperienza, più che come una vetrina
In sintesi, il Boot Show di Düsseldorf ha presentato una combinazione di aspetti positivi e negativi per l’industria subacquea. La partecipazione di un alto numero di visitatori è stata una nota positiva, ma l’assenza di marchi consolidati, di nuovi prodotti innovativi e la disposizione dell’industria subacquea in aree meno accessibili sono stati certamente gli aspetti migliorabili.
Ancora una volta, sembra confermata la tendenza che le fiere di settore attirino principalmente i subacquei esperti, il che rappresenta anche un limite per raggiungere un pubblico più giovane.
Nei padiglioni dedicati agli sport acquatici legati al vento le presenze di bambini, ragazzi e giovani erano evidenti, il che suggerisce che questo tipo di pubblico sembra nettamente più interessato -nonchè spinto a visitare la fiera- non solo per “guardare” ma per “fare esperienze” attive e coinvolgenti.
Sarà forse questo il motivo per cui le aree piscine nel padiglione della subacquea erano così gioiosamente rumorose, e le presenze più più giovani concentrate intorno a questi spazi? Noi crediamo proprio di sì.
Il Boot Show tornerà a Düsseldorf nel 2024 dal 20 al 28 gennaio.