Lo sbiancamento dei coralli dovuto al riscaldamento delle acque è un disastro ecologico in corso in tutto il mondo; indicatori che ci permettessero una diagnosi precoce dello sbiancamento, e eventualmente di prevenirla prima che si manifesti sarebbero una soluzione importantissima.
Le barriere coralline forniscono habitat, aree di riproduzione per i pesci, cibo e sussistenza per circa 500 milioni di persone, protezione delle coste da tempeste ed erosione. Ma il cambiamento climatico globale pone una seria minaccia all’esistenza dei reef. Le acque oceaniche si riscaldano, con conseguente sbiancamento dei coralli e malattie. Altre minacce ai coralli includono l’acidificazione delle acque, l’innalzamento del livello del mare, invasioni di specie aliene (tutte e tre conseguenze del cambiamento climatico), la pesca non sostenibile, danni da navi, inquinamento.
In un recente studio, i ricercatori della Rutgers University – New Brunswick hanno trovato un nuovo sistema per identificare precocemente i coralli sottoposti a stress da calore, che potrebbe aiutare gli scienziati a individuare le specie di corallo che maggiormente necessitano di protezione dal riscaldamento delle acque oceaniche legato al cambiamento climatico.
Non siamo lontani da un esame del sangue per valutare la salute umana. Quelli che sono dosati sono dei metaboliti del corallo, cioè sostanze chimiche prodotte durante il metabolismo. Il vero problema è che un corallo che sta male non chiama il dottore, e finora era difficile valutare i segni della malattia, almeno fino a che non diventassero gravi, con manifestazioni evidenti di sbiancamento. Ma ormai è tardi.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, dimostra che i coralli costruttori hawaiani rispondono allo stress da calore con produzione di sostanze indicatrici di stress.
Gli scienziati hanno sottoposto due specie, Montipora capitata, molto resistente al calore, e Pocillopora acuta, piùsensibile, a diverse settimane di acqua di mare calda in vasche dell’Istituto di Biologia Marina delle Hawai’i. Poi hanno analizzato i metaboliti prodotti e li hanno confrontati con altri coralli non sottoposti a stress da calore, identificando delle sostanze che possono indicare precocemente lo stress da calore, prima che ci siano chiari segni di sbiancamento.
Gli scienziati stanno anche sviluppando un nuovo dispositivo di laboratorio basato su un micro-chip, che potrebbe controllare la salute del corallo in ambiente, monitorandone costantemente i metaboliti, e permettere una diagnosi precoce dello sbiancamento.
Per approfondire: Amanda Williams, Eric N. Chiles, Dennis Conetta, Jananan S. Pathmanathan, Phillip A. Cleves, Hollie M. Putnam, Xiaoyang Su, Debashish Bhattacharya. Metabolomic shifts associated with heat stress in coral holobionts. Science Advances, 2021; 7 (1): eabd4210 DOI: 10.1126/sciadv.abd4210