All’isola di Capraia esiste un sito chiamato Cerniopoli.
Da 13 anni i sub che frequentano l’isola toscana conoscono questo sito, dove due famiglie di cernia bruna (Epinephelus marginatus) si erano stabilite, dividendosi il territorio e divenendo familiari con la presenza dell’uomo. Molto familiari, troppo.
Con la partecipazione del Parco Marino e del comune di Capraia, si stavano per concludere le pratiche che avrebbero fatto includere Cerniopoli nella zona B del parco, con divieto di pesca. Finalmente sarebbe divenuta area protetta, per legge, e le cernie avrebbero potuto vivere in pace.
Uso il condizionale perché pochi giorni fa dei pescatori hanno organizzato una spedizione sul posto uccidendo 11 delle 15 grosse cernie residenti e sconvolgendo la piccola comunità.
La cernia bruna, preda ambita da tutti coloro che ne apprezzano le caratteristiche organolettiche (il gusto), è un pesce dal ciclo vitale molto particolare. Intanto, diversamente da molti pesci che crescono velocemente in fase giovanile per poi assestarsi attorno a una lunghezza massima, le cernie crescono in modo lento e graduale durante tutta la loro vita. Più vivono a lungo e più diventano grandi.
A 5 anni tutte raggiungono la maturità sessuale come femmine. Crescono, deponendo sempre più uova man mano che si fanno grandi e robuste, e a 12 anni (mediamente) diventano maschi. I biologi lo chiamano ermafroditismo proteroginico, abbastanza comune tra i pesci.
Nelle popolazioni naturali un grande maschio è circondato da un harem di 5-10 femmine, più piccole e giovani di lui, che controlla e feconda.
Avete capito bene: tutte le cernie oltre una certa taglia sono maschi, quindi se io pesco le cernie grandi preleverò in modo selettivo solo i maschi. Le cernie reagiscono al prelievo anticipando il cambiamento di sesso, ma in questo modo avrò maschi più piccoli, femmine più piccole, e tutta la produzione di nuove uova diminuirà notevolmente.
Che succederà adesso a Cerniopoli?
Pare che uno dei due maschi dominanti, Ugo, sia sopravvissuto: a lui il compito di rimettere assieme quanto rimane del suo harem e di ripartire. Ci vorrà molto tempo prima di avere di nuovo cernie grosse.
Per inciso, la IUCN, organo internazionale che studia le specie minacciate di estinzione, classifica la cernia bruna come specie minacciata (endangered), e indica proprio nello stabilimento di aree marine protette una delle più efficaci forme di protezione.