Autore: Gianluca Casati
Autore foto: Roberto Sozzani
I pesci pagliaccio sono forse i pesci marini più famosi grazie alla loro straordinaria bellezza ed al fatto di vivere in simbiosi con gli anemoni.
I pesci pagliaccio sono Percoidei appartenenti alla famiglia dei Pomacentridi. Visto il loro particolare fascino verranno trattati separatamente.
Amphiprion perideraion, Premnas biaculeatus (Foto Roberto Sozzani)
Amphiprion ocellaris, Amphiprion perideraion (Foto Roberto Sozzani)
Ordine |
Perciformes |
|
Sottordine |
Percoidei |
|
Famiglia |
Pomacentridae |
|
Generi |
Nu. specie |
Amphiprion |
26 |
Chromis |
50 circa |
Abudefduf |
7 |
Eupomacentrus |
|
Dascyllus |
|
Microspathodon |
2 |
Amblyglyphidodon |
|
Dischistodus |
6 |
Glyphidodontops |
|
Hemiglyphidodon |
|
Neopomacentrus |
11 |
Pomacentrus |
|
Paraglyphidodon |
11 |
Plectroglyphidodon |
|
Premnas * |
1 |
* Genere strettamente imparentato con Amphiprion
Diffusione
Gli Amphiprion sono rintracciabili nella vasta area denominata Indo-Pacifica (a eccezione delle coste africane), nel Mar Cinese e nell’Arcipelago Indo-Australiano: popolano le acque territoriali di Sri Lanka, Maldive, India, Malacca, Sumatra, Giava, Filippine, Australia, Giappone, Cina…
Diversamente dalle altre specie, Amphiprion bicinctus vive nel Mar Rosso.
Biotopo
Frequentano le zone caratterizzate dalla barriera corallina o lagune in cui la presenza dei coralli è limitata a formazioni solitarie.
Possono essere avvistati in acque costiere basse o a profondità rilevanti, sotto i coralli dove possono localizzare gli anemoni marini con cui entrano in rapporto simbiotico.
Caratteristiche fisiche
Gli esemplari di questo genere sfoggiano un look affascinante, caratterizzato da colori suggestivi.
Essi denotano particolari strisce trasversali di colore bianco che, a seconda della specie, attraversano più o meno marcatamente vari punti della superficie del corpo.
La colorazione della livrea può mutare da specie a specie, denotando, ad esempio, tonalità scure, rosso-marroni, giallo-dorate, tutte mirabilmente contornate dalle suggestive bordature del caso.
La forma del corpo è generalmente ovaleggiante e presenta una pinna dorsale più o meno lunga e dalla forma arrotondata, appena sinusoidale oppure a ventaglio.
Le pinne pelviche possono essere pronunciate oppure abbozzate, così come quelle anali.
Amphiprion ocellaris (Foto Roberto Sozzani)
Comportamento in natura
Gli Amphiprion instaurano un rapporto di simbiosi con grandi anemoni marini (Radianthus, Stoichactis, Physobranchia, Parasicyonis, Cryptodendrum, Entacmaea e Heteractis).
A differenza degli altri animali marini, i Pesci pagliaccio riescono a penetrare nelle maglie tentacolari degli anemoni assorbendone parti di mucosa a sufficienza e rendendosi così immuni all’azione venefica esercitata dalle cellule urticanti presenti nei tentacoli.
Naturalmente lo scudo protettivo carpito all’Attinia perde le sue proprietà dopo un certo periodo di tempo, pertanto l’Amphiprion deve ripristinare queste difese artificiali sottoponendosi periodicamente al processo di acquisizione del muco protettivo.
L’aggiramento delle difese dell’anemone non si rivela deleterio per l’anemone, anzi ne scaturisce una rapporto di reciproca convenienza mediante il quale L’Amphiprion giace entro il “guscio” tentacolare al riparo da attacchi di eventuali predatori e a sua volta contraccambia l’ospite preservandone l’incolumità messa a repentaglio da molte specie Chaetodon.
Probabilmente i Pesci pagliaccio possono anche nutrirsi dei crostacei parassitari che debilitano l’organismo dell’anemone, asserzione che sarebbe confermata dal ritrovamento di cellule urticanti e Zooxanthelle (alghe unicellulari presenti nel tegumento dell’Attinia) nell’intestino degli Amphiprion ospitati.
Il forte legame simbiotico che accomuna i 2 generi è facilmente desumibile anche quando una delle 2 parti viene meno al proprio adempimento: i Pesci pagliaccio che non connotano particolari abilità natatorie sono, nelle acque profonde, alla mercé di predatori, quali i Lutianidi e i Serranidi; dal canto loro, gli anemoni risultano particolarmente vulnerabili alle incursioni dei Pesci farfalla.
Gli Amphiprion sono animali diurni che si separano dal proprio ospite prima che sorga l’alba.
Similmente a molte specie di pesci tropicali, formano dei territori che difendono da intrusioni di esemplari della stessa specie e genere, anche se non è escluso che tollerino la presenza di animali giovani, che si radunano in piccoli branchi, anch’essi sotto la protezione dei tentacoli anemonari.
Gli esemplari adulti rifuggono ogni contatto con eventuali animali (come ad esempio, crostacei simbionti, quali Neopetrolisthes e Thor amboinensis) che vivono in simbiosi con il loro anemone.
I Pesci pagliaccio delimitano la propria zona di caccia nelle acque aperte sovrastanti il loro anemone simbionte.
In base al grado di destrezza espresso nell’attività natatoria, essi possono scampare i pericoli trovando diversi ripari: specie abbastanza dotate (A. clarki, A. allardi, A. frenatus, A. ephippium e A. bicinctus) si nascondono in siti naturali ubicati nelle vicinanze dell’anemone ospite, mentre quelle “sedentarie” (A. nigripes, A. akallopisos e A. perideraion) preferiscono rintanarsi tra i tentacoli del partner simbiotico.
A corredo di questo paragrafo riportiamo una tabella recante i rapporti di simbiosi esistenti tra alcune specie di Amphiprion e anemoni marini.
Amphiprion |
Anemoni marini |
Amphiprion bicinctus
|
Entacmaea quadricolor, Heteractis aurora, H. crispa, H. magnifica, Stichodactyla gigantea e S. mertensil. |
Amphiprion clarkii
|
Cryptodendrum adhesivum, Psysobrachia douglasi, Radianthus koseirensis, R. kuekenthali, R. malu, R. paumotenis, Stoichactis gigantea, S. kenti, S. haddoni, S. mertensil, Entacmaea quadricolor, Heteractis aurora, H. crispa, H. magnifica e H. malu. |
Amphiprion frenatus
|
Radianthus gelam e Entacmaea quadricolor. |
Amphiprion ocellaris
|
Stoichactis gigantea, S. kenti, S. mertensil, Heteractis magnifica e Radianthus ritteri. |
Amphiprion percula
|
Radianthus malu, R. ritteri, Stoichactis gigantea, S. kenti, S. mertensil e Heteractis magnifica. |
Amphiprion perideraion
|
Parasicyonis actinostoloides, Radianthus ritteri, Stoichactis kenti, S. gigantea, Heteractis crispa e H. magnifica. |
Amphiprion polymnus
|
Heteractis crispa e Stichodactyla haddoni. |
Amphiprion sandaracinos
|
Stoichactis gigantea, S.mertensil e Heteractis crispa. |
Amphiprion akallopisos
|
Radianthus ritteri. |
Premnas biaculeatus
|
Radianthus gelam e Entacmaea quadricolor. |
Alimentazione
Gli ingredienti essenziali tramite cui soddisfano le proprie esigenze alimentari consistono in animali planctonici e alghe.
Come menzionato precedentemente, probabilmente si nutrono anche di crostacei parassitari attaccati ai tentacoli dell’anemone.
Amphiprion clarkii
Amphiprion clarkii (Foto Roberto Sozzani)
Lunghezza
Misura massima di 15 cm.
Diffusione
Oceano Indiano (coste africane escluse) e Pacifico.
Biotopo
Barriera corallina ma anche lagune interessate dalla presenza di qualche formazioni corallina solitaria.
Comportamento in natura
Gli anemoni contattati sono: Cryptodendrum adhesivum, Psychobrachia douglasi, Radianthus koseirensis, R. kuekenthali, R. malu, R. paumotenis, Stoichactis gigantea, S. kenti, S. haddoni, S. mertensil, Entacmaea quadricolor, Heteractis aurora, H. crispa, H. magnifica e H. malu.
Esemplari adulti che formano una coppia possono convivere, in genere, con pesci giovani nello stesso anemone.
Particolarità
Durante la crescita, A. clarkii è soggetto a graduali cambiamenti della livrea: la colorazione si scurisce progressivamente con l’evolversi dello sviluppo, anche se alcuni esemplari giovani possono già sfoggiare una colorazione corporea scura.
I pesci, che denotano una colorazione nera ad eccezione della pinna caudale e delle classiche strisce bianche, vivono nelle acque dell’Oceano Indiano orientale.
Amphiprion frenatus
Amphiprion frenatus (Foto Marco Milanesi)
Lunghezza
10-12 cm circa.
Diffusione
Oceano Pacifico occidentale, Giappone, Cina, Filippine e Indonesia.
Biotopo
Barriera corallina e lagune caratterizzate da coralli solitari.
Caratteristiche fisiche
A. frenatus sfoggia una colorazione rosso-marrone che diventa più intensa in corrispondenza della parte posteriore dell’opercolo.
E’ inoltre presente una striscia bianca orlata di scuro che, attraverso l’opercolo, lambisce la parte posteriore dell’occhio, mentre i pesci giovani possono denotare una striscia extra in aggiunta a quella summenzionata.
La forma delle pinne è piuttosto arrotondata e i cromatismi di queste ultime sono più pallidi rispetto alla colorazione del corpo.
Gli esemplari femminili palesano dimensioni di poco superiori rispetto a quelle maschili.
Comportamento in natura
Vive un rapporto simbiotico con l’anemone Radianthus gela e Entacmaea quadricolor.
Particolarità
Esemplari di età semi adulta non evidenziano una seconda fascia sottile bianca in corrispondenza dei fianchi (a differenza dei pesci più giovani).
Osservatori poco attenti possono scambiare questa specie per A. ephippium che, peraltro, non presenta la fascia bianca sulla testa se non negli esemplari più giovani.
Amphiprion ocellaris
Amphiprion ocellaris (Foto Roberto Sozzani)
Lunghezza
10 cm circa.
Diffusione
Oceano Indiano orientale, Arcipelago Indo-Australiano, Filippine e parti meridionali della Cina e del Giappone.
Biotopo
Barriera corallina.
Caratteristiche fisiche
Il corpo di colore giallo-arancio luminoso è attraversato da ben 3 bande bianche orlate di nero.
Lo sviluppo della banda centrale è proteso anteriormente lungo la linea mediana.
Tutte le pinne, prive di spigolosità, evidenziano la medesima colorazione del corpo e sono bordate da strisce bianche e nere.
La parte centrale del bulbo oculare è contraddistinta da una colorazione nera mentre la testa è connotata dalla forma smussata.
Comportamento in natura
Contatta principalmente i seguenti anemoni: Stoichactis gigantea, S. kenti, S. mertensil, Heteractis magnifica e Radianthus ritteri.
In questi anemoni possono risiedere svariate coppie di pesci adulti e in genere anche una coppia di esemplari giovani.
Particolarità
In passato tale specie è stata confusa con Amphiprion percula.
Sussistono differenze di stampo morfologico e cromatico tra i maschi e le femmine; queste ultime sono più voluminose (i maschi sono più snelli e denotano un tasso di crescita palesemente inferiore) e palesano un’angolatura della seconda fascia bianca più ampia rispetto a quanto visto per il maschio.
In questa specie è piuttosto evidente il dimorfismo sessuale.
Amphiprion percula
Amphiprion percula
Lunghezza
Fino a 10 cm.
Diffusione
Oceano Indiano e Pacifico, Arcipelago Indo-Australiano.
Biotopo
Barriere coralline e lagune caratterizzate da formazioni sporadiche di coralli.
Comportamento in natura
Vive con i seguenti anemoni: Radianthus malu, R. ritteri, Stoichactis gigantea, S. kenti, S. mertensil e Heteractis magnifica.
Particolarità
A. percula è strettamente affine a A. ocellaris, sebbene esistano ovviamente le consuete differenze: A. percula sfoggia una colorazione nera più intensa negli spazi esistenti tra le fasce bianche, e una pinna dorsale più bassa, caratterizzata dalla presenza di un numero inferiore di raggi duri (per la precisione uno in meno).
Amphiprion perideraion
Amphiprion perideraion (Foto Roberto Sozzani)
Lunghezza
7.5 cm.
Diffusione
Filippine, Hong Kong, Thailandia, Australia settentrionale e Oceano Indiano.
Biotopo
Barriera corallina.
Caratteristiche fisiche
Il corpo di colore rosa dorato è attraversato da una stretta striscia bianca che si estende dalla punta del muso fino alla parte terminale del peduncolo caudale.
Un’altra striscia bianca, dalla conformazione più sottile, si sviluppa verticalmente coprendo l’opercolo.
Il bulbo oculare è contraddistinto da un cerchio dorato attorno alla pupilla mentre le pinne arcuate sfoggiano una colorazione più chiara rispetto a quella corporea.
Tonalità arancioni rifiniscono i contorni della pinna caudale e dorsale degli esemplari maschi.
Comportamento in natura
Le attinie con cui avviano rapporti simbiotici sono: Parasicyonis actinostoloides, Radianthus ritteri, Stoichactis kenti, S. gigantea, Heteractis crispa e H. magnifica.
Un gruppo di almeno 5 pesci ( anche esemplari giovani) può insediarsi nelle maglie tentacolari dell’Attinia.
Questa specie è molto affiatata con l’anemone simbionte e difficilmente se ne separa.
A. perideraion trae sostentamento alimentare dalle alghe brucate nelle vicinanze della residenza del partner simbionte.
Particolarità
2 connotazioni rispettivamente di ordine cromatico e morfologico differenziano gli esemplari maschili dai femminili: una sottile linea arancione, sviluppatasi attraverso la parte molle della pinna dorsale e lungo la parte superiore e inferiore della pinna caudale, caratterizza esclusivamente il maschio; la femmina è connotata da fattezze maggiormente corpulente rispetto alla controparte maschile.
Amphiprion akallopisos
Amphiprion akallopisos
Lunghezza
Misura media di 8 cm, con picchi di 10.
Diffusione
Oceano Indiano, Malaysia, Indonesia e parte occidentale dell’Oceano Pacifico.
Biotopo
Barriere coralline e bacini lagunari.
Comportamento in natura
Entra in contatto con Radianthus ritteri, da cui non si allontana mai (se non per qualche decina di centimetri).
Per alimentarsi si procaccia sostanze planctoniche e sembra che si nutra di particelle presenti nei tentacoli del partner simbionte (nell’intestino di A. akallopisos sono state rinvenute tracce di Zooxanthelle e cellule urticanti).
Nella “comunità anemonare” possono vivere piccoli gruppi di pesci giovani oppure una coppia adulta insieme a qualche esemplare giovane.
Particolarità
Tale specie denota un grado di affinità veramente notevole con A. sandaracinos, caratterizzato dalle ovvie differenze del caso.
In primo luogo, in A. akallopisos a conformazione dentale denuncia un certo appiattimento , mentre la specie “gemella” è caratterizzata da denti aguzzi.
In materia di discrepanze cromatiche si segnala lo sviluppo di una fascia bianca sul dorso: in A. akallopisos è stretta e in posizione terminale (tra i bulbi oculari) è delimitata da una punta; A. sandaracinos denota una conformazione più larga di tale fascia (perfino in corrispondenza della testa), che termina perlopiù sul labbro superiore.
Amphiprion polymnus
Amphiprion polymnus
Lunghezza
Fino a circa 15 cm.
Diffusione
Arcipelago Indo-Australiano, Malesia, Filippine e Cina.
Biotopo
Barriere coralline e lagune profonde circa 30 m.
Comportamento in natura
Vive con i seguenti anemoni: Heteractis crispa e Stichodactyla haddoni (solo una coppia convive con l’anemone del caso).
La fonte principale di alimentazione è costituita dal plancton.
Amphiprion sandaracinos
Amphiprion sandaracinos (Foto Roberto Sozzani)
Lunghezza
La misura massima è di 11 cm.
Diffusione
Filippine, Nuova Guinea e Isole Salomone.
Biotopo
Barriere coralline e lagune.
Comportamento in natura
Si lega ai seguenti anemoni: Stoichactis gigantea, S.mertensil e Heteractis crispa.
Particolarità
Consultare l’analogo paragrafo della scheda dedicata a A. akallopisos per scoprire le differenze esistenti tra le 2 specie.
Amphiprion bicinctus
Amphiprion bicinctus (Foto Roberto Sozzani)
Lunghezza
Fino a circa 15 cm.
Diffusione
E’ l’unica specie Amphiprion che vive nel Mar Rosso.
Biotopo
Barriera corallina.
Comportamento in natura
Le Attinie contattate sono: Entacmaea quadricolor, Heteractis aurora, H. crispa, H. magnifica, Stichodactyla gigantea e S. mertensil.
Particolarità
Sussistono differenze di carattere cromatico tra gli esemplari di diverse età: i pesci giovanissimi (lunghi circa 11 mm) hanno una livrea scura decorata da 3 fasce verticali bianche posizionate in altrettanti punti diversi (una nell’area posteriore all’occhio, una sui fianchi e l’ultima in corrispondenza del peduncolo caudale), mentre le fasce posteriori si sviluppano sino alla pinna dorsale e alla parte iniziale di quella caudale; i pesci giovani-adulti si vedono gradualmente privati della colorazione scura in favore di una marroncina o arancione e perdono anche la fascia che ricopre il peduncolo caudale; gli esemplari totalmente sviluppati mantengono la fascia centrale sui fianchi ma ne perdono la diramazione che si estendeva fino alla pinna dorsale.
Premnas
Diffusione
Zona Indo-Pacifica.
Breve descrizione
Tempo addietro questo genere veniva classificato come subgenere del genere Amphiprion; alcune differenze significative hanno indotto gli esperti a revisionare questa classificazione e a tagliare il cordone ombelicale che legava Premnas ai Pesci pagliaccio: trattasi di 2 aculei presenti sotto i bulbi oculari e delle squame alquanto minute.
Premnas
biaculeatus
Premnas biaculeatus (Foto Roberto Sozzani)
Lunghezza
Raggiunge massimo 15 cm di lunghezza.
Diffusione
Risiede in una vasta area che si estende dal Madagascar alle Isole Salomone, passando per le Filippine e le acque territoriali Australiane (Queensland).
Biotopo
Barriere coralline e talvolta scogliere.
Caratteristiche fisiche
Maggiormente imponente rispetto ad alcune specie di Amphiprion, vanta un’intensa colorazione scura composta da una tonalità rosso-marrone, interrotta da 3 strisce bianche verticali (una all’altezza dell’opercolo, la successiva nella parte centrale del corpo mentre l’ultima “separa” il corpo dalla pinna caudale).
Rispetto ai pesci pagliaccio mostra 2 grossi aculei sotto il bulbo oculare e presenta meno scaglie sulla testa.
Comportamento in natura
Entra in simbiosi (insieme a un altro esemplare) con Radianthus gelam e Entacmaea quadricolor.
I mezzi principali di sussistenza alimentare sono organismi planctonici ed alghe.
Particolarità
La diminuzione di spessore delle fasce scure e la progressiva sparizione delle tonalità nerastre nelle pinne sono direttamente proporzionali al livello di crescita dei pesci.
Ringraziamo Roberto Sozzani per le foto fornite ed invitiamo a visitare
il suo bellissimo sito di foto subacquee:
http://www.robertosozzani.it/
E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.