Autore testo: Stefano Storelli
Autori foto: Marco Milanesi, Roberto Sozzani
Sono conosciuti circa 30.000 specie di crostacei, suddivisi in 14 ordini. Uno di questi, l’ordine dei Decapodi, è ritenuto più importante per diverse ragioni, tra le quali il fatto che siano facilmente visibili in ambienti di scogliera. Inoltre, molti di questi animali si spingono fino a bassa profondità e possono essere incontrati dai sub e fotografati. E’ importante conoscere a fondo le caratteristiche di questo ordine per poter ritrarre meglio la loro bellezza in foto subacquee.
Lysmata debelius e Lysmata grabhami (Foto Marco Milanesi)
I crostacei di questo ordine vivono in ambienti molto diversi e vari, dalle profondità impenetrabili delle scogliere alle spiagge soleggiate, dall’artico ai tropici. Inoltre si passa da detrivori a grossi predatori. Sono molto importanti per l’azione di pulizia, per la cura dei coralli e rappresentano cibo per balene e altri animali che vivono in alto mare. Giocano un ruolo molto importante nell’ecologia degli oceani.
In queste pagine verranno analizzate le caratteristiche anatomiche e il comportamento di alcune famiglie di Decapodi.
Periclimenes holthuisi e Hymenocera elegans (Foto Roberto Sozzani)
Classificazione
Phylum | Arthropoda |
Subphilym | Branchiata, Diantennata |
Classe | Crustacea |
Sottoclasse | Malacostraca |
Ordine
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Sottordine
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Famiglia
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Genere
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Nome Comune
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DECAPODA
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NANTANTIA
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HIPPOLYDAE
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Lysmata
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Cleaner Shrimp
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Parhippolyte
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Saron
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Thor
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Tozeuma
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ALPHEIDAE
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Alpheus
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Pistol Shrimp
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Synalpheus
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GNATHOPHYLLIDAE
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Gnathophillum
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Harlequin Shrimp
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Hymenocera
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PALEMONIDAE
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Palaemon
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Rock Shrimp, Anemone Shrimp
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Leandrites
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Periclimenes
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Stegopontonia
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PANDALIDAE
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Pamdalus
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Deepwater Shrimp
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Plesionika
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RHYNCHOCINETIDAE
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Rhynococinetes
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Dancing Shrimp
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STENOPODIDAE
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Stenopus
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Boxing Shrimp
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Anatomia
Il corpo dei malacrostacei è formato da 14 segmenti di origine embrionale, di cui i primi 8 si fondono a formare il torace, coperto dal duro scudo del carapace, e gli ultimi 6 l’addome. Ogni segmento porta un paio di appendici. Le appendici sono di solito bifide, originando da uno stesso punto e terminando in due componenti diverse, chiamate endopodide ed esopodide: in questa sottoclasse le appendici toraciche risultano più sviluppate nell’endopodide, che permette la deambulazione e la presa. L’epipodide, che si stacca dal coxapodide, forma, nella maggior parte dei casi le branchie per la respirazione. Le appendici addominali anteriori, pleopodi, rimangono bifide ma i due segmenti vengono uniti da spine particolari. I pleopodi vengono usati per diverse funzioni, quali il nuoto, scavare, raccogliere cibo, attivare correnti respiratorie, trasportare uova nella femmina e favorire gli scambi gassosi. In particolare, è importante la funzione respiratoria perché, grazie al loro movimento, contribuiscono un flusso di acqua pulita nelle branchie. Nel maschio di solito le prime due paia di pleopodi sono modificati a formare organi copulatori. L’ultimo paio di pleopodi è fuso formando con il telson la pinna caudale. Il corpo è tutto protetto da un resistente esoscheletro calcificato, di cui il carapace è solo la parte anteriore, che non cresce con l’animale, ma anzi ne limita le dimensioni.
SISTEMA CIRCOLATORIO: Il cuore si trova appena dietro la testa in posizione dorsale. Può presentare dei fori, ostii, che formano una circolazione aperta pericardica, anche se sono sempre presenti due arterie, quella addominale e quella cerebrale che poi si ramificano ulteriormente.
SISTEMA NERVOSO: il cervello si trova in posizione anteriore, dietro e in mezzo agli occhi. Da esso parte una catena di gangli nervosi che si estende percorrendo il ventre dell’animale, fino al telson
SISTEMA DIGERENTE: La masticazione avviene dapprima fuori dal corpo per mezzo di mascelle e mandibole molto potenti. Attraverso il passaggio nella bocca, si arriva in uno stomaco anteriore diviso in due camere con denti trituratori e organi filtranti. Dopo un’ulteriore triturazione e digestione, il cibo passa nella ghiandola digerente e poi nell’intestino medio che si prolunga lungo il corpo fino al telson dove è presente l’ano.
Fisiologia
LA MUTA: Non sono conosciuti molti dettagli su questo processo. Durante la vita non è raro notare le mute dell’animale che crea un nuovo esoscheletro più grande all’interno di quello “vecchio” che viene teso e allungato fino a che non si rompe. Durante la separazione dallo strato epiteliale, viene secreto un fluido che dissolve parte dello scheletro vecchio. In questo modo viene recuperato parte del Calcio usato nella produzione dell’esoscheletro. Appena avvenuta la muta, l’esoscheletro è morbido e ripiegato in parte su se stesso; per aumentare di dimensioni e far prendere al suo nuovo scheletro le dimensioni corrette, l’animale ingoia molta acqua, gonfiandosi fino al suo massimo. A questo punto le nuove protezioni iniziano a indurire, grazie alla trasformazione di proteine e al deposito di sali di calcio. I crostacei non crescono durante la loro vita se non tramite le mute, perché l’esoscheletro non cresce né si dilata.
LA RIGENERAZIONE: Sono dotati di una forte attività rigenerante, che gli permette di formare appendici perse in lotta o per altri motivi. Questa attività è permessa anche da un controllo perfetto della diffusione del sangue, con valvole che vengono chiuse quando un arto viene ferito. Il crostaceo può liberatamente decidere di perdere un arto, per esempio quando braccato da un predatore, attraverso la costrizione di certi muscoli che spezzano e rilasciano l’appendice. La rigenerazione inizia immediatamente.
Famiglie
Vediamo nel dettaglio alcune famiglie appartenenti al sottordine Nantantia.
Famiglia Gnathophyllidae
I membri di questa famiglia si presentano tozzi, corti e larghi. Il rostro frontale è molto corto e raramente si prolunga oltre gli occhi; inoltre il secondo paio di zampe atte a camminare è notevolmente più grande del primo, tanto che a volte può essere lungo più del doppio della lunghezza del carapace. L’Hymenocera ha fama dovuta anche ad alcuni studi svolti sulla barriera corallina australiana. Si era infatti scoperto che questi crostacei attaccavano e uccidevano alcune stelle marine ghiotte dei polipi che creano la barriera. Si era ipotizzato che l’introduzione di questi crostacei potesse favorire la ripresa e la vita della barriera stessa. Dopo ulteriori studi, comunque, si considerò che le stelle marine non erano così diffuse come si pensasse e che l’introduzione fosse inutile se non rischiosa.
Hymenocera
Comprende varie specie tra cui: Picta, Elegans.
Hymenocera elegans (Foto Roberto Sozzani)
Gnathophyllum
Comprende varie specie tra cui: Americanum, Panamense.
Gnathophyllum
Famiglia Alpheidae
I membri di questa famiglia si differenziano dalle altre principalmente per due caratteristiche. La prima è che i peduncoli oculari sono molto corti e gli occhi sono quasi incassati sotto il carapace. Questo li rende meno visibili ai predatori ma gli dona un aspetto addormentato. La seconda è che una delle due chele è più grande dell’altra e capace di produrre suoni schioccanti udibili dall’orecchio umano anche sott’acqua. Questo suono gli ha dato il soprannome di Pistol Shrimp.
La famiglia degli Alpheidae si trova in quasi tutti i mari, compreso il mediterraneo, da basse profondità fino alle gole più profonde.
Il comportamento degli Alpheus è noto perché vivono in simbiosi con i Ghiozzi, da cui riceve gli avvisi di allarme quando qualcuno si avvicina alla tana. Stranamente questa simbiosi si evidenzia solo in acque calde. Conducono una vita calma e solitaria e sono voraci detrivori.
Ricordiamo le seguenti specie: Bisincisu, Djeddensis, Randalli, Stenuus.
Un Alpheidae con un Gobidae
Famiglia Palaemonidae
Questa ricca famiglia viene comunemente divisa in due sotto famiglie: i Rock Shrimp (Paleamonidae) e gli Anemone Shrimp (Pontoniinae). Rock shrimp vengono principalmente dalle zone ad acqua temperata-fredda, mentre gli Anemone vengono da zone tropicali.
Rock Shrimp
Se si osservano bene le scogliere rocciose del mar mediterraneo, se ne possono intravedere molti gruppi in cerca di cibo. I giovani della specie, infatti, sono sempre intenti alla ricerca di nuovo cibo fresco; al contrario gli esemplari più grandi e anziani, rimangono all’oscuro degli antri bui della costa durante il giorno. Si riconoscono facilmente per il protuberante rostro che gli sporge sulla fronte, fissato sia sul dorso che lateralmente.
Anemone Shrimp
Al contrario dei solitari rock shrimp, gli anemone vivono in gruppi di comunità con altri animali. Questo per loro è necessario per la sopravvivenza; possono infatti adattarsi appieno ai colori dell’animale con cui vivono rendendosi perfettamente invisibili ai predatori e sfruttando al meglio tutti i vantaggi del vivere in comunità. La capacità camaleontica di cambio dei colori, è dovuta a vari pigmenti cromatofori che sono sparsi sotto tutta l’epidermide. Attraverso la contrazione e la dilatazione queste cellule possono variare l’intensità della loro colorazione, cambiando così il loro aspetto esterno. Esempio eclatante di queste metamorfosi è il Periclimenes Imperator, che può comparire con colori vivaci e sgargianti quanto differenti. In realtà recenti studi hanno portato alla luce che due specie degli Anemone non sono commensali ma parassiti: queste sono i Scriptus e i Amethysteus. Non è ancora chiaro il comportamento degli Yucatanicus.
Palaemon
Comprende varie specie tra cui: Elegans, Intermedius, Serenus, Serratus, Xiphias, Cyrtorhynchus.
Palaemon serratus
Leandrites
Comprende varie specie tra cui: Cyrtorhynchus
Periclimenes
Comprende varie specie tra cui: Periclimenes aesopius, Periclimenes brevicarpalis, Periclimenes imperator, Periclimenes holthuisi, Periclimenes lucasi, Periclimenes pedersoni, Periclimenes yucaniticus.
Periclimenes imperator commensale tra le branchie di una Balleina spagnola – Hexabranchus sanguineus (Foto Roberto Sozzani) |
Periclimenes holthuisi commensale in un Antozoo
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Periclimenes amboinensis commensale in un Crinoide (Foto Roberto Sozzani) |
Periclimenes Pedersoni
Periclimenes Pedersoni
Habitat: Atlantico occidentale, Isole caraibiche ma non Bermuda
Sesso: Non vi sono differenze esterne
Comportamento di gruppo: Di solito si trova in gruppi di due o solo. A volte è possibile scovare gruppi fino a 30 individui che mangiano nei pressi di una anemone (in particolare Bartholomea Annulata, Condylactis gigantea, Hetreactis Lucida, Lebrunia Danae).
Riproduzione: Sconosciuta
Particolarità: Questo è un vero e proprio pulitore, che pulisce i pesci e le rocce. A volte gli viene concesso di entrare nella bocca dei grossi pesci per le pulizie stagionali. Vivendo a stretto contatto con le anemoni è divenuto immune ai tentacoli irritanti. Se in piccoli gruppi, si istaurerà una gerarchia tra gli individui e verrà identificato un capo
Lunghezza: 2cm
Periclimenes Aesopius
Periclimenes Aesopius
Habitat: Coste sud australiane
Sesso: nessuna differenza esterna
Comportamento di gruppo: Vivono soli in piccoli gruppi su anemoni e cocomeri di mare.
Particolarità: E’ la specie che vive più a sud di tutti i Periclimenes, si sospetta che pulisca anche i pesci. Gli animali che vivono sulle anemoni sono protetti dai loro tentacoli.
Lunghezza: 1-2cm
Famiglia Pandalidae
Non è facile distinguere i Pandalidi da altre Famiglie come gli Hyppolitidae e i Palaemonidae. Si può per esempio evidenziare la grandezza del rostro che nei Pandalidi è veramente notevole, ma la identificazione scientifica avviene osservando il primo paio di zampe: le chele nei Pandalidi sono totalmente assenti o minuscole.
Questa famiglia è composta da circa 15 specie sparse in tutto il mondo, ma le più comuni sono i Pandalus e i Plesionika che si trovano anche in Europa. Il loro habitat si trova nelle fredde acque della Gran Bretagna, Irlanda e Norvegia. Nelle aree più nordiche possono raggiungere dimensioni anche di ben 10cm. A livello di profondità queste specie si trovano sia a bassa che a elevata profondità.
Ricordiamo fare parte di questa famiglia il Pandalus Montagui, il Pandalus Kessleri e il Plesionika Narval
Pandalus (Foto di Sokolov Vasiliy)
Famiglia Hyppolytidae
I membri appartenenti a questa famiglia sono conosciuti come i gamberetti pulitori e comprendono il genere dei LYSMATA che sono molto conosciuti per la bellezza degli esemplari. Tra le loro funzioni principali, se ne riconoscono alcune come la pulitura da parassiti (ad esempio Linfocisti e vermi Turbellari) e detriti sul corpo e in bocca di altri pesci, che così possono mantenere un tenore di vita migliore. Tutti i generi appartenenti a questa famiglia hanno spiccate attività di pulitori. Tutti i pesci di tutte le dimensioni apprezzano la pulizia di questi gamberetti e mettono da parte i loro istinti predatori per farsi fare una pulizia come si deve, persino in bocca. I Lysmata non si trovano solo in acque tropicali, ma anche in quelle temperate e fredde; due specie si trovano anche nel Mar Mediterraneo. I Saron hanno comportamenti non ancora ben studiati, mentre i Thor sono facilmente scovabili in acque tropicali vicino a invertebrati come le anemoni.
Parhippolyte
Comprende varie specie tra cui: Uveae.
Thor
Comprende varie specie tra cui: Amboinensis .
Saron
Comprende varie specie tra cui: Marmoratus, Rectirostris, Inermis, Neglectus.
Saron sp. 2 femmina (Foto Roberto Sozzani)
Tezeuma
Chiamato anche Gambero a forma di tubo (pipefish shrimp)
Gambero a forma di tubo (pipefish shrimp)
Lysmata
Comprende le specie dei: Aboinensis, Grabhami, Californica, Debelius, Galapagensis, Kukethali, Seticaudata, Rathbunae, Vittata, Wurdemanni
Lysmata Amboinensis
Lysmata Amboinensis (Foto Marco Milanesi)
Habitat: Area Indo-pacifica, mar Rosso
Sesso: Non distinguibile dalle caratteristiche esterne
Comportamento di gruppo: Vivono in piccoli gruppi, socializzano molto bene con gli altri abitanti del mare
Riproduzione: Possibile quando il cibo (zooplankton marino) è sufficiente
Particolarità: è la specie più importata dei gamberetti pulitori. In natura si trova in gruppi da 2 fino a 100 esemplari. Tra le loro funzioni principali, se ne riconoscono alcune come la pulitura da parassiti (ad esempio Linfocisti e vermi Turbellari) e detriti sul corpo e in bocca di altri pesci, che così possono mantenere un tenore di vita migliore. Tutti i generi appartenenti a questa famiglia hanno spiccate attività di pulitori. Altre caratteristiche utili sono la pulizia continua di rocce e sabbia da avanzi di cibo non consumati dai pesci e la periodica espulsione di larve utilizzata come ottimo cibo dagli invertebrati.
Lunghezza: 6 cm
Lysmata Grabhami
Lysmata Grabhami (Foto Marco Milanesi)
Habitat: Zone tropicali e temperate calde dell’Atlantico
Sesso: Non distinguibile dalle caratteristiche esterne
Comportamento di gruppo: Vivono in piccoli gruppi, socializzano molto bene con gli altri abitanti del mare
Particolarità: Le specie che vivono nell’est Atlantico sono più aggraziate di quelle dell’ovest. Tra le loro funzioni principali, si riconoscono alcune come la pulitura da parassiti (ad esempio Linfocisti e vermi Turbellari) e detriti sul corpo e in bocca di altri pesci, che così possono mantenere un tenore di vita migliore. Tutti i generi appartenenti a questa famiglia hanno spiccate attività di pulitori. Altre caratteristiche utili sono la pulizia continua di rocce e sabbia da avanzi di cibo non consumati dai pesci e la periodica espulsione di larve utilizzata come ottimo cibo dagli invertebrati.
Lunghezza: 6 cm
Lysmata Debelius
Lysmata Debelius (Foto Marco Milanesi)
Habitat: Mari Indo Pacifici, lungo le isole come quelle del Giappone e Maldive
Sesso: Non distinguibile dalle caratteristiche esterne
Comportamento di gruppo: vive di solito in coppie. Difendono il proprio territorio se attaccati, altrimenti sono molto tranquilli
Particolarità: Vive a profondità di 20m. Tra le loro funzioni principali, si riconoscono alcune come la pulitura da parassiti (ad esempio Linfocisti e vermi Turbellari) e detriti sul corpo e in bocca di altri pesci, che così possono mantenere un tenore di vita migliore. Tutti i generi appartenenti a questa famiglia hanno spiccate attività di pulitori. Altre caratteristiche utili sono la pulizia continua di rocce e sabbia da avanzi di cibo non consumati dai pesci e la periodica espulsione di larve utilizzata come ottimo cibo dagli invertebrati.
Lunghezza: 3 cm
Lysmata Wurdemanni
Lysmata Wurdemanni (Foto Marco Milanesi)
Habitat: Dai caraibi al Brasile
Sesso: non distinguibile dalle caratteristiche esterne
Comportamento di gruppo: vive da solo o in coppie, spesso con spugne.
Lunghezza: 3-4 cm
Famiglia Rhynchocinetidae
Elementi che differenziano questa famiglia dalle altre sono i grossi occhi sporgenti e la gobba presente sull’addome. Inoltre, il rostro del Dancing Shrimp è ricco di fibre che ne permettono il distorcimento: il fatto che il rostro si possa piegare è utile in diversi momenti della vita dell’animale, primo fra tutti la muta. Il nome dell’animale deriva comunque dal comportamento e dai movimenti che l’animale compie, come se stesse danzando un tango, con rapidi movimenti e poi improvvise stop.
Gli studiosi hanno notato un dimorfismo sessuale che si evidenzia sopratutto per le dimensioni dei chelipodi, più grandi nella femmina. Non vi è dicromatismo. Vivono in grossi gruppi di 100 individui spesso accompagnati da anemoni e altri gamberetti. Nonostante questo sono considerati dei disturbatori della quiete pubblica e altri animali non amano la loro vicinanza.
Comprende varie specie tra cui: Uritai, Kuiteri, Rigens, Australis, Rugulosus
Rhynchocinetes Rugulosus
Rhynchocinetes Rugulosus
Habitat: Area indopacifica e Australia
Sesso: Di solito le chele dei maschi sono leggermente più grandi di quelle delle femmine
Comportamento di gruppo: Vive solo o in piccoli gruppi
Riproduzione: Sconosciuta
Lunghezza: 2-4cm
Rhynchocinetes Uritai
Rhynchocinetes Uritai (Foto Marco Milanesi)
Habitat: Intera area indo-pacifica
Sesso: i maschi hanno chelipedi più lunghi
Comportamento di gruppo: Vivono in gruppi di dieci o più femmine con un maschio. Vanno molto d’accordo con altre specie come i Lysmata e i Palaemon.
Riproduzione: Sconosciuta
Particolarità: Durante il giorno rimangono nascosti nelle loro tane buie.
Lunghezza: 4cm
Famiglia Stenopodidae
La particolarità di questa famiglia è il terzo paio di zampe che è particolarmente grande e lungo e di solito ha lo stesso colore del corpo. A volte le antenne sporgono fuori dal nascondiglio per dare impressioni e sensazioni all’animale sulla situazione esterna, quale cibo, correnti, temperatura, predatori ecc. Anche se sono animali tipicamente solitari, non è difficile scovare le loro buffe antenne appena sotto il livello dell’acqua in coste tropicali quali quelle africane.
La specie più conosciuta è quella dello Stenopus Hispidus, che è uno dei gamberetti più comuni delle acque tropicali di tutto il mondo. Il loro comportamento per l’accoppiamento è molto raffinato, anche perché tendono a trovare un partner e poi a passarci la vita insieme. Il maschio inizia una danza laterale di avvicinamento alla femmina, che resta ferma per un po’, poi allunga le chele come a voler abbracciare il maschio. Il tutto è seguito dall’accoppiamento. Il maschio sale sulla schiena della femmina e preme la fine posteriore del suo addome lateralmente contro il ventre della femmina. In questo modo la femmina può immagazzinare lo sperma dentro particolari ampolle. Subito dopo l’incontro, le prime uova fertili vengono depositate aderenti al suo addome. Lo sperma accumulato è sufficiente, non solo per gli Stenopodi, per diverse deposizioni senza ulteriori incontri.
Una volta che sceglie un posto o un nascondiglio possibilmente all’ombra, è difficile che lo abbandoni. Il maschio della coppia porta cibo e nutre la femmina che rimane inattiva nella grotta e non ne esce. Il cibo viene offerto alla femmina, ma se il maschio è altrettanto affamato la cessione non sarà cosi rapida, bensì il maschio inizierà a mangiare il cibo dalla presa della femmina che tenterà di scansarlo. In questi momenti la tensione tra i due può crescere al punto tale che il maschio attacchi la femmina. Anche se molto raro, il comportamento aggressivo dopo l’offerta di cibo alla femmina è stato documentato da alcuni studiosi.
Comprende varie specie tra cui: Cyanoscelis, Devaneyi, Hispidus, Pyrsonotus, Scutellatus, Tenuirostris, Zanzibaricus.
Stenopus hispidus
Stenopus hispidus (Foto Marco Milanesi)
Habitat: Tutti i mari tropicali
Sesso: I maschi sono più grandi delle femmine, ma raramente la differenza è così netta da poterne notare la differenza in foto. I maschi hanno un carapace leggermente più scuro
Comportamento di gruppo: Vivono di solito in coppie.
Riproduzione: La femmina porta le uova di color verdastro sotto l’addome. Dopo 6 settimane nascono le larve.
Particolarità: Effettuano la muta ogni 3-6 settimane, a seconda dell’ambiente. Attivo soprattutto di notte.
Lunghezza: 6cm
Stenopus tenuirostris
Stenopus tenuirostris
Habitat: Zona Indo-Pacifica
Sesso: Durante la stagione adatta, le uova possono intravedersi attraverso l’addome delle femmine
Comportamento di gruppo: Vivono in coppie, raramente solitario. Vivono bene con altri animali quali altri piccoli pesci e crostacei, anche se farà di tutto per scacciarli dalla propria tana.
Riproduzione: Sconosciuta
Particolarità: E’ una delle specie degli Stenopus più piccole. Inizialmente veramente timido, passano mesi prima di vederlo uscire di qualche centimetro dal suo nascondiglio. E’ in muta ogni 3-4 settimane. La vita di questi animali arriva fino a 6 anni.
Lunghezza: 2cm
Ringraziamo Roberto Sozzani per le foto fornite.
E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.