Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Journal of Applied Phycology, eseguito da un team di scienziati danesi e canadesi, nello sviluppo dell’intelligenza di Homo sapiens potrebbero aver avuto un ruolo le alghe.
Da 2 milioni di anni fa a oggi l’intelligenza di Homo sapiens ha avuto uno sviluppo rapido e veloce, per il quale sono stati necessari alcuni nutrienti essenziali, senza i quali non saremmo diventati quello che siamo.
Pare che 2 milioni di anni fa, muovendosi dalle savane africane, i nostri antenati possano aver raggiunto zone costiere, dove si dedicavano a una delle attività preferite (già allora): la ricerca del cibo.
Qualcuno di loro avrà provato ad assaggiare le alghe spiaggiate da maree e mareggiate, trovandole buone.
Le alghe contengono nutrienti essenziali allo sviluppo del sistema nervoso,
quali taurina, magnesio, zinco, vitamina B12, iodio, acidi grassi polinsaturi (presenti non solo in pesci e molluschi, ma anche nelle alghe).
D’accordo, non può essere stato l’unico motivo, ma applicato a un essere che aveva raggiunto la posizione eretta e poteva usare le mani per maneggiare utensili, al pollice opponibile, alla possibilità di articolare un linguaggio, ecc., può avere concorso allo sviluppo del nostro cervello.
Se l’ipotesi è esatta, allora dovremmo alle alghe se siamo diventati quello che siamo. Adesso almeno sappiamo di chi sia il merito, o la colpa?
disegno di Francesca Scoccia.