A distanza di meno di tre anni dalla nascita di ScubaPortal.it e della nostra splendida community abbiamo ricevuto un’altra grande soddisfazione, merito del lavoro di tutti noi e con voi vogliamo condividerla sperando che possiate sentire almeno parte delle emozioni che ha dato a noi dello staff.
Un gruppo di studenti di una nota Università da tempo ci stava analizzando e osservando a nostra insaputa finché, poche settimane fa, siamo stati contattati per avere le ultime informazioni che servivano loro per completare il lavoro. Al momento eravamo un po’ titubanti e non credevamo vero che ci stessero studiando come un fenomeno di successo. Ci siamo resi conto che il tempo vola e, forse per la frenesia imposta dai ritmi milanesi, investiamo il nostro tempo per guardare avanti spesso senza fermarci a riflettere e a tirare dei bilanci su quello che è stato fatto fino a quel momento. Se lo facessimo ora vedremmo sicuramente un passato faticoso e a volte stressante ma anche divertente e in molte circostanze gratificante soprattutto grazie alle parole di apprezzamento da parte di visitatori, amici e sponsor. Un’analisi critica, oggettiva e analitica è stata fatta in una lunghissima tesi di questo gruppo di ragazzi, il team Waikiki, sei ragazzi e ragazze che non fanno parte della nostra community ma che ci hanno osservato al solo scopo scientifico finalizzato ai loro studi. Pur non conoscendoli, a questi ragazzi vanno i nostri complimenti perchè hanno colto molti aspetti del nostro lavoro e molte peculiarità del nostro portale che solo un occhio clinico poteva vedere.
Vi vogliamo riportare alcuni estratti del loro lavoro per orgoglio ma soprattutto per condividere con voi il nostro successo.
“…la rete Internet, piattaforma fondamentale per la new economy, cresce ad un ritmo esponenziale anche se la rivoluzione di fatto non c’è stata, e molte aziende vedono in questa espansione un’opportunità di sviluppo, o di affinamento della propria attività commerciale. Ma la rete non è l’Eldorado per le aziende, e non tutte quelle nate su e con Internet hanno fatto fortuna, anzi. Noi abbiamo scelto una società che in Internet ha ottenuto ottimi risultati, diventando la prima community on-line per importanza e numero di utenza dedicata ad appassionati di subacquea: ScubaPortal.it. E’ questo il caso che analizziamo… Questa è la storia di un successo senza apparenti intoppi: appena creato, il sito era già il più ricco di contenuti e informazioni sull’argomento d’Italia, e la sua importanza, e di conseguenza la partecipazione da parte dell’utenza finale è cresciuta senza sosta finora”.
Alle premesse su Internet seguono molti punti di analisi e uno di questi, forse il più importante, è relativo a noi come community di subacquea:
“Il progetto inizialmente ha avuto origine da un hobby che i fondatori avevano e che condividevano in prima persona e che occupava un posto fondamentale nella loro vita. Questo ultimo aspetto è fondamentale: sia i webmaster che i visitatori del sito sono accomunati da una grande passione per il mondo sommerso. Ecco perchè si può parlare a tutti gli effetti di una comunità di interesse. Essa è organizzata intorno ad una passione comune coltivata nel tempo libero e sia il coinvolgimento emotivo che la competenza tecnica dei sub che vi partecipano sono molto elevate… La reputazione elevata guadagnata nel tempo da ScubaPortal.it, non risulta essere in definitiva per nulla casuale…“
Ci sono poi che delle pagine sulla nostra comunicazione tra fiera, riviste, radio e televisione e un appunto finale:
“…un’ulteriore conferma agli utenti del fatto che il portale al quale sono affiliati sia il migliore, il più conosciuto, il più affidabile“.
Un ultimo estratto sulle conclusioni, o meglio, sulle conseguenze:
“Il numero di iscritti al forum per citare alcuni numeri, dopo sei mesi era di 800 unità, oggi, a due anni di distanza è circa otto volte tanto. La community sta via via sostituendo le funzioni principali svolte sinora essenzialmente dai centri di immersione specializzati e da vecchie ma sempre presenti tecniche come il passaparola e il classico giro di telefonate. In pratica si sta sempre più sviluppando il cosiddetto fenomeno word-of-mouse“
Certo la nostra non è la storia di Google nè di Facebook ma ne andiamo orgogliosi e pensiamo di poter portare questo caso come nostro successo perchè i portatori sani del ‘word-of-mouse‘ siamo tutti noi.
Grazie ai ragazzi del gruppo Waikiki dell’Università, che speriamo un giorno vorranno condividere questa passione con noi, abbiamo avuto l’occasione per apprezzare un po’ di più quanto abbiamo fatto ma ora è il momento di guardare avanti e pensare alle prossime immersioni, a nuove amicizie e a quello che ci fa star bene, divertire e sorridere.