Si è svolto lo scorso 14 aprile a Novara la XIV edizione del Trofeo di Apnea Gianluca Genoni/SSI. L’evento, organizzato da Gianluca Genoni in collaborazione con il Primo Club Lacustre di Novara, ha visto al via circa 200 apneisti, più un nutrito gruppo di giovanissimi, che si sono sfidati nelle 2 specialità dell’apnea indoor: l’apnea statica e dinamica.
Anche quest’anno erano presenti al via alcuni tra i più forti atleti al mondo nelle specialità dell’apnea in piscina, solo per citarne qualcuno, in campo femminile, Livia Bregonzio, Cristina Rodda , Martina Mongiardino, Tiziana De Giulio, Arsela Lufi e in campo maschile Luciano Morelli, Andrea Vitturini, Mauro Generali tutti membri della nazionale Italiana, il team più forte al mondo da molti anni, oltre a l’inossidabile Gaspare Battaglia sempre presente e combattivo
La gara prevedeva, come da tradizione, una classifica individuale per genere e una classifica a squadre. Le squadre quest’anno erano 50, per un totale di circa 200 apneisti arrivati da tutta Italia: Milano, Novara, Bergamo, Torino, Genova, Verona, Patti, Bari, Forlì, Cuneo oltre al team Svizzero proveniente da Neuchatel.
La giornata di domenica é iniziata presto e alle 8, la giuria raccoglieva le iscrizioni degli ultimi ritardatari.
Il gruppo più numeroso con ben 26 atleti, arrivava da Busto Arsizio, il club Pianeta Acqua capitanato da Gaspare Battaglia.
Più di 30 persone, tra giudici e assistenti in acqua sono stati coinvolti nell’organizzazione e come sempre si sono dimostrati all’altezza e pronti ad intervenire all’occorrenza, così come il tavolo della giuria ha gestito al meglio tutti i dati che arrivavano .
Come sempre succede l’interesse per la prova di apnea statica diventava sempre più forte man mano che salivano i tempi di permanenza subacquea degli atleti e durante le ultime prove le tribune erano affollatissime di curiosi e appassionati.
Alla fine della prova, il tempo più alto è stato fatto registrare da Luciano Morelli con 7’46” del Team Tilikum, precedendo il compagno di squadra Valentino Colombi, con un uscita in tutta tranquillità dopo 7’20”, mentre al terzo posto si è classificato Mauro Generali dell’H2BO con 7’13’’
In campo femminile la vittoria è andata Martina Mongiardino, del team Gonzatti, con 5’33’’ davanti a Consuelo Valoppi con 5’09’’ che ha preceduto Brunella Saleppico che con 5’00’ si è aggiudicata il gradino più basso del podio ,
Dopo una breve pausa, giusto il tempo necessario ai giudici per preparare il campo gara per l’apnea dinamica e al tavolo di giuria di stampare la classifica della statica e subito si ricomincia.
Gli apripista sono stati, come da tradizione e come successo anche per la statica, i più giovani, cioè i partecipanti della categoria Junior, che accompagnati dai loro istruttori, si sono cimentati nel percorso con le pinne. Ben 77,70 mt per Giulia Pampuri la vincitrice a seguire Marco Tomasi con 54,65 e terzo Alessandro Filo con 40,00mt.
La specialità più attesa da tutti, visto il parterre dei partecipanti , cioè l’apnea dinamica, non ha tradito le aspettative, con un livello medio altissimo, ben 32 atleti oltre i 150 metri e il nuovo record della manifestazione stabilito dal vincitore Luciano Morelli con 238,60 metri a seguire Andrea Vitturini con 228,59mt, terzo Massimiliano Pampaloni con “soli “ 213,60.
In campo femminile la vittoria è andata a Livia Bregonzio, con un splendida prova di 229,15mt che rappresenta per lei anche la miglior prestazione stagionale, non lontana dal suo record che gli ha consentito lo scorso anno di vincere i campionati del mondo, dietro di lei un’ottima Cristina Rodda, del Sotto Sotto di Torino, con l’eccellente misura 219,20,20 mt, terza Martina Mongiardino che completa la sua prova con 204,50 e consegna un podio femminile tutto oltre i 200m. Quarta Arsela Lufi anche lei con 200m all’attivo
Terminate le competizioni arriva il momento delle premiazioni individuali e dell’attesa classifica a squadre.
Il momento più coinvolgente della premiazione, come sempre accade, è stato quello dell’annuncio della squadra vincitrice. Mentre leggevo la classifica, partendo ovviamente dalla fondo a salire, vedevo scambiarsi sguardi sempre più compiaciuti tra coloro che miravano alla vittoria finale, e vedevo la gioia tipica di chi fa una cosa per passione, la conquista di un trofeo di gruppo, la squadra intera che vince per le prove di alcuni di loro e gioisce come per la conquista di un traguardo bellissimo. Al terzo posto si è classificata l’H2BO team di Bologna, davanti a loro, solo i Bergamaschi del team Tilikum e primi, i ragazzi del Sotto Sotto di Torino.
Ma ancora una volta i vincitori del trofeo, secondo quello che è sempre stato lo spirito della manifestazione, sono stati tutti i partecipanti, dal ragazzo più giovane di soli 8 anni fino ad arrivare al più esperto.
Una manifestazione che ha permesso a tutti i partecipanti di esprimersi secondo le proprie possibilità senza eccessive pressioni agonistiche. Osservando per l’intera giornata sul bordo vasca lo svolgimento della manifestazione, ho raccolto le confessioni dei partecipanti cogliendo in alcuni di loro l’emozione di partecipare per la prima volta a una gara di apnea, quella sensazione di confusione e ansia che li coglieva al momento della partenza e che impediva loro di raggiungere quei tempi e quelle distanze che negli ultimi allenamenti facevano senza alcun problema, oppure i più esperti e competitivi che trasformavano le emozioni e la tensione della gara in energie positive, quindi in prestazioni oltre le attese.
Il numero di 200 partecipanti, per ogni specialità era nettamente inferiore alle richieste ricevute, e questo, con mia grande gioia, testimonia l’entusiasmo e la crescita che da anni accompagna questa disciplina. Basti pensare che quindici anni fa alla prima edizione del trofeo le competizioni si potevano contare sulle dita di una mano, ora invece il calendario è così affollato che nello stesso week end si rischia di avere più competizioni
Al termine rinfresco e grigliata finale, come sempre offerto dai ragazzi dell’Aqua dive di Verona e Gorgonzola formaggio tipico Novarese, offerto dal club organizzatore, con gli immancabili appuntamenti per le prossime manifestazioni, visto che ormai un’altra stagione di mare e di apnea è alle porte e la passione è sempre tanta.
Poi via tutti di corsa verso casa, con qualcuno che doveva sobbarcarsi parecchie ore di macchina.
Speriamo di incontrarci di nuovo per la quindicesima edizione sempre più numerosi e sempre più consapevoli che l’apnea è anche stare insieme e divertirsi e non solo cercare di superare i propri limiti.