Giuseppe Antonio Pellegrino, un subacqueo cinquantenne di Nardò, è deceduto ieri, domenica 16 giugno, durante un’immersione a Punta della Suina, nel litorale di Gallipoli. Il tragico evento si è verificato nel primo pomeriggio.
L’allarme dei familiari e l’intervento delle autorità
Pellegrino era accompagnato dai suoi familiari, che hanno iniziato a preoccuparsi non vedendolo rientrare nei tempi previsti. Notando che la boa di segnalazione restava ferma troppo a lungo nello stesso punto, hanno lanciato l’allarme, che ha mobilitato la Capitaneria di porto e i carabinieri. Una motovedetta della Guardia costiera è stata inviata sul posto e i militari hanno individuato la boa, recuperando il corpo senza vita del subacqueo a circa 350 metri dalla costa.
Vani i tentativi di rianimazione
Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati sia dai militari sia dal personale sanitario del 118, prontamente giunto sul posto dall’ospedale Sacro Cuore, non è stato possibile salvare l’uomo. Il corpo è stato trasportato rapidamente in porto, dove l’ambulanza era già in attesa, ma ogni sforzo si è rivelato inutile.
Secondo le prime ipotesi, il decesso di Giuseppe Antonio Pellegrino potrebbe essere stato causato da un malore improvviso, forse un’embolia polmonare. Dopo gli accertamenti di rito, il magistrato ha autorizzato la consegna della salma alla famiglia.