Quest’anno, Stefano Sibona, insieme all’amico fotografo Giovanni Crisafulli, con l’assistenza di Alberto Balbi e del Centro Subacqueo Idea Blu, ha realizzato un cortometraggio sull’Isola Gallinara, interamente girato con un iPhone 14 Pro.
Stefano Sibona: una vita sotto il mare raccontata in un blog dal 2017
Stefano Sibona dal 2017 racconta la “sua” subacquea sul blog UnderwaterTales. Lo scorso anno ha pubblicato il libro “Venti sfumature di blu”, una ricca collezione di racconti di vita vissuta nelle acque del Promontorio di Portofino.
Qui potete acquistarne una copia con dedica: https://libreriafieschi.sumupstore.com/prodotto/venti-sfumature-di-blu
Esplorando l’Isola Gallinara con un iPhone 14
Quest’anno, insieme all’amico fotografo Giovanni Crisafulli, ha realizzato un cortometraggio sull’Isola Gallinara, interamente girato con un iPhone 14 Pro.
La Gallinara appare all’improvviso, mentre si viaggia in auto lungo la via Aurelia, da Albenga verso Alassio. È l’isola più grande della Liguria.
Il suo profilo è inimitabile, lo si riconoscerebbe ovunque. Una semisfera ricoperta dalla vegetazione, tipicamente mediterranea, con una piccola protuberanza. Sembra una tartaruga.
Le sue coste rocciose, a picco sul mare, sono composte da spesse falesie, parallele al mare stesso. Sono sedi naturali per le colonie di gabbiani reali, che da secoli dimorano sull’isola.
L’origine del nome: una connessione con la natura
Ma in realtà, la Gallinara deve il suo nome ad un’altra specie di volatile: la gallina selvatica.
Sui documenti del tempo la troviamo come Insula Gallinaria. Fu approdo di marinai fenici, greci e romani nonché rifugio di San Martino di Tours. Una grotta, rivolta verso il mare aperto è stata il suo rifugio.
Esplorando i fondali dell’Isola Gallinara
I suoi fondali custodiscono tesori sommersi che valgono bene un’immersione. Le coste dell’isola hanno caratteristiche diverse, sia per profondità sia per tipo di fondale. La variegata natura di questo lembo di mare, molto influenzata dalle diverse esposizioni, consente d’incontrare interessanti biodiversità a seconda del versante ove avviene l’immersione.
La zona rivolta verso il largo è caratterizzata da fondali rocciosi a forte pendenza, che raggiungono rapidamente i 30-40 metri di profondità. In corrispondenza delle punte di Falconara e Sciusciaù s’incontrano invece delle franate con molti anfratti, ottimi rifugi per cernie, gronghi, murene e polpi. Non possono passare inosservate le affascinanti gialle margherite di mare, che rivestono le sue pareti. O le grandi spugne, veri gioielli dei fondali di quest’isola.
Tecnologia utilizzata per le riprese del cortometraggio, Phone 14 Pro
Le immagini di terra sono state realizzate attraverso l’utilizzo del drone DJI RCN1 con radiocomando dotato di iPhone 14 Pro e del Gimbal DJI Osmo Mobile 6 con braccio estensibile.
Le immagini subacquee sono state realizzate attraverso l’utilizzo delle custodie subacquee Leo 3 Smart e DiveShot arricchite da illuminatori Revolution 21000 e 7000, forniti da Easydive.
Presentazione del cortometraggio al concorso EUDI Movie
Il cortometraggio, patrocinato dalla Regione Liguria, dalla Fondazione Marevivo e da MSC Foundation, sarà presentato ufficialmente al concorso EUDI Movie al prossimo EUDI SHOW.
Stefano sarà presente all’EUDI presso lo Stand A 52 che condividerà con Eco Divers Lembeh, non perdere l’occasione per incontrarlo.
“Quest’inverno, ero tornato qui per rivedere un ambiente subacqueo che avevo ammirato più di vent’anni fa e che ricordavo in modo molto sbiadito. Nel mio vecchio logbook diedi un giudizio lusinghiero alla mia immersione alla Gallinara. Era il lontano 2002 e io di mare ne avevo visto ma non troppo. Ero curioso di rivedere questi posti con un occhio diverso figlio di qualche esperienza in più e di qualche tuffo in più segnato nel mio logbook ormai solo mnemonico. Ma non credevo di rimanere così ben impressionato, così emozionato. Perché è vero mi emoziono con poco sott’acqua ma qui la meraviglia è tale che ho deciso di approfondire”