Articolo originale su ScubaZone 52, settembre 2020, questo articolo è stato scritto all’uscita della pandemia del 2020 ma i consigli su come comportarsi in viaggio con la propria attrezzatura sono sempre attuali.
Questo periodo di scombussolamento crea e creerà qualche problema a noi fotografi subacquei per viaggiare: al momento in cui scrivo infatti, su tutti i voli da e per l’Italia, non si possono portare in cabina i bagagli a mano ma si devono stivare e questo fatto comporta un grosso problema quando abbiamo al seguito attrezzatura costosa e delicata come quella fotografica.
Per questo chi vorrà viaggiare in aereo dovrà usare dei contenitori idonei per proteggere le attrezzature subacquee; in questo articolo cercherò di dare dei consigli che possano essere validi anche alla fine di questa emergenza.
VIAGGIO AEREO:
I due problemi che abbiamo noi fotosub quando viaggiamo in aereo sono il peso delle attrezzature e la loro fragilità. In una situazione normale possiamo portare a bordo con noi un bagaglio a mano e una borsetta (con le regole covid solo una piccola borsa).
Bagaglio a mano:
Per prima cosa dobbiamo recuperare le dimensioni massime del bagaglio a mano, e lo si trova sul sito della compagnia aerea, le dimensioni più comuni sono 55 cm di altezza, 35 cm di larghezza e 25 cm di spessore (fonte sito Alitalia) e un peso massimo tra i 7 e 8kg. Oltre a questo si può portare il computer portatile. Come bagaglio a mano da mettere in cappelliera io uso uno zaino fotografico al limite delle dimensioni, consiglio marche come Lowepro, Tamrac o altre marche che fanno zaini fotografici, perché sono fatti per resistere a contenuti pesanti e gli interni sono imbottiti. Io uso un vecchio Lowepro Computrekker AW con dimensioni 49 x 38x 16 cm con un peso a vuoto di circa 1,5kg; all’interno ci sta la custodia per reflex con dome da 6” montato, l’oblò piano per il 105mm, due flash tipo Nikon SB105, braccetti e cavi.
Un elemento fondamentale per il tuo viaggio sub: Gilet fotografico
Per regola tutto ciò che si indossa non è oggetto di pesata, per questo trovo molto utile un bel gilet fotografico con tasche ampie, nel mio trova spazio un corpo reflex professionale, un obiettivo macro e uno fish eye, poi batterie per le reflex e batterie a stilo, caricabatterie per 4 stilo e un caricabatterie per la reflex. Oltre ai documenti.
Diciamo che è meglio togliersi il gilet prima di passare sotto un metal detector altrimenti si rischia di essere blindato all’istante!
Un consiglio pratico: preferisco i gilet con la rete perché lasciano traspirare, mentre quelli con interno in acetato o materiale plastico fanno sudare.
Fotosub, come portare le batterie in aereo
Le batterie al litio non possono essere messe in stiva ma devono essere portate con sé in appositi contenitori, per evitare eventuali cortocircuiti che potrebbero innescare un incendio. Per questo per trasportare le batterie è utile usare i contenitori di plastica che si trovano in commercio sia per le batterie al litio che per quelle Ni-Mh. Le batterie vanno tolte da tutti i flash e fari per evitare accensioni accidentali, in qualche aeroporto mi hanno fatto aprire tutti i vani per controllare. Se dovessimo trasportare vecchi flash subacquei con le batterie interne, usiamo l’apposito fermo anti-accensione in dotazione e se non esiste creiamone uno home made.
Se non abbiamo le scatoline per le batterie e/o il fermo di accensione del flash con batterie interne possiamo coprire nel primo caso i poli delle batterie con del nastro isolante e nel secondo caso usare il nastro per fissare il pomolo di accensione.
Stivare parte dell’attrezzatura per il tuo viaggio
Sia per via delle regole Covid odierne che per comodità, se decidiamo di stivare una parte dell’attrezzatura, possiamo usare per contenerla una valigia stagna antiurto come quelle Pelican, Hprc o altre marche. Se la usate come bagaglio a mano fate attenzione alle dimensioni esterne, se invece la stivate come bagaglio extra siete sicuramente più liberi. Io ne uso uno con trolley, che mi viene utile sia se vado in barca (se c’è spazio) per riporre l’attrezzatura che non si deve bagnare, sia quando spedisco in stiva alcune attrezzature. Nella mia riesco a farci stare due custodie senza oblò, un flash, attrezzi, cavi e altri piccoli accessori.
Consiglio sempre di non stivare le attrezzature ma se siamo costretti allora facciamolo usando valige apposite e mettendoci dentro equipaggiamento che difficilmente si può rompere.
Articolo originale su ScubaZone 52
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