Autore: Paolo Isgro
Vorrei dare il mio contributo all’ argomento sempre attuale di illuminazione con Snoot presentandovi alcune immagini di soggetti ripresi attraverso due diverse soluzioni di Snoot.
1° soluzione : Snoot Standard
Questo Snoot è realizzato con un semplice imbuto di plastica bianco su cui è infilato un tubetto di sale da cucina , il tutto ben coperto con nastro nero.
Nella foto sopra lo vedete montato su un INON Z240.
Tale snoot produce un fascio abbastanza largo e si riesce a usare montato sui flash attaccati alla custodia , magari facendosi aiutare nel posizionamento dalla luce pilota dei flash .
Per collimare ragionevolmente il fascio ho realizzato un concentratore a nido d’ ape con delle listarelle di polipropilene alveolare nero ( vedete foto ) .
Questa immagine del pesce foglia è realizzata con lo Snoot in verticale sopra il soggetto , in modo da ottenere un leggero effetto controluce che ne mettesse in risalto il fiero profilo .
da notare anche la pinna pettorale illuminata , che dona un pizzico di tridimensionalità alla scena.
Lo stesso pesce foglia, questa volta con lo snoot un po’ avanzato e inclinato , in modo da sfumare il corpo nell’ ombra.
Qui invece lo snoot è parallelo al suolo , con il flash ben infossato nella sabbia , per sparare una luce molto laterale all’ anguilla serpente , cercando di mantenere lo sfondo sottoesposto .
Inoltre ho inclinato la fotocamera rispetto al suolo per creare una linea diagonale e aumentare la drammaticità della scena .
Infine un pesce coccodrillo con lo snoot posizionato sulla verticale per dare risalto agli occhi.
(Iin realtà questa foto non è riuscita bene : avrei preferito dare più di luce davanti , sulla bocca , e meno dietro )
2° soluzione : Snoot a Fibra Ottica
Le parti principali di questo Snoot ( guardando la foto da sinistra a destra ) sono:
- sensore Remote Slave Unit di H. Weikamp per sincronizzare il flash a distanza ( ovvero fà scattare il flash sul lampo del flash attaccato alla custodia ) , tenuto in posizione da porta lente ULCS
- cavo sincro
- clamp triplo che collega sensore , treppiede ( gorillapod ) , flash INON Z240
- imbuto bianco nastrato di nero
- sistema di tubi loc-line snodabili da 1/2 pollice , contenenti ciascuno 100 fibre ottiche da 0,75 mm di diametro
- lenti di collimazione
Questo sistema produce un fascio molto stretto e dopo varie frustranti prove in piscina , cercando di usarlo sul flash attaccato alla custodia , ho deciso di utilizzarlo esclusivamente su treppiede ( o in mano al Dive Master ) poiché il posizionamento del fascio deve essere preciso per produrre un risultato valido .
In questo caso la luce pilota dei flash è indispensabile per verificare il puntamento del fascio .
Una limitazione importante : questo sistema può essere usato solo in immersioni con poca luce ambiente ( ovvero crepuscolari , notturne ) a causa della elevata sensibilità del sensore .
Utilizzare questo snoot è stata un ‘ esperienza sorprendente , poiché mi ha imposto prima di tutto una riflessione : dove mettere la luce per esaltare le caratteristiche del soggetto ?
Ed ecco le mie risposte …..
Nel pesce foglia ho realizzato un controluce pieno , con un fascio puntato sull’ occhio e uno sulla parte anteriore della pinna dorsale .
Il resto del corpo sfumato nell’ ombra .
L’ immagine che volevo realizzare era del tipo ” elmo di guerriero ” ( anche se si poteva fare meglio ) .
Nell’ anguilla serpente ho deciso di valorizzare l’ occhio e la punta della bocca .
( anche qui il fascio sulla bocca poteva essere meglio indirizzato )
Per il pesce coccodrillo ho disposto lo snoot con i due fasci ” a tenaglia ” con l’ intento di illuminare principalmente gli occhi .
(se avessi avuto gli snoot più lunghi avrei puntato i due fasci leggermente verso l’ alto , in modo da illuminare meglio le escrescenze sopra gli occhi e viceversa ampliare e scurire la zona d’ombra tra i due occhi ).
E’ stato molto divertente impegnarsi a realizzare queste foto , di certo si può fare molto meglio e le persone più creative sapranno esprimersi a livelli superiori , ma la cosa più interessante di questa tecnica è che si può tornare a considerare ” sotto una nuova luce ” tutta una serie di soggetti ormai fotografati in tutte le salse .
Un’ ultima considerazione riguarda la fase di post produzione : non sò se ho fatto bene o male ( datemi il vostro parere – in tale campo sono inesperto ) ma ho tenuto basso il contrasto in Lightroom 4 poiché le foto erano già abbastanza contrastate di loro natura.
Nota : tutte le foto sono state scattate in notturna nell’ house reef del Maratua Paradise Resort ( Indonesia ) con Canon 40D e 60 mm macro in custodia Sea & Sea + flash INON Z240.
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