Autori: Marcello Di Francesco e Davide Lopresti
La Canon Eos 60D presentata sul mercato oramai da più di un
anno è attualmente la macchina amatoriale di punta tra le reflex APS-C della
ditta Giapponese, si inserisce fra la entry level Eos 650D e la
semi-professionale Eos 7D e si pone in diretta concorrenza con la Nikon D7000.
Grazie ad un recente workshop fotografico nelle Filippine abbiamo avuto la
possibilità di mettere alla prova la Canon Eos 60D per utilizzo subacqueo
testandola insieme alla nuova custodia dedicata NI3DC60ZM prodotta da Nimar,
l’azienda emiliana specializzata nella produzione di custodie ed attrezzature
per la fotografia e la videoripresa subacquea.
Sfruttando al massimo le due settimane di permanenza e grazie sopratutto al
notevole numero di immersioni effettuate siamo riusciti a valutare appieno
funzionalità e peculiarità di custodia e corpo macchina, testandoli sia alle
prese con la fotografia ravvicinata che in riprese macro molto spinte ed
ovviamente anche in molti scatti grandangolari;
Possiamo già anticipare che siamo riusciti ad ottenere risultati molto
soddisfacenti ed immagini di alta qualità in quasi tutte le situazioni di
ripresa, valutando davvero positivamente questo set capace di accontentare anche
gli utenti più esigenti.
Il set Nimar al completo,comprendente le porte per il 60mm, il 100mm e l’oblò
per il tokina 10-17mm
Iniziamo elencando le principali caratteristiche della
corpo macchina:
-
sensore formato APS CMOS da 18 Mpx
-
fattore moltiplicativo per gli obiettivi 1,6x
-
innesto obiettivi EF e EFS
-
schermo LCD da 3′ di formato 3:2, da 1.040.000 pixel
orientabile in tutte le direzioni -
funzione live-view
-
mirino ottico con copertura del 96 % e ingrandimento
0,95x (0,59x reale) -
sensibilità da 100 a 6400 Iso espandibile a 12800
-
tre diversi formati raw
-
sistema autofocus con 9 punti AF di tipo a croce con il
centrale più sensibile -
esposimetro a 63 zone
-
otturatore con tempi da 30 sec a 1/8000 sec
-
velocità di raffica 5,3 fg/s
-
elaboratore d’immagine Digic 4
-
doppia ghiera di controllo e pulsanti personalizzabili
-
possibilità di ripresa video Full HD 1920×1080 pixel a
24/25/30 fg/ con controlli di -
posizione e messa a fuoco manuali ed audio stereo con
microfono esterno -
supporto di flash esterni senza fili
-
possibilità di convertire le foto raw in macchina e di
fotoritocco -
filtri creativi per effetti speciali
-
usa schede SD/SDHC/SDXC invece delle Compact Flash
-
uscita HDMI
-
batteria LP-E6 agli ioni di litio
-
dimensioni 145x106x79 mm
-
peso 820 grammi con scheda e batteria
Chi decide di scegliere la Canon Eos 60D in alternativa delle
entry level come la canon 600D o 650D troverà di sicuro un mirino più luminoso e
con una copertura maggiore, una sistema di Autofocus migliore e più preciso , un
frame rate più elevato, una batteria di maggiore capacità e in generale una
migliore ergonomia. In Alternativa si può guardare alla sorella maggiore EOS 7D,
ma a differenza di quest’ultima la 60D risulta avere un sistema meno avanzato di
AF, non ha la tropicalizzazione del corpo macchina, un frame rate più lento, e
mancanza di microregolazione AF,un buffer più piccolo ed utilizza una scheda SD
invece che CF. Entrambe i modelli comunque hanno la stesso sensore, con
identiche dimensioni e risoluzione (18MP APS-C) così da riprodurre un’identica
qualità di immagine e rendendo nel complesso la Canon Eos 60D un’ottima reflex
con caratteristiche davvero notevoli.
La Canon Eos 60D
Iniziamo finalmente ad introdurre la nuova custodia Nimar
NI3DC60ZM, l’aspetto è sicuramente piacevole e molto professionale grazie
sopratutto al colore nero della versione “black”, dalle dimensioni contenute e
dal peso di poco superiore ai 2 kg risulta subito essere molto interessante per
chi deve viaggiare e contenere il peso del proprio bagaglio ai controlli chek-in,
inoltre grazie anche alle due nuove maniglie laterali realizzate in abs nero
facilmente removibili tramite brugola, si ha molta autonomia per poterla stivare
con cura prima del trasporto e contenere quindi anche gli ingombri.
La nuova custodia è davvero molto ben rifinita e il suo utilizzo risulta da
subito molto semplice e pratico. Come per la custodia della sorella maggiore
Canon 7D molte sono le novità e i nuovi accorgimenti che caratterizzano questa
nuova generazione di custodie dell’azienda Emiliana.
Il materiale costruttivo è il Policarbonato Bayer Makrolon trasparente oppure
Nero (ordinabile solo su richiesta) per la versione black, garantisce un
utilizzo fino ad una profondità operativa di -60 metri, grazie anche ai nuovi
ganci in acciaio con aggancio a clip che permettono maggior affidabilità,
tenuta, praticità e velocità di apertura/ chiusura.
Leggere, ergonomiche e facili da rimuovere risultano le nuove maniglie che da
questa versione vengono utilizzate per tutte le custodie di casa Nimar, hanno un
occhiello di fissaggio in acciaio inox col quale potremmo assicurare la custodia
fissandola tramite moschettone al nostro gav durante le immersioni. Importante
notare anche la base a “T” che permette la connessione di ogni tipo di
connettore per i bracci.
Nuovi ganci di chiusura, Bulk Head di connessione Flash e basetta a T in sulla
maniglia
La Custodia subacquea viene fornita di serie completa di
oculare e oblò con regolazione comando zoom per ottica Canon EF-S 18/55 mm
f/3.5-5.6 IS .
Come per le fotocamere sono disponibili un vasto parco di ottiche lo stesso vale
per la custodia, l’elenco completo degli oblò abbinati alle ottiche è
consultabile sul sito ufficiale del produttore
www.nimar.it
In particolare per questo test abbiamo utilizzato gli oblò realizzati in Delrin
Nero per il Canon 100mm, per il Canon 60mm nonché l’oblò sferico in cristallo
ottico dedicato al Tokina 10-17mm fisheye.
Riportiamo alcuni dati tecnici:
-
Materiale custodia: Bayer Makrolon trasparente (High
Quality Polymer) -
Profondità massima di utilizzo: – 60mt
-
Ingombro con impugnature, occhiello e protezione oculare:
L. 34 cm A.17 cm. P. 32 cm -
Peso corpo custodia senza oblò con impugnature: Kg 2,00
-
4 ganci di chiusura Inox Aisi 316 con sicura a clip
-
Oblò rimovibile a baionetta
-
Mirino oculare rimovibile, ingrandimento 1,5x
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Materiale comandi ed inserti: ottone cromato
-
Uscita flash in ottone cromato: TTL 5 pin
-
Allarme sonoro di umidità
Vista posteriore:alloggiamento del corpo macchina, basetta di fissaggio e
connettore flash
Neanche il tempo di arrivare a destinazione e subito
procediamo con l’assemblaggio di tutta la nostra attrezzatura diving ed
ovviamente di macchina e custodia; la nuova basetta di fissaggio della macchina
rende tutto il sistema completamente fermo e bloccato in modo da evitare anche
il minimo spostamento in fase di scatto, i flash vengono collegati tramite cavo
syncro ai bulk head in acciaio (ma su richiesta Nimar può predisporre anche
connettori per i cavi in fibra ottica), riposizioniamo gli o-ring del coperchio
e delle porte nelle loro sedi (durante il trasporto in aereo consigliamo sempre
di levare gli OR onde evitare problemi di sottovuoto dovuti agli sbalzi di
pressione) , colleghiamo il connettore del flash alla slitta a caldo posizionata
nella parte superiore della nostra macchina, chiudiamo e siamo pronti per
iniziare !
Tutti i comandi sono perfettamente riportati sul dorso della
custodia, essendo sempre stati abituati a lavorare in modalità manuale
apprezziamo il fatto che tramite due ghiere e due pulsanti posti nella parte
anteriore della custodia sarà facile regolare tempi e diaframmi ed iso della
nostra macchina in modo da essere sempre pronti a regolare l’esposizione al
variare delle condizioni di luce.
Il pulsante di scatto è ben regolato e preciso e non vediamo l’ora di metterlo
alla prova iniziando subito con una serie di immersioni dedicate alla Macro
fotografia.
I soggetti macro non mancano nelle filippine! basta poco e prendiamo subito
confidenza col nuovo set.
Abbiamo deciso di tornare nelle Filippine proprio perché
questi fondali offrono una varietà di soggetti macro davvero incredibili e le
immersioni si svolgono spesso a poca profondità ed in condizioni di tutto relax
molto favorevoli quindi alla Fotografia subacquea.
L’ isola da noi visitata è stata quella di Cabilao, ci troviamo a sud di Cebu
nelle vysayas meridionali: mandarin fish, molte specie di nudibranchi, una
grandissima varietà di granchi e gamberetti dei crinoidi, frog fish, ghost pipe
fish, cavallucci pigmei sono solo alcuni degli incontri che ci hanno permesso di
mettere subito alla prova macchina, obbiettivi e custodia così da avere un range
abbastanza ampio di casistiche e situazioni per valutare con cura il
funzionamento in ogni condizione di scatto.
Moltissime le specie di Pesci pagliaccio, soggetto comune, ma non facilissimo da
immortalare causa la sua grande velocità di movimento, ecco quindi che questi
simpatici pesci sono stati subito un buon test per valutare precisione e
prontezza de pulsante di scatto della nostra custodia e verificare il
funzionamento del sistema di autofocus della nostra nuova macchina
La EOS 60D eredita il sistema AF della EOS 50D, dispone di 9 zone AF in un
motivo a rombi, con ogni sensore AF sensibile alle caratteristiche orizzontali e
verticali “sensori croce” I risultati sono stati da subito molto positivi,
l’autofocus ha lavorato davvero in maniera egregia riuscendo a fuocheggiare in
maniera molto rapida anche in condizioni di scarsa illuminazione, il pulsante di
scatto è sempre stato preciso e pronto all’azione, l’ergonomia della custodia è
eccellente così da avere sempre una salda impugnatura anche con l’indice che
preme a metà corsa il pulsante di scatto.
I pesci pagliaccio : un soggetto che metterà a dura prova l’autofocus della
vostra macchina !
Moltissimi i crinoidi presenti ed ovviamente molti sono stati
gli incontri con gamberi e granchi commensali che di solito vivono al loro
interno e di cui prendono la medesima colorazione. Non sono di certo mancati i
coralli frusta abitati anch’essi da gobidi e gamberetti, tutti soggetti molto
affascinanti da fotografare ma sopratutto utili per poter valutare a pieno le
caratteristiche macro del nostro set. Per questo tipo di scatti abbiamo optato
per l’obbiettivo Canon da 100mm, così da sfruttare al massimo la sua lunghezza
focale per restare a debita distanza e non spaventare i timidi abitanti dei
coralli ma sopratutto per utilizzare la sua limitata apertura di campo in modo
da isolare meglio i soggetti e ottenere una prospettiva più spinta e suggestiva;
grazie poi al fatto di avere tutti i comandi riportati sul dorso della nostra
custodia è stato facile spostare i punti di fuoco a nostro piacimento per meglio
poter comporre le immagini già in fase di scatto.
L’obbiettivo da 100mm è molto utile per soggetti molto piccoli oppure quando
vogliamo ottenere ingrandimenti sostenuti di alcuni particolari, ecco che
abbinandolo ad una lente diottrica ci si può spingere oltre il classico rapporto
di riproduzione 1:1 ottenibile in genere con gli obbiettivi macro dedicati.
Nimar ha appositamente creato un adattatore con attacco filettato m67 che si
adatta alla parte superiore della porta inserendolo con una semplice pressione,
è stato quindi molto facile aggiungere o levare a seconda delle necessità lenti
diottriche in acqua; Noi in genere utilizziamo la lente macro Inon Ucl-165 che,
con i soggetti più piccoli, ci garantisce un buon ingrandimento mantenendo una
notevole nitidezza di immagine.
Il kit macro : con in evidenza l’adattatore Nimar m67 e la lente Inon ucl-165
Da notare che in acqua, tutto il set comprensivo di bracci e
due flash risulta leggermente negativo, nulla di drammatico , ma per poter avere
più confort ed autonomia di movimento consigliamo di aggiungere degli stick
galleggianti ai vostri bracci in modo da rendere il tutto perfettamente neutro e
bilanciato, di sicuro la vostra precisione negli scatti macro avrà un notevole
incremento.
Grazie all’obbiettivo da 100mm e la facilità con cui i tasti riportati sul
retro della custodia Nimar permettono lo spostamento del punto di fuoco, è stato
facile comporre e scattare componendo sui terzi !
Utilizzando una lente diottrica +6 avvitata alla porta del 100mm tramite il
nuovo adattatore creato da Nimar riusciamo a spingere i nostri ingrandimenti
macro ad un livello davvero notevole; in questi scatti uova di pesci pagliaccio
pronte alla schiusa.
La particolarità di Cabilao è quella di poter offrire ottimi
spot macro ma anche particolari immersioni in pareti verticali molto colorate,
la parte occidentale dell’isola e formata prevalentemente da un lungo drop off
verticale che scende fino ad una profondità di circa 60mt, qui troviamo vari
tipi di coralli molli e duri, acropore ed alcionari dai mille colori, enormi
gornonie e spunge, ambiente ideale quindi per testare le caratteristiche wide
del nostro set, mettendo alla prova il tokina 10-17mm in abbinamento all’oblò
dedicato prodotto da Nimar e provvisto di zoom gear.
Anche per le fotografia grandangolare siamo soliti esporre i nostri scatti
settando macchina e flash completamente in manuale, questo ci permette di avere
il totale controllo della luce presente nel frame e ci dà la possibilità di
bilanciare al meglio la luce ambiente con quella artificiale dei nostri due inon
z240. Per questi scatti abbiamo utilizzato i due nuovi diffusori Inon che
raffreddano la temperatura colore portadola dai 5500 k a 4900 gradi k e rendendo
già in fase di scatto molto più intensi i blu dello sfondo.
Le dimensioni contenute dell’oblò progettato da Nimar riesce a fornire un ampio
range di utilizzo permettendoci di spaziare da riprese grandangolari vere e
proprie fino a raggiungere riprese più ravvicinate le così dette CFWD (close
focus wide angle) creando prospettive molto spinte e suggestive.
Canon Eos 60D e tokina 10-17mm FE in azione in questi scatti grandangolari.
Durante le sessioni dedicate agli scatti grandangolari le
impostazioni dell’esposizione vengono cambiate repentinamente a seconda delle
condizioni di luce; abbiamo quindi molto apprezzato il fatto che la maggior
parte delle regolazioni sono accessibili tramite il pulsante Q del pannello
posteriore, così da non dover perdere tempo all’interno di menù ed essere pronti
con una semplice combinazione di tasti a regolare tutti i parametri che regolano
l’esposizione e lo scatto.
Il bilanciamento del bianco settato su automatico si è comportato molto bene, la
macchina ha nella maggior parte dei casi impostato la giusta temperatura colore
o si è discostata di poco dal valore ottimale, il tutto comunque perfezionabile
in fase di post produzione, ovviamente se si ha avuto l’accortezza di scattare
anche in formato Raw.
Abbiamo provato ad aumentare la sensibilità iso per testare fino a che punto la
Canon 60D riesce ad esprimersi senza andare ad intaccare la qualità d’immagine
ed abbiamo verificato che fino a 1600 il rumore rimane molto contenuto e
visibile solo nelle zone in ombra, salendo a 3200 Iso il rumore comincia a
comparire anche nelle zone illuminate anche se è ancora accettabile a 6400 iso
invece il rumore inizia a essere molto più evidente ed anche la nitidezza cala
vistosamente.
Conclusioni
Di certo un macchina in grado di riprodurre immagini di alta qualità, il sistema
di autofocus anche se possiede solo 9 punti croce si è comportato davvero in
maniera eccellente e se abbinato a lenti ultrasoniche offre velocità e
precisione più che soddisfacenti.
Il sensore fornisce foto con moltissimo dettaglio a patto di utilizzare lenti di
buona qualità ed avere un minimo di dimestichezza con i programmi di post
produzione per poter esaltare al massimo le sue caratteristiche.
Il mirino è grande e luminoso, anche se la copertura è del 96 % , i punti AF
evidenziati in rosso sono ben visibili e l’utilizzo comodo, manca la
microregolazione AF degli obiettivi , noi fortunatamente non ne abbiamo sentito
l’esigenza con quelli utilizzati ma certo potrebbe essere una caratteristica
importate da valutare.
La nuova custodia Nimar si è comportata molto bene in tutte le situazioni:
robusta, pratica da utilizzare, ergonomica e molto precisa in tutti i comandi
sopratutto nel pulsante di scatto che risulta morbido, ben calibrato e pronto
allo scatto.
In definitiva una custodia molto duttile con caratteristiche di tutto rispetto,
facile da utilizzare veloce da assemblare, comoda e leggera da trasportare fanno
di questa custodia la compagna ideale per i nostri viaggi ed avventure in giro
per il mondo.
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