Avvistata una foca monaca al Plemmirio. La protezione del Mare funziona, sempre.
Sea Shepherd omaggia il ritorno della Foca Monaca nell’Area Marina Protetta del Plemmirio chiedendo l’aumento delle Aree Marine Protette e impegnandosi nella loro costante difesa.
È di Giovedì scorso la notizia ufficiale: l’avvistamento nell’Area Marina Protetta del Plemmirio di una Foca Monaca del Mediterraneo. Questo straordinario avvistamento ci comunica che aumentando le Aree Marine Protette, conservando le specie che le abitano e vigilando a protezione della legalità la Foca Monaca potrebbe tornare ad abitare le coste italiane.
Con grande sorpresa mista a incredulità Giovedì 24 marzo, nelle acque della riserva siracusana, è stato avvistato e filmato un esemplare di Foca monaca (Monachus monachus). La specie, endemica del Mare Nostrum, era sull’orlo dell’estinzione fino a pochi anni fa. È ora inserita nella lista rossa IUCN come “minacciata”, segno che gli sforzi internazionali per preservare le popolazioni rimaste stanno iniziando a produrre i risultati sperati. Ma non è abbastanza: si stima che ora siano presenti solo 700 esemplari, perlopiù concentrati nel Mediterraneo Orientale.
Troppo pochi per considerare la specie fuori pericolo. Questo avvistamento è l’ulteriore prova che la protezione delle Aree Marine Protette -oltre a difendere le Vite che le abitano- creano dei corridoi migratori per tutti i mammiferi marini, determinando la possibilità di ripopolamento del Mediterraneo da parte di animali a rischio di estinzione. La foca monaca è sicuramente il simbolo di quanto precaria sia la sopravvivenza delle specie che una volta popolavano l’intera costa del Mediterraneo. Il nostro litorale era infatti la casa di intere colonie di questo mammifero che ad oggi invece conta pochissimi esemplari. La loro vita si svolge soprattutto in mare, ma durante il periodo riproduttivo gli esemplari cercano spiagge isolate, grotte o piccoli anfratti, adatti al parto e all’allattamento, che si svolgono esclusivamente sulla terraferma. La foca si nutre di molluschi, crostacei e pesci, ecco perché i pescatori l’hanno sempre considerata un rivale scomodo, da eliminare. La caccia quindi, e soprattutto l’eccessivo sfruttamento e la cementificazione delle coste, hanno reso la foca monaca praticamente una leggenda, i cui avvistamenti sono un vero evento e la cui vita è protetta da innumerevoli convenzioni che ne vietano la cattura e l’uccisione.
Il presidente di Sea Shepherd Italia -Andrea Morello- commenta: “Ancora una volta l’importanza della salvaguardia costante dell’Area Marina Protetta del Plemmirio rappresenta un vero esempio di rinascita ecologica e sito di “Operazione Siracusa”, la campagna di Sea Shepherd Italia che fin dal 2014 si impegna per proteggere e sorvegliare l’area. Otto anni di pattugliamenti costanti antibracconaggio -in strettissimo coordinamento con le autorità- rendono il confine dell’area una vera barriera per l’illegalità. Un impegno che vede decine di volontari ogni settimana arrivare da tutta Europa, che dedicano le loro ferie e la loro passione ai 14 km di costa pattugliati giorno e notte, pronti a segnalare alle forze dell’ordine preposte -Polizia Ambientale, Polizia Provinciale, Guardia Costiera, Guardia di Finanza- qualsiasi violazione dell’area ed intervenire nel minimo tempo acquisendo il massimo risultato. Il mio pensiero va ad Enzo Maiorca, che quest’area l’ha voluta e che oggi nuoterebbe insieme a quella foca -in apnea- per farle visitare le meraviglie del Capo Murro di Porco, la casa storica di questi esemplari. Oggi scrivo proprio dal Plemmirio dove Patrizia Maiorca, Presidente, insieme alla Direzione dell’AMP e a tutte le persone di Siracusa che hanno scelto di difendere il loro inestimabile patrimonio marino, possono finalmente festeggiare la visita di questo meraviglioso mammifero marino. Rimarremo schierati per il rispetto della legalità e lla Vita fino a quando la sacralità della Vita verrà rispettata; perché se muoiono gli Oceani, moriremo anche noi”
E’ con orgoglio che Sea Shepherd annuncerà a breve una intera campagna “FOCA Monaca Defence Campaign” di cui vengono svelati ancora pochi particolari, ma che vedrà le due navi di Sea Shepherd -già presenti negli scorsi anni nella acque italiane- controllare, grazie alla collaborazione con le autorità italiane, il rispetto della legalità in Mare, al fine di creare e proteggere dei veri e propri corridoi migratori di Vita. In questo modo permetteremo alle rarissime foche presenti nel Mediterraneo di ricolonizzare quei luoghi che un tempo erano la loro casa, per garantire loro un habitat sicuro, adatto alla vita e alla riproduzione.