Autore: Athos Menghini
L’area a nord dell’isola di Sulawesi o Celebes in Indonesia è da sempre considerata un paradiso subacqueo della biodiversità, tanto da essere definita appunto il triangolo della biodiversità i cui angoli coincidono con: l’arcipelago di Bunaken giusto di fronte a Manado, l’arcipelago di Bangka con l’isola di Gangga ed infine lo stretto di Lembeh.
L’immersione in questa zona, anche in una sola delle destinazioni di cui sopra, consente di vedere più specie marine che in ogni altro mare.
In particolare, avendo io sperimentato tutti e tre i siti di immersione, ho potuto collezionare più specie marine che in tutta la mia più che trentennale carriera subacquea.
Certo in queste immersioni non si incontrano i grandi pelagici, anche se sono stati avvistati in diversi periodi dell’anno, squali balena e qualche manta, sia a Bunaken che a Lembeh, però per i subacquei, soprattutto fotografi, che amano la macro o l’osservazione della vita marina, posso assicurare che non c’è di meglio.
Un soggiorno a Siladen (isola dell’arcipelago di Bunaken) o a Gangga, è quanto di meglio si possa desiderare, oltre che per fare immersioni anche per rilassarsi e godere del mare e del sole.
Spiagge bellissime e bianche, acqua cristallina, Resort più che confortevoli e cibo di ottima qualità, invogliano a soggiornare nelle due isole.
Però non si deve dimenticare la qualità delle immersioni, tutte a pochi minuti di confortevole barca dai Resort.
L’arcipelago di Bunaken e Siladen in particolare, in un Parco marino protetto, offrono immersioni su bellissime pareti o reef a bassa profondità alla ricerca di piccoli e rari organismi marini.
Sulla bella barriera corallina, in acqua trasparente e calda, è possibile incontrare banchi di pesci, in particolare carangidi, pesci pappagallo bumpheads, con una testa veramente impressionante, dentici, chirurgo, fucilieri e barracuda all’esterno del reef di Nain Pulau, l’isola più esterna dell’arcipelago.
Immancabili le tartarughe e tutta la pletora di pesci di barriera che siamo abituati a vedere sul reef.
La barriera corallina che circonda tutte le isole dell’arcipelago è caratterizzata dalle grandi madrepore ad ombrello, dalle belle spugne a barile ed a calice, dalle gorgonie sia a ventaglio sia a frusta e dai crinoidi.
Tra queste meraviglie è bello perdersi nella ricerca di piccoli granchi, nudibranchi di ogni forma e colore, pesci cardinale, pesci falco reticolati, muso lungo, nano o folletto, tutti nascosti tra le gorgonie o nelle spugne, oppure i giovani dei pesci di barriera che hanno forme e colori insoliti, spesso a pois.
Non è raro incontrare murene anche delle specie più rare, pesci scorpioni, istrici, aragoste, cernie e pesci rana.
Tutt’altra storia nello stretto di Lembeh.
Qui in uno specchio d’acqua molto limitato e tra due sponde verdi di vegetazione a picco sul mare, le uniche immersioni possibili sono quelle conosciute come muck dive.
Acqua più fredda, scarsa visibilità, molta sospensione, fondale scuro ma questo è veramente il paradiso della macro fotografia.
Gli organismi marini che nelle altre zone di Sulawesi, si incontrano in uno o al massimo due esemplari, qui sono concentrati, ragion per cui ogni immersione ti costringe a sparare decine e decine di fotografie. Per fortuna che hanno inventato la fotografia digitale, perché con i mezzi di una volta per la limitata capienza dei rullini fotografici, sarebbe stata una sofferenza.
Le immersioni sono pedalate a pochi metri di profondità, ma la varietà degli organismi marini è impressionante e sbalordisce.
Assistiti dalle efficienti ed indispensabili guide del dive center del Kungkungan Resort, si possono vedere nudibranchi di ogni tipo, pesci foglia come in nessuna altra parte del modo marino, pesci rana, anche minuscoli, polpi, seppioline, cavallucci marini di ogni dimensione anche gli invisibili (almeno per me…) pigmei, ecc.
Si resta sconcertati quando si incontrano i ricci di mare, che negli altri mari siamo abituati a non degnare neanche di uno sguardo. Qui, per farsi guardare i ricci emettono luce propria. Indimenticabile l’incontro con un ammasso a forma di scoglio di ricci neri che emettevano una luce rossa … sembrava un’astronave aliena.
Tra gli anemoni che si incontrano durante l’immersione, come al solito colonizzati dai pesci pagliaccio, si vedono però anche e sempre, gamberetti, granchi ed anche quello che io considero il più bel pesce del mondo: il pesce cardinale di Banggai.
Questo piccolo pesce, dalla livrea entusiasmante, vive esclusivamente presso l’isola di Banggai, nell’arcipelago delle Molucche e nello stretto di Lembeh, ove è stato scoperto in questi ultimi anni e si dice, introdotto artificialmente. Comunque Molucche e nord Sulawesi non sono poi molto distanti. Sono rimasto a lungo a guardare le sue pinne blu a pallini bianchi e le righe nere sul corpo.
Anche la classica immersione serale alla ricerca del pesce mandarino (altra stupenda livrea), riserva a Lembeh delle sorprese.
Infatti qui nascosti nel loro corallo che funge da rifugio diurno, i pesci mandarino non sono uno o due, come al solito, ma decine ed all’imbrunire, escono per farsi ammirare ed iniziare la loro danza dell’amore, che li porta ad innalzarsi sopra il corallo uniti in coppia, per poi ritornare improvvisamente e velocemente nel loro nascondiglio.
A Gangga un’altra splendida isola, un altro Resort bellissimo, un’accoglienza forse ancora migliore.
Quest’isola ha la particolarità di trovarsi, nel nord di Sulawesi, a metà strada tra Manado e Lembeh ed a metà strada tra le altre destinazioni sono anche le immersioni che si possono fare nei pressi di Gangga.
Qui sono possibili immersioni sulle pareti, così come le muck dive. D’altro canto l’arcipelago di Bunaken e lo stretto di Lembeh sono ad un’ora circa di barca ed è possibile visitarle in giornata.
Ho potuto notare che nei pressi di Gangga vi è la più alta concentrazione di cavallucci marini, sia neri sia rossi, i pipe seahorse ed i minuscoli Pigmei o gli ancora più rari e minuscoli Pontohi
Anche qui i fotografi con la passione per la macro sono particolarmente eccitati per gli incontri.
Nudibranchi, gambero mantide, pesci rasoio, pesci gatto, pesci rana, lion fish, pesci scatola, murene e serpenti di mare, è quello che si incontra normalmente durante le immersioni nel mare dell’arcipelago di Bangka.
Le escursioni nell’entroterra del nord Sulawesi sono sempre possibili e vengono organizzate dai Resort, alla scoperta dei villaggi dei pescatori, oppure dei villaggi Minahasa sulle highlands, dove la vita sembra essersi fermata e la natura detta un tempo che da noi non esiste più. Una visita meritano anche i numerosi vulcani della zona, tra i quali Manado Tua, che ricorda il nostro Stromboli in una versione verde. Infatti sulle pendici del vulcano sono cresciute palme da cocco ed altre piante in gran quantità.
Infine per chi ha molto più tempo da spendere, è consigliabile organizzare un’escursione nel centro di Sulawesi presso la zona Tana Toraja per un incontro con queste popolazioni i cui riti funerari sono famosi e studiati da tutti gli antropologi del mondo.
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