Autori: Cristian Umili e Alessia Comini – http://www.immaginephoto.it/
Marsa Alam è una località del Mar Rosso egiziano che in questi ultimi anni ha visto una crescita di presenza anche grazie alla costruzione dell’aeroporto; Marsa Alam è un piccolo paese dove non ci sono locali o ristoranti per turisti e gli hotel sono disposti lungo la costa partendo a nord da Port Galib fino a Marsa Nakari a sud, al di fuori degli hotel non c’è altro che deserto.
Pur essendo presenti molti hotel, nella costruzione si è tenuto presente sempre la cura del reef corallino non distruggendolo e regalando ai subacquei un bellissimo reef costiero, anche se le immersioni più famose di questo tratto di costa sono i reef esterni di Elphinstone e Shaab Samadai (Dolphin house).
Le immersioni accessibili sono un poco valutate anche se alcune di loro sono belle e divertenti, le baie sicuramente più belle e che permettono in base alla direzione e al percorso di fare diverse immersioni diverse sono Marsa Shagra e Marsa Abu Dabbab (la baia del dugongo).
Marsa Shagra
Essendo una baia si apre a nord e a sud, all’interno della baia non è mai limpidissima in quanto il fondo è di sabbia corallina, se ci dirigiamo a nord troviamo una barriera molto viva e ricca di pesci e nel primo tratto sotto ad alcuni gommoni ancorati si possono trovare dei branchi di calamari andando avanti passiamo sotto un enorme ventaglio di corallo che indica la fine della baia e si esce nella barriera in mare aperto poco più avanti è possibile vedere branchi di barracuda; la profondità massima qui raggiungibile è 25 metri.
Se invece ci dirigiamo a sud, qui il fondale tende a scendere più rapidamente da quando usciamo dalla baia fino a portarci fino a 30-35m, oltre a grossi ventagli di coralli e piccoli alcionari possiamo fare l’incontro nel pomeriggio con un branco di platax che si riparano in vista della notte, tornando indietro nella baia si fa sempre l’incontro con almeno con un pesce coccodrillo e qualche snake eel.
Facendo queste immersioni conviene tenere un’andatura sostenuta all’andata fino a raggiungere il reef esterno per poi godersi il reef interno con calma al rientro.
Marsa Abu Dabbab
E’ la baia più famosa di Marsa Alam perchè ogni tanto è frequentata dal dugongo, tralasciando questo incontro occasionale concentriamoci su le bellezze marine che possiamo trovare sempre.
L’immersione più gettonata è quella sul lato sud: si parte dalla spiaggia costeggiando il reef fino a 10 metri poi si nuota in mezzo alla baia sul seagrass per incontrare le tartarughe verdi che brucano, gli squali chitarra, razze e qualche calamaro. Dopo essersi divertiti a guardare le tartarughe ci si dirige di nuovo a sud sul reef stando ad una quota massima di 15 metri, una volta raggiunta la barriera possiamo decidere in base a quanta aria abbiamo se seguire i coralli a sinistra fuori dalla baia andando a visitare dei bei pinnacoli di coralli ricchi di vita e pesci a 30 metri oppure girare a destra rientrando verso la spiaggia e godendosi le tartarughe che mangiano i coralli.
Questa baia è veramente ampia e per fare il lato nord conviene camminare sulla spiaggia fino a raggiungere un entrata segnata da boe, volendo si può raggiungere il lato nord a nuoto partendo dal lato sud ma ci si mette circa 30 minuti in superficie (l’ho fatto e lo sconsiglio vivamente).
A nord la barriera è caratterizzata da molte spugne a tubo di grosse dimensioni, grandi branchi di pesci e qualche torpedine con poca voglia di farsi fotografare; anche in questo caso il percorso è avanti e indietro per la stessa parete corallina, il che comporta l’impossibilità di perdersi. Una volta usciti dalla baia la parete di corallo scende velocemente fino ad un finto pianoro di sabbia che invoglia l’esplorazione ma siamo già ad una profondità di circa 40 metri, e con i 12 litri si rischia di non avere molta aria per il rientro.
Sharm Abu Dabbab o Garden
Alcuni centri immersione fanno questa immersione con il gommone ma si può partire tranquillamente da terra, il punto d’ingresso è all’interno dell’hotel Sol Y Mar e si deve fare una veloce camminata sui coralli e come sempre in questi casi non si deve avere fretta e camminare adagio guardando dove si mettono i piedi sopratutto se la si fa avendo in mano anche l’attrezzatura fotosub oltre a quella da sub.
L’immersione come può far intuire il nome è il proseguimento della barriera sud di Marsa Abu Dabbab.
Una volta scesi in un buco naturale all’interno della barriera corallina si passano tre grossi grottoni aperti sul tetto, le tre vasche sono collegati tramite dei sifoni abbastanza grandi, come sempre in questi casi si deve tenere un buon assetto e pinneggiare il meno possibile. Una volta usciti da questo percorso obbligato si è sulla barriera esterna con cernie che ci passano in parte, qualche polpo e moli pesci di barriera oltre alla possibilità di vedere qualche tartaruga. In genere l’immersione si snoda su un percorso circolare che ci riporta all’interno delle vasche utilizzando un altro sifone di entrata arrivando ad una profondità massima di 20 metri; se si è esperti e si respira poco si può provare a seguire il reef e rientrando dalla spiaggia di Marsa Abu Dabbab, in questo caso il percorso è molto lungo e richiede un’immersione di circa 80 minuti, il che con una bombola da 12 litri ci costringe a stare nei primi metri per tutta l’immersione.
Sharm Shuni
Il punto di entrata non è segnalato ma si trova sulla strada tra Marsa Abu Dabbab e Marsa Shagra, si entra da terra dopo una camminata sui coralli di 25 metri per poi entrare in una piscina naturale, è un’immersione che richiede mare calmo perchè con la presenza di onda si rischia di farsi molto male sia durante l’entrata in acqua che sopratutto durante l’uscita. Una volta seguito un cunicolo che porta all’esterno del reef di segue un percorso circolare visitando prima il lato nord e poi il lato sud, nel percorso troveremo infinite razze, un bel giardino di anguille e molti coralli duri.
Per chi volesse provare queste immersioni consiglio il Diving Ocean (www.divingocean.com) che ha guide che parlano italiano (il diving è di proprietà italiana) e hanno un centro immersione direttamente a Marsa Abu Dabbab, inoltre permettono ai subacquei esperti in coppia e dotati di computer di fare immersioni non guidate a Marsa Abu Dabbab (nord e sud).
Ringraziando Cristian e Alessia per questo articolo vi invitiamo a visitare:
E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.