Autore: Marco Milanesi
Walea – Giardini di corallo
Walea è una delle isole più grandi del Golfo dei Tomini, nella zona centrale della regione del Sulawesi. E’ l’isola più ad est delle Togian un immenso arcipelago di oltre tredicimila isole con spiaggie bianchissime ed i i reef più belli e complessi del pianeta.
Probabilmente arriverete di sera, con il buio. Le luci dei bungalow e del ristorante parzialmente coperte dagli alberi che crescono sulla spiaggia e soprattutto le luci tremolanti delle decine di candele posizionate lungo tutto il pontile di approdo (vengono sostituite tutte le sere) danno una sensazione strana e magica. Vi domanderete: siamo arrivati in un resort o nell’Isola dei pirati?
L’incredibile barriera corallina che potrete ammirare dal pontile del Resort durante la bassa marea.
Walea è una delle isole più grandi del Golfo dei Tomini, nella zona centrale della regione del Sulawesi. E’ l’isola più ad est delle Togian un immenso arcipelago di oltre tredicimila isole con spiaggie bianchissime e i i reef più belli e complessi del pianeta.
Il viaggio a Walea mi ha soddisfatto sotto tutti i punti di vista:
– Mare calmo come un lago, acqua cristallina, temperatura perfetta.
– Ottimo il resort, curato ed arredato con passione, con tutti i confort ed un eccellente cucina.
– Natura florida, spiaggie bianche ed interessanti specie animali e vegetali.
– Immersioni splendide, con i giardini di corallo più sani e variegati mai visti, inoltre un buon compromesso sia per chi ama i
piccoli organismi per le foto macro che il pesce di grosse dimensioni.
La zona dove sorge il Resort è un appendice di terra contornata da spiagge bianchissime e da una foresta integra e lussureggiante.
Il resort è stato realizzato con un impresa che ha dell’incredibile. Isolato e lontano da ogni comodità la sua costruzione è avvenuta lenta nel tempo, dapprima in modo spartano fino ad oggi dove è possibile usufruire di tutti i confort.
La punta dell’isola a poche centinaia di metri dal resort
Il tutto nesce 1994 grazie alla temeraria impresa di alcuni amici italiani che a bordo di una piroga e dormendo in tenda per oltre un anno hanno girovagato per le isole del posto fino a quando si sono imbattuti in Walea, un posto paradisiaco ideale per far nascere il loro resort.
Un tronco fotografato al tramonto. Come spesso nei luoghi tropicali i tramonti sono mozzafiato.
Da Febbraio 2003 Walea e’ diventata a tutti gli effetti un area protetta sotto il controllo esclusivo del Walea Dive Resort. Infatti i nove anni di successi nell’intenso lavoro di protezione dell’area marina che circonda il Resort hanno salvato dalla pesca illegale con bombe e veleni l’incredibile ricchezza di questa piccola parte di mare, rendendo il Parco Marino di Walea incomparabilmente intatto e ricco di pesce rispetto al resto dell’arcipelago e in generale al resto delle isole del Sulawesi.
Uno scoglio durante la bassa marea.
In un raggio di 500 metri dalla costa è vietato ancorare e pescare, sulla terraferma è stato imposto l’assoluto divieto di taglio delle essenze e sta anche dando i suoi primi frutti un programma di tutela dei siti di deposizione delle tartarughe marine.
Tutto questo fa di Walea uno dei pochi luoghi rimasti dove avrete la possibilità di osservare una barriera ancora perfettamente e splendidamente integra.
Un tronco sulla spiaggia
La panoramica che potrete ammirare dalla collinetta in prossimità della punta dell’isola.
L’isola
L’isola è abbastanza grande, circa come l’isola d’Elba, ma difficilmente avrete modo di visitarla agevolmente. Sulla costa vi sono lunghi tratti di spiaggia bianchissima interrotti da zone di "boschetti" di mangrovie e tratti di scogliera. Alle spalle del resort, e su gran parte della superficie dell’isola cresce una vera ed integra foresta tropicale. Il caldo e l’umidità creano le condizioni ideali per lo sviluppo della vegetazione che cresce con un ritmo rapidissimo e raggiunge dimensioni notevoli.
Lo strato più basso è formato da un fitto sottobosco, fatto di arbusti intricati, tra cui i raggi del sole penetrano a stento: tutte queste specie fanno a gara per uscire dalla penombra e conquistarsi un po’ di luce preziosa. Intorno alle radici contorte degli alberi e intorno ai tronchi pendono e si avvolgono liane, piante rampicanti e un numero infinito di piante parassite che si appoggiano ad altre piante per vivere, formando un groviglio inestricabile. Nello strato superore prosperano gli esemplari di media grandezza sopra cui svettano le chiome larghe dei grandi alberi che raggiungono i 30-40 metri di altezza.
Tra le piante più comuni, insieme ad una notevole varietà non riconosciuta, troviamo i Ficus, gli Eucaliptus, le Palme, il Pandano, la Casuarina, l’Ixora con i suoi bellissimi fiori rossi. Frequenti anche le stupende Orchidee selvatiche.
Un bosco di palme da cocco – Un tratto di spiaggia
Strani fiori e strani frutti.
Per visitare la foresta vi sono alcuni sentieri che attraversano la punta dove è situato il resort e portano da una spiaggia all’altra. E un escursione che sicuramente vi consiglio di fare. Oltre ad avere l’occasione di osservare la foresta nell’interno ed osservare animali interessanti, avrete la possibilità di attraversare un bosco di palme da cocco ed arrivare alla punta estrema dell’isola ed ammirare un panorama mozzafiato. Sulla punta estrema dell’isola arrivate nel vero paradiso, con la sua spiaggia bianchissima ed il mare azzurro, caldo e chiaro di fronte a voi. E l’immancabile apoteosi di coralli che affiorano a pochi metri dalla riva.
Un Airone
Spesso è possibile osservare i delfini che passano proprio di fronte al resort. E’ un chiaro indice di come gli animali in questa oasi si sentano a loro agio ed indisturbati.
Il Resort
Non si può dire che il resort sia di lusso ma sicuramente non è spartano. L’ambiente è molto gradevole e le camere arredate con gusto e dotate di tutti i confort. Gran parte della vita comunitaria si svolge nella sala ristorante/bar dove sono disponibili anche ampi e comodi divani dove poter scambiare quattro chiacchiere con gli altri ospiti del resort. In questa sala vi è un ampissima biblioteca di biologia marina che funge da supporto all’argomento che va per la maggiore, e cioè le immersioni effettuate e gli animali incontrati che si cerca tutti insieme di identificare mediante i libri a disposizione. Molti colgono l’occasione per portare il loro personal computer per far ammirare le foto appena fatte in immersione o i video sul televisore LCD a disposizione degli ospiti. Si crea subito, grazie alla passione per il mare condivisa da tutti una bella atmosfera conviviale e familiare. Questo grazie anche ai simpaticissimi titolari del resort che faranno di tutto per farvi sentire a vostro agio e a soddisfare ogni vostra esigenza.
Il Diving ed il pontile con il sunset bar.
Il salottino della SPA e il ristorante
La vasca idromassaggio ed i Bungalow
Un punto davvero fondamentale è la eccellente cucina. Un mix fatto ad arte e con vera passione di piatti indonesiani ed italiani. Tutto viene preparato sul posto, dalla pasta, al pane ai dolci anche se il piatto forte è il pesce che viene servito abbondante e davvero squisito. Indimenticabili le crepes al cioccolato fatte con il purissimo ed eccellente cioccolato locale.
Da qualche anno è disponibile anche la spa con una grossa vasca idromassaggio che da direttamente sul mare e delle sale per i massaggi. Il tutto è arredato con ottimo gusto in stile balinese, potrete godervi dei fantastici massaggi secondo vari stili (balinese, indonesiano, tailandese, ecc) lasciandovi cullare dalla vista del mare, dai profumi esotici e le dolcissime ed ipnotizzanti musiche locali.
Informazioni utili
Il viaggio
Il viaggio è piuttosto faticoso e lungo. Se arrivate dall’Italia vi consiglio di spezzare il viaggio fermandovi una o più notti a Singapore, tra l’altro una citta bellissima dove potrete visitare uno degli zoo più belli del mondo e fare shopping a prezzi competitivi.
Al Walea Diving Resort si accede con un volo di un ora e mezza da Manado, raggiungibile a sua volta con voli Silk Air (una sussidiaria di Singapore Airlines) da Singapore in circa 3 ore e mezza.Una volta atterrati sulla pista di Luwuk ci si trasferisce via terra al porto di Pagimana (due ore circa di auto), dal quale si raggiunge Walea con una barca veloce (circa un’ora e mezza).
Visti e dogana
Prima di partire per l’indonesia non c’è bisogno di farsi preparare alcun visto. occorre però che il passaporto sia valido per almeno sei mesi dalla data di arrivo. al momento dell’ingresso nel paese, la dogana locale rilascia un permesso turistico valido per 60 giorni, a patto che si sia già in possesso di un biglietto di uscita. il permesso non è estendibile: ciò significa che per rimanere più a lungo, bisogna ottenere un altro permesso e quindi uscire dal paese per poi rientrarvi.
Ogni viaggiatore può portare con sé fino a due litri di alcolici, 200 sigarette e profumi in quantità non esagerata. non si possono introdurre narcotici, armi, munizioni, materiale pornografico, radio, televisioni, frutta fresca e pubblicazioni in lingua cinese.
Clima
L’indonesia ha un clima prevalentemente equatoriale, con temperature comprese tutto l’anno tra i 25° e i 27°c. niente in comune, quindi, con le nostre quattro diverse stagioni né tanto meno con le forti oscillazioni di temperatura a cui noi siamo abituati. Gli indonesiani si limitano a distinguere una stagione umida e una secca. A Walea, la stagione umida cade tra dicembre e febbraio, quella secca tra marzo e novembre.
Salute
Non è necessario sottoporsi a vaccinazioni per visitare l’indonesia. Per evitare noiose seccature…attenzione al sole! sarà sufficiente usare il buon senso: non esponetevi ai raggi senza protezione, girate con la testa coperta e bevete molta acqua per garantire al vostro organismo una costante presenza di sali minerali.
Ora
Il territorio indonesiano copre tre diversi fusi orari. walea è sette ore avanti rispetto al meridiano di greenwich e, quindi, sei ore avanti rispetto all’ora italiana. bisogna poi tenere presente che la differenza con l’italia aumenta di un’ ora quando scatta l’ora solare: in indonesia, come del resto in tutti i paesi situati all’equatore, non esiste infatti l’ora legale. la durata dei giorni e delle notti è più o meno la stessa per tutto il corso dell’anno. le albe e i tramonti danno luogo a spettacoli tanto splendidi quanto rapidi.
Moneta e cambio
La moneta indonesiana si chiama rupia. in circolazione ci sono: monete da 25, 50, 100, 500 e 1.000 rupie banconote da 100, 500, 1.000, 5.000, 10.000, 20.000 e 50.000 rupie.
Non esistono restrizioni circa l’importazione o l’esportazione di valuta straniera.
Per non avere nessun tipo di problema, è meglio scegliere di partire per l’indonesia con dollari statunitensi (in taglio da 50 e 100, possibilmente non segnati) che sono di gran lunga più accettati e meglio valutati. anche i traveller’s cheque sono difficilmente accettati perfino in banca. questo per quanto riguarda l’indonesia.
Per cambiare i dollari una volta entrati nel paese, non basta trovare una banca disposta a sobbarcarsi il cambio, ma occorre cercare quella che, tra tutte, offre il cambio migliore. E’ sempre consigliabile, poi, domandare rupie di piccolo taglio, perché le banconote di grosso taglio non sono "commerciali" soprattutto al di fuori delle città.
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