Autore: Francesco Turano
L’idea delle mappe dei fondali nasce dall’esigenza basilare,
nel campo del turismo subacqueo, di poter affrontare la delicata fase del
briefing in modo semplice ed efficace. Disegnare i singoli punti d’immersione,
con riferimento particolare alla morfologia del fondale marino ma senza
dimenticare flora e fauna tipiche dei diversi siti, significa illustrare in modo
esaustivo un tratto di mare fruibile per un itinerario subacqueo. Il saper
disegnare a mano e insieme lo spiccato senso dell’orientamento nell’osservazione
degli ambienti, portano alla creazione di vere e proprie illustrazioni di grande
effetto. Il disegno a mano, trasformato in file, può successivamente essere
elaborato graficamente, per creare prodotti diversi con segnalazione di percorsi
subacquei e annotazioni. Una vera svolta per i diving center, che possono
disporre di validi supporti che offrono idee molto chiare dei fondali marini che
nessuna foto potrà mai proporre. Testi e foto saranno solo il contorno naturale
e necessario per una mappa completa.
Due esempi di dive map
Per disegnare un sito sommerso è necessario fare una serie di
immersioni; due o più secondo la precisione richiesta nel lavoro finito. In
genere mi immergo solo o, in alternativa, con il titolare del diving che mi ha
commissionato il lavoro. Cerco di scattare qualche foto in campo lungo, a luce
ambiente, per prendere appunti sulle forme e la morfologia di alcuni tratti del
fondale (o del relitto). Porto spesso con me un paio di lavagne in plastica,
bianche, formato 30×40 circa, forate in un angolo e tenute insieme da un
moschettone e una sagola, alla quale sono agganciati gomma e matita grassa. Con
supporti di questo tipo cerco, una volta sott’acqua, di collocarmi in assetto
neutro e ad una certa altezza dal fondo, per disegnare a grandi linee ciò che
intuisco, da punti di vista diversi. Tra le foto (che vedrò solo in un secondo
momento) e gli schizzi a matita, aiutandomi con una buona memoria visiva unita a
un gran senso dell’orientamento, una volta riemerso faccio un primo disegno su
carta, che poi vado a perfezionare con i consigli della mia guida (il titolare
del diving o chi per lui) e con eventuali immersioni successive, sempre più
mirate.
Lentamente arrivo a creare un disegno accettabile per l’uso
richiesto e gradevole nell’estetica. Il prodotto finito è in genere in bianco e
nero, realizzato a penna o a china su cartoncino bianco. Ma non è esclusa la
possibilità di realizzarlo a colori, anche se il colore a mio avviso distoglie
l’attenzione dell’osservatore nel caso di un uso turistico, tipo briefing e
debriefing. Piuttosto preferisco abbinare, al disegno in bianco e nero, dei
piccoli riferimenti colorati, come i disegni della fauna marina tipica del luogo
o la segnalazione del percorso subacqueo da seguire. Per quel che riguarda
quest’ultimo tipo di lavoro uso il computer, ma solo per l’assemblaggio dei
diversi elementi realizzati sempre a mano libera, e per l’impostazione grafica.
Il mio servizio è unico nel suo genere ed è possibile prendere visione dei
disegni realizzati per comprendere meglio la qualità e la tipologia di lavoro,
utile tanto ai diving, quanto ad enti, associazioni ed aree marine protette.
I miei contatti:
cicioturano@gmail.com
– tel.333.6704172
www.francescoturano.it
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