Autore: Francesco Turano
In casa Isotta nasce un nuovo abito per una nuova fotocamera. Questa volta è stata scelta la Canon 70D, una fotocamera in un certo senso rivoluzionaria e innovativa, adatta sia all’amatore esigente che al professionista.
La Canon 70D ha un corpo di ottima qualità, ricco di controlli fisici, ed è la miglior reflex APS-C del marchio. Un passo avanti in questa categoria, fatto da Canon, colto al volo da Isotta che ha intuito le potenzialità nell’uso subacqueo. La novità di rilievo di questa fotocamera sono il Dual Pixel CMOS AF, il motore di messa a fuoco con ricerca di fase a 19 punti (presente nella 7D), un corpo tropicalizzato anche se non in lega, e ben 20 megapixel (oltre tutta una serie di funzionalità molto evolute). Abbiamo a che fare con una tradizionale reflex, in quanto alle dimensioni e al peso (750 gr batteria inclusa), ma con prestazioni decisamente elevate. Il display superiore, con le informazioni di scatto, con retroilluminazione color giallo ambra, è attivabile con pressione sull’apposito pulsante con icona a forma di lampadina (doverosamente riportato anche sullo scafandro); è un display leggermente più piccolo rispetto alle reflex di fascia più alta, ma comodamente leggibile. Il display principale, di 3” e 1 milione di punti di risoluzione, è articolato invece come lo era nella 60D, e presenta adesso persino il touchscreen, con elevata sensibilità come nei più sofisticati smartphone. Ma al fotografo subacqueo questo interessa relativamente, perlomeno quando la fotocamera è al lavoro chiusa nella sua custodia. Il mirino, con copertura quasi pari al 100% della scena, si presenta ottimo e con numerose informazioni. Per le caratteristiche tecniche della fotocamera, dal tipico menu Canon a tutti i dettagli relativi a registrazione delle immagini e altro, rimandiamo alle numerose recensioni presenti sul web. In questa sede ci preme soprattutto sottolineare che scattando in RAW le immagini mantengono una buona qualità fino ai 400 ISO, mentre in JPG si possono scattare foto pulite fino a 3200 ISO. Ma considerando che nella fotografia subacquea si scatta di rado a sensibilità superiori ai 400 ISO, il fatto è trascurabile e non gioca certo a sfavore della fotocamera nell’uso specifico. La batteria alloggiata, una LP-E6 come quella di tutte le fotocamere di fascia alta, garantisce un’autonomia di circa 900 scatti; molto valida anche in fase di registrazione video, la sua durata supera quella della Canon 5D Mark III. Non dimentichiamo infine, tra le novità di questa fotocamera, il Wi-Fi integrato, sicuramente comodo sia per internet che per tante altre cose, in special modo per il controllo remoto (forse la cosa che interessa di più al fotografo… ma non al fotosub).
A questo punto, se prendiamo la 70D e la inseriamo nella custodia realizzata da Isotta, possiamo cominciare a capire quante e quali possibilità vengono offerte all’operatore subacqueo, sia video che fotografico.
Il nuovo “scafandro” per immersioni dedicato alla versatile Canon è cucito addosso alla fotocamera e riporta all’esterno praticamente tutte le funzioni utilizzabili, attraverso comandi che offrono al fotografo la sensazione di continuare ad avere tra le mani la fotocamera quasi nuda, solo un po’ più grande. Il corpo in alluminio anticorodal anodizzato, verniciato come sempre di un bel rosso satinato, non presenta sporgenze di alcun tipo e si espande solo nelle due comode e non ingombranti maniglie laterali. Chi utilizza custodie Isotta è ormai abituato alle comodità e sa che significa brandeggiare in immersione un simile scafandro; le dimensioni contenute, l’ergonomia e l’assetto congeniale sono al top e il fotografo subacqueo può sentirsi a suo agio in ogni situazione di ripresa, anche la più difficoltosa. Chi non si è mai trovato ad usare una custodia Isotta avrà invece una gradevole sensazione e una piacevole sorpresa nel farlo la prima volta. Perché non farlo quindi con una pratica e funzionale Canon 70d.
Il patrimonio di conoscenze oramai acquisito dalla Isotecnic, abbinato alla lunga esperienza consolidata negli anni, porta al nascere di custodie sempre migliori e precise, rifinite in ogni minimo particolare. Se diamo uno sguardo ai comandi notiamo subito la precisione impeccabile e del funzionamento e del posizionamento degli stessi. La cassa è dotata di due boccole sincro flash tradizionali e due a fibra ottica, ben collocate nella parte alta della custodia ma in punti diversi, attentamente valutati in funzione del tipo di cavo e del suo ingombro.
Come in tutte le custodie Isotta, il fondello è completamente separabile dal resto della cassa e ciò è estremamente comodo e pratico al momento dell’inserimento della fotocamera nel suo alloggiamento. Alla base del corpo macchina viene applicata una slitta con un attacco a vite, sistema che permette un rapido ed efficace inserimento senza possibilità di errore, con rondella di blocco della camera nella sua posizione definitiva.
Una volta inserita, la Canon 70D è pronta alla prova sulla funzionalità dei comandi. Tutti i pulsanti riportano le icone, simboli di lavoro, uguali a quelli presenti sulla fotocamera. Impugnando la custodia e osservando l’accessibilità a ghiere e leve si comprende, dopo un paio di immersioni, la semplicità e rapidità d’uso. Difficile l’azionamento indesiderato grazie alla distanza tra un comando e l’altro, con grande comodità d’azione anche con i guanti di neoprene sulle mani (la dimensione e la forma di ogni comando ha ovviamente preso in considerazione le difficoltà operative sott’acqua e la gestione del tutto).
Osservando la custodia dal retro notiamo l’ampio oblò per la visione del display e l’oculare in linea con quello della macchina fotografica. E’ possibile montare viewfinder anche se, così com’è, la visione è già ottimale: provando a inquadrare con il magnificatore in dotazione si vede già molto bene la scena da fotografare. A sinistra, tra i pulsanti “info” e “menù”, un led rosso segnala eventuale umidità all’interno della custodia attraverso un semplice circuito alimentato a batteria (sostituibile dall’utente).
Nella foto sono indicati i principali comandi
posti sullo custodia per la Canon 70D.
In conclusione possiamo tranquillamente affermare che con questa fotocamera, alloggiata in questa custodia, fare video o fotosub di alta qualità può essere allettante per un amatore e interessante per un professionista. Le notevoli possibilità operative, la maneggevolezza nell’uso e i grandi risultati raggiungibili, grazie a una tecnologia all’avanguardia raggiunta dal team Isotta, apre le porte
delle grandi performance ad un numero sempre maggiori di utenti, con un rapporto prezzo qualità davvero straordinario.
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