L’uomo è un animale terrestre, e quando si è avvicinato al mare, l’ha fatto a partire dalla superficie: camminando lungo le coste, nuotando presso le rive o solcando l’acqua a bordo di sempre più sofisticate imbarcazioni. Anche quando la curiosità si è fatta più pressante,
e i primi studiosi, prototipi dei moderni biologi marini, hanno iniziato a cercare di carpirne i segreti, i limitati mezzi tecnici a disposizione hanno ristretto lo studio alle zone più prossime alle coste ed alla superficie. Ma, a dire il vero, anche nell’era della tecnologia imperante, della subacquea sempre più tecnica, e delle esplorazioni spaziali, le nostre conoscenze sono sempre concentrate nei primi metri di profondità: basti pensare che degli abissi, che costituiscono il 70% della superficie terrestre, conosciamo direttamente un’area corrispondente ad una manciata di campi da calcio!
Con questi presupposti, ci immagineremmo che i primi metri di profondità non possano nascondere più alcun segreto, ma non è così, ancora tanto sfugge alla nostra comprensione, e ancora molte specie viventi vengono scoperte di tanto in tanto in ambienti litorali. E la spiegazione è semplice: è proprio nei pressi della superficie che la vita esplode, la biodiversità è elevatissima, e piccole variazioni ambientali creano una pletora di nicchie ecologiche diverse. In altre parole, la superficie del mare non finirà mai di stupirci!
Ecco perché lo snorkeling, l’escursione armati di maschera, tubo e pinne, può regalare tanti incontri e grandi emozioni. Per quanto talvolta un po’ disprezzato dai subacquei, in realtà lo snorkeling non è né migliore né peggiore della subacquea, ma un’attività complementare: spesso gli animali osservati in snorkeling sono completamente diversi da quelli visti sott’acqua. Questo vale per tutti i mari del Mondo, e il nostro Mediterraneo non fa eccezione!
Affacciandosi sotto il pelo dell’acqua lungo le nostre coste, possiamo essere certi di avere piacevoli incontri. Bisogna ammettere che a volte, in acque molto limpide, tutto il fondale appare a prima vista ricoperto da un tappeto uniforme di alghe…e allora la soluzione è aguzzare la vista, e d’improvviso ecco apparire piccole lumache, paguri, perfino meravigliosi gamberetti, e dopo poco la vita appare in tutta la sua varietà.
Il Mar Mediterraneo offre una grande varietà di ambienti diversi, e fondi rocciosi o sabbiosi, pozze di scogliera, praterie di Posidonia oceanica, baie riparate o coste battute dal mare, ognuno di questi ambienti ci permetterà di scoprire i propri abitanti. Non solo, con un po’ di pazienza sarà possibile osservare questi organismi intenti nelle proprie attività quotidiane: vedremo granchi corridori frugare il fondale alla ricerca del loro pasto, o granseole porsi delicatamente ciuffi di alghe sul dorso per perfezionare il proprio camuffamento, o piccole e coloratissime bavose inseguirsi senza sosta e fare capolino dalle proprie tane. E diventa difficile non rimanerne incantati!