Computer per subacquea Mares Puck Pro – eccezionale rapporto qualità/prezzo
Dopo aver visto che Mares, per il 2017, ha lanciato con il nome di Puck Pro+ una versione esteticamente rinnovata del conosciutissimo computer Puck Pro, mi sono sentito di dover spendere due parole a favore di questo validissimo prodotto che utilizzo da anni con estrema soddisfazione, senza nascondere l’indifferenza con cui inizialmente lo avevo messo al polso.
Ho cominciato ad usarlo nel 2013, quando approdato presso OrangeShark Diving Centers Malta, centro Mares per cui lavoro tuttora, Max Valli il proprietario, mi propose di utilizzarlo anche a scopo promozionale, visto che era lo stesso computer noleggiato ai clienti nel centro insieme agli altri modelli Mares.
Ciò che prima di tutto balza all’occhio del Mares Puck Pro è sicuramente il PREZZO: facendo una rapida ricerca sulle caratteristiche dei computer presenti sul mercato, si posiziona sempre al primo posto, o comunque tra i più economici, dove in questo caso economico non è certo indice di scarsa qualità. Questa è sicuramente una delle caratteristiche che ha contribuito a renderlo uno dei computer ricreativi più diffusi al mondo; forse al tempo stesso però con il rischio di essere sottostimato dai subacquei più esigenti che, dopo anni di immersioni ed attrezzature accumulate in garage (siamo tutti uguali!), nel momento in cui si apprestano alla ricerca di un nuovo computer da comprare, si rivolgono automaticamente a prodotti collocati in fasce più costose, perdendo la possibilità di scoprire il reale valore di questo dispositivo.
Il secondo punto di forza del Mares Puck Pro è sicuramente la FRUIBILITÀ del sistema, che si concretizza nella chiarezza di lettura del display e nella facilità di utilizzo.
Lo schermo è un LCD in vetro minerale temperato anti-graffio, che offre un angolo di lettura fino a 70° ed un elevato contrasto, che può essere aumentato dall’utente.
Dispone di una funzione di retroilluminazione, attivabile in immersione con una semplice pressione di alcuni secondi, impostabile da 1 a 10 secondi di durata o in modalità “sempre acceso” fino a nuova pressione del pulsante.
Il display a segmenti divide lo schermo in 3 fasce, rendendo visivamente chiari: lettura di profondità, limite di non decompressione e tempo. Nello specifico:
- nella fascia superiore è indicata in grande la profondità attuale, mentre di lato, più in piccolo, si può visualizzare la profondità massima raggiunta o la profondità media, parametro quest’ultimo a mio avviso molto utile che non è riportato da praticamente nessuno dei computer subacquei della stessa fascia di prezzo e talvolta neppure da altri ben più costosi;
- nella fascia centrale sempre in grande è riportato il limite di non decompressione o le tappe deco da effettuare, con specificato il tempo totale richiesto per raggiungere la superficie (indicato come asc = ascent time);
- nella fascia inferiore è mostrato il tempo di immersione insieme ad altri valori che si possono scorrere quali temperatura dell’acqua, ora, o nel caso di impiego di miscele nitrox la percentuale di ossigeno che si sta respirando e il grado di esposizione in percentuale alla tossicità da ossigeno al CNS.
La facilità di utilizzo deriva dalla presenza del pulsante unico centrale, di dimensione tale da essere sempre maneggevole, anche indossando spessi guanti stagni, e pratico quando si desideri scorrere il menù per selezionare le funzioni desiderate.
In superficie la prima funzione che si incontra è Mode, che permette di configurare il Puck Pro in modalità Aria, Nitrox o Profondimetro. In qualità di computer multimiscela, permette di selezionare un gas principale (G1) ed uno secondario decompressivo (G2): la percentuale di ossigeno dei due gas può essere impostata dal 21 al 100% e così anche il limite di utilizzo settato con pressione parziale da 1,2 a 1,6 bar; i cambi gas, sia per passare alla miscela deco, sia eventualmente per tornare alla principale, sono estremamente semplici ed intuitivi.
Ciò che mi ha davvero sorpreso e mi ha fatto riconsiderare completamente il possibile utilizzo di questo computer è la funzione Profondimetro. Una volta impostata, il subacqueo in immersione visualizza: in alto la profondità attuale e di lato più in piccolo la profondità media, con possibilità di azzerarla; al centro un cronometro (al posto dell’NDL), anch’esso azzerabile a piacimento; in basso il tempo di immersione. In tal modo il Puck Pro si configura come un dispositivo di backup ideale per immersioni tecniche. Avere un cronometro azzerabile e un indicatore fisso della profondità media (anch’esso azzerabile), sono qualità che i più economici profondimetri impiegati per la subacquea tecnica non hanno. Spendendo poche decine di Euro in più avrete un dispositivo segnatempo performante e che all’occorrenza potrà essere convertito anche in computer ricreativo.
Le altre funzioni previste dal menù in superficie sono: Set, per settare vari parametri come allarmi in immersione, conservativismo del computer, acqua dolce o salata, altitudine, data/ora e altro; Log, per consultare il logbook interno delle immersioni registrate; Plan, per utilizzare un pianificatore ricreativo di immersioni che terrà conto del possibile carico di azoto residuo accumulato nelle immersioni precedenti e fornirà il limite di non decompressione in base ai valori inseriti; PC, per collegare il Puck Pro ad una piattaforma Windows o Mac per scaricare il logbook interno o aggiornare i firmware scaricabili gratuitamente dal sito della Mares; Info, per visualizzare la versione del proprio Puck Pro e lo stato della batteria.
L’algoritmo utilizzato dal Puck Pro è il modello RGBM (Reduced Gradient Bubbles Model). Basandomi su esperienza diretta, maturata immergendomi di continuo con gruppi in cui praticamente ogni subacqueo utilizza un computer diverso e più o meno recente rispetto ai compagni, senza entrare nello specifico del modo di ragionare del suddetto algoritmo, mi limito a dire che in ambito ricreativo permette dei tempi di fondo assolutamente in linea con gli attuali modelli proposti dalle altre aziende. In particolare ne apprezzo in risalita il metodo di recuperare il tempo di NDL o di scalare minuti di decompressione, senza dover necessariamente portarsi subito alla quota indicata ma affrontando una adeguata risalita (vedo che sono ancora molto utilizzati computer, per la maggior parte datati, con cui basta che il subacqueo si mantenga ad una profondità anche di un paio di metri inferiore a quella indicata che, non solo non scalano i minuti di decompressione, ma continuano ad aggiungerne…); per lo stesso motivo, nel caso di immersioni ripetitive, non risulta penalizzante quanto i modelli proposti da computer ormai decisamente superati, ma comunque ancora molto diffusi nella comunità subacquea.
La batteria, comodamente sostituibile dall’utente, è una CR2450. Sempre bene tenerne una di scorta nel vostro kit salva-immersioni! Potrà “salvare” l’immersione a voi o a un vostro compagno, visto che è lo stesso formato utilizzato da tantissimi altri computer anche di altre marche. Nello sfortunato caso di allagamento del vano batteria, questo è comunque sigillato rispetto all’elettronica, di conseguenza il dispositivo non verrà danneggiato.
Il cinturino è ergonomico e lungo a sufficienza da non richiedere la prolunga nel caso di utilizzo di muta stagna.
Il design piatto rende il computer compatto e sagomato, di poco ingombro sul braccio del subacqueo.
A fronte di quanto detto, se il computer è un dispositivo di sicurezza che aiuta il subacqueo, certo non dovrebbe suscitare dubbi o confusione: non vi dico quante volte mi è capitato di avere clienti che trovandosi in difficoltà mi chiedevano aiuto visto che per configurare certi computer a più pulsanti sembra di dover risolvere un rebus solo per cambiare un parametro. Per lo stesso motivo, non mancano subacquei che confessano di trovare difficoltosa la lettura del proprio computer in immersione, davanti ad una miriade di numeri riportati sullo schermo.
Per esperienza posso dire che il Puck Pro ha una versatilità ineguagliabile: per il neofita costituisce un computer completo e chiaro a fronte di una spesa contenuta indicata per chi, in fase iniziale, non si sente ancora di investire somme elevate, non potendo prevedere quale sarà il suo percorso subacqueo, senza avere una reale necessità di cambiarlo successivamente; abbiamo appena visto come possa soddisfare le esigenze di subacquei tecnici configurato come Profondimetro; per chi svolge attività di istruttore subacqueo è un dispositivo idoneo che può anche essere messo al polso dei propri allievi sapendo che sarà compreso con immediatezza anche da chi avesse ricevuto solo una infarinatura generale sul funzionamento dei computer subacquei in fase di corso; per una guida subacquea rappresenta uno strumento affidabile, con un funzionamento rapido, intuitivo e concettualmente moderno nel calcolo dei tempi di immersione, facile da consultare anche da un altro subacqueo qualora avesse la necessità di confrontarlo con il proprio, che prevede una manutenzione davvero basilare e sufficientemente robusto da essere utilizzato con assiduità.
Ciao Alessio; questo modello ti segna anche i tempi di recupero dopo un’apnea? so che lo sporasub sp1 lo fa. Grazie.
Ciao Alessandro, no quella che ti interessa è una funzione non presente nel Puck Pro. Ha la modalità profondimetro (bottom timer) che può andare bene per fare anche un po’ di apnea, ma è mirato più che altro alla subacquea. Per trovare un computer che dia anche i tempi di recupero ti consiglio di cercare tra quelli che specifichino di essere impostabili con modalità Apnea (freediving). Quello da te segnalato della Sporasub è infatti un computer esclusivamente da apnea, anche la Mares propone un modello dedicato all’apnea con tempi di recupero chiamato Mares Smart Apnea.
Buonasera, ho trovato l’articolo molto utile, probabilmente il puck pro sarà il mio primo computer.
Mi tolga una curiosità, ma le differenze tra il Mares Puck Pro e il Mares Puck Pro plus?
Sono l’estetica? In quel caso uno vale l’altro? (Quindi meglio il vecchio modello per risparmiare un po’ immagino). Ho il plus ha qualche funzione in più?
Ciao Alessandro,
visto che il mio aladin tec 2g mi sta dando problemi, mi sarei decisa a cambiarlo. Poichè non faccio più attività di istruttore/guida sub e neppure (purtroppo) ho possibilità di fare immersioni regolarmente o con frequenza, volevo tenermi su un computer di fascia bassa. La mia scelta stava cadendo proprio sul Mares Puck Pro, ma volevo chiederti se rispetto ad un Aladin tec 2g (con algoritmo ZH-L8 ADT MB), o un aladin One ( ZH-L16 ADT MB), quello RGBM del Mares è molto più conservativo. Grazie mille 🙂