Una giornata splendida di sole, mare calmo, da tanti giorni che non piove… l’ideale per andare a visitare i relitti che si appoggiano sul fondale sabbioso del Mar Ligure.
E’ così che cerco le coordinate per andare a visitare uno dei relitti più interessanti tra Bonassola e Framura… LAT 44° 11′ 34″ NORD – LONG 009° 33′ 34″ EST
Carico le bombole sul gommone e un amico mi da qualche indicazione visiva più precisa: “cerca i 3 archi, allinea le due torri…” mi sembra un po’ un casino, mi fiderò del GPS.
Partenza … 44…11… 9..33 mah, niente! Allora penso alle torri, le allineo, cerco il primo arco da sinistra, lo centro… eccola, siamo sopra a lui, il Vittoria, o meglio, il Colosso, come rinominato recentemente.
Le coordinate esatte, nel caso dovessero servirvi, sono LAT 44° 11′ 26″ NORD – LONG 009° 33′ 57″ EST.
Il relitto quasi intatto, si appoggia sul fondale sabbioso a 40 metri di profondità e già da metà ‘strada’ riusciamo a intravederne la sagoma che ci incanta con il fascino che solo i relitti storici riescono a trasmettere. Noi, soli, senza troppi sub che si agitano e senza la confusione delle barche di appoggio, nel silenzio che avvolge l’immaginazione…
Pinneggiamo lentamente tra le lamiere di un relitto ben conservato e ancora in assetto di navigazione. E’ un rimorchiatore piuttosto piccolo, lungo circa 33 metri per 8 metri di larghezza.
Un rimorchiatore armato silurato dagli inglesi durante la seconda guerra mondiale. Cosa trasportava, che fine ha fatto l’equipaggio, le loro sofferenze, chi l’ha scoperto… ogni volta che andremo a visitarlo ricorderemo con i brividi i sacrifici forse inutili dei nostri bisnonni…
Il relitto Colosso
Il rimorchiatore COLOSSO della classe V (VIGOROSO), fu costruito presso i Cantieri del Q (Quarnaro) a Fiume su ordine della Marina militare italiana e varato il 12 febbraio 1942.
Misurava 32,9 metri di lunghezza per 7,9 metri di larghezza e montava una macchina a vapore da 1000 c.i. costruita dai Cantieri Navali Riuniti di Ancona, del tipo a duplice espansione ed alimentata a carbone.
Tra gli episodi che caratterizzarono le sue missioni c’è da ricordare il rimorchio della mn VIMINALE il 23 gennaio del 1943 da Palermo a Taranto con passaggio per Messina. In tale episodio il COLOSSO rischiò di affondare trascinato sul fondo dalla stessa mn VIMINALE bersaglio delle attività aeree alleate.
Dopo l’8 settembre 1943 fu preda bellica tedesca a Genova ed armato con due nuove postazioni: a prora con una mitragliatrice ed a poppa probabilmente con un cannone Bofors da 40 mm, che oggi sfortunatamente non sono più presenti sul relitto.
Nell’ aprile del 1945 il COLOSSO fu affondato da un attacco aereo alleato, non è ancora chiara la dinamica che portò all’affondamento.L’esplorazione del relitto non evidenzia tracce di bombardamento o siluramento per cui la causa dell’affondamento più probabile è da ricercarsi nel trascinamento sul fondo da parte delle stesse chiatte rimorchiate, vero obbiettivo dell’attacco aereo.
A dimostrazione di questa ricostruzione alcuni elementi del relitto stesso, in particolare la compressione e schiacciamento verso il basso degli osteriggi della sala macchine causato dalla anomala tensione del cavo di rimorchio.
Link utile: identificato il rimorchiatore Colosso
Negli anni successivi siamo tornati decine di volte sul relitto e ogni volta è stata sempre una piacevole immersione anche quando il mare era davvero mosso. Un’immersione semplice purchè la visibilità sia decente altrimenti diventa, come spesso accade, un tuffo inutile nella nebbia.
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