Nome: Oculina patagonica
Classe: Antozoi, ordine: sclerattinie (madrepore). famiglia: oculinidi
Prima segnalazione in Mediterraneo: 1966, Albisola
Via di introduzione: Gibilterra?
Oculina patagonica è una madrepora che si pensa sia stata introdotta dall’Atlantico argentino, probabilmente per trasporto navale. Si pensa, perché in realtà la specie prima del 1966 era conosciuta solo per frammenti fossili o subfossili provenienti dall’Argentina, dalle coste vicino a Buenos Aires.
Nel 1996 il primo ritrovamento di una colonia viva lungo le coste liguri. Oculina è stata segnalata da altre località mediterranee, dalla Spagna al Libano, e mai fuori del Mediterraneo, il che fa pensare che addirittura i soli esemplari viventi possano essere mediterranei.
Morfologia di Oculina patagonica
Forma della colonia incrostante, può sollevarsi e formare piccole ramificazioni in acque più profonde. Colore dal giallastro al marrone. Si riproduce a settembre. Va incontro a periodici sbiancamenti.
Oculina patagonica: invasore in espansione?
Ammesso che sia veramente una specie aliena, Oculina patagonica ha alti tassi di crescita e abilità riproduttiva, e si sta probabilmente espandendo in Mediterraneo. Pare che il pascolo dei ricci di mare possa favorirne l’espansione, liberando spazio altrimenti occupato dalle alghe.
Le nostre foto riguardano alcune colonie incrostanti e piccole (diametro approssimativo 20-30 cm), fotografate a Celle Ligure sugli scogli di un molo artificiale, a profondità comprese tra -2 e -3 m.