Nome: Asparagopsis taxiformis
Divisione: Rodofite (alghe rosse)
Prima segnalazione in Mediterraneo: 1800, Alessandria d’Egitto
Prima segnalazione in acque italiane: 1883, Elba
Provenienza: trasporto navale, successivamente anche Gibilterra e forse Suez.
L’abbiamo già scritto: di solito i subacquei non amano e non notano le alghe. Ma proprio tra le alghe ci sono alcune tra le specie clandestine con le storie più strane. E comunque l’invasione di un alga cambia il paesaggio sommerso, anche se all’inizio facciamo fatica ad accorgercene. Durante una recente immersione a Calafuria (LI) abbiamo fatto le foto che accompagnano questo articolo. E vi raccontiamo la strana storia di un alga che viaggia molto.
Andiamo con ordine. Asparagopsis taxiformis, alga rossa a tallo molto ramificato originaria dell’Australia e della Nuova Zelanda, è segnalata per la prima volta in Mediterraneo ad Alessandria d’Egitto attorno al 1800. Ma, un momento, il canale di Suez è stato aperto nel 1869. La prima invasione dovette avvenire per trasporto con l’acqua di zavorra delle navi, o attaccata a qualche chiglia.
L’alga non fu trasportata solo verso il Mediterraneo: al giorno d’oggi esiste in tutti gli oceani, nella fascia temperata e tropicale. Studi di genetica sembrano indicare che sia entrata più volte in Mediterraneo, sfruttando in tempi recenti il canale di Suez e, più probabilmente, Gibilterra.
A complicare le cose, esiste una seconda specie, Asparagopsis armata, anche lei presente in Mediterraneo e proveniente dal Pacifico Australiano, ma forse studi più approfonditi potranno portare a riconoscerne altre. Inoltre nel ciclo vitale dell’alga si alternano due generazioni: quella di grossa taglia, che conosciamo, è la generazione del gametofito, che per riprodursi produce gameti (cellule sessuate) dalla cui unione nasce lo sporofito, un gomitolo di filamenti ramificati, che un tempo veniva chiamato col nome di Falkenbergia, credendo che fosse addirittura una specie diversa…
Insomma, se siete riusciti a seguirci fin qui, siete testimoni di una stranissima storia, di un alga giramondo che il trasporto navale, già due secoli fa, ha portato a distribuirsi dappertutto.
Una curiosità: alle Hawaii la mangiano come contorno di pesci e altri piatti di mare, col nome di limu.
Identificazione. Gametofito alto 10-25 cm, fittamente ramificato, ad aspetto gelatinoso.
Ecologia: Vivono su fondali rocciosi ben illuminati.
Tutte le schede dei clandestini finora pubblicate. http://www.scubazone.it/mag/tag/clandestini/