Nome: Portunus pelagicus (Granchio nuotatore azzurro).
Classe: Crostacei, ordine: decapodi, famiglia: Portunidi (granchi nuotatori)
Prima segnalazione in Mediterraneo: 1898, Egitto.
Prima segnalazione in Italia: Sicilia, 1966.
Via di introduzione: canale di Suez.
Portunus pelagicus è un grosso granchio che vive in tutto l’Indo-Pacifico, su fondi molli. Entrato in Mediterraneo da Suez già ai primi del secolo scorso, è sfruttato economicamente dall’industria peschereccia Israeliana e Libanese. In Italia ha avuto un momento di grande diffusione nelle acque siciliane, dove era pescato intensamente dai tardi anni ’60 fino agli ’80. Al presente nelle acque Italiane è considerato raro, segnalato occasionalmente soprattutto dalla Sicilia orientale.
Descrizione.
Carapace ampio, più largo che lungo anche per la presenza di una cospicua spina laterale. Chele grandi e potenti, l’ultimo paio di zampe termina con un’espansione a pinna, come in tutti i portunidi.
La lunghezza del carapace è di 7 cm nei maschi, 6,5 cm nelle femmine. Il colore è marrone verdastro marmorizzato, con chele che virano al viola nella parte terminale, e dita spesso blu. Le zampe sono di un bel colore azzurro, soprattutto nei grossi maschi.
Normalmente si incontra su fondali sabbiosi o fangosi, dalla zona di marea a 55 m di profondità. Si nutre di piccoli invertebrati che cattura sul fondo. Le femmine portano le uova da maggio a agosto.
Somiglianze.
In Mediterraneo ci sono diverse specie native di portunidi, P. pelagicus si riconosce per le spine laterali e per il colore blu delle zampe. Qualche confusione potrebbe nascere con Callinectes sapidus, altra specie aliena, importata dall’America. A differenza di Portunus pelagicus, Callinectes sapidus è di colore azzurro con giunture e punte delle spine rosse. L’addome del maschio (lato inferiore) è stretto e lungo, mentre è triangolare in Portunus.
Distribuzione:
Vive un po’ in tutto l’Indo-Pacifico, dal Mar Rosso a Tahiti. In mediterraneo è comune nel bacino più orientale, raro a Rodi, raro in Sicilia orientale. Una sola segnalazione a Livorno.
Vantaggi/Pericoli per l’uomo:
È commestibile, sfruttato dai pescatori Libanesi e Israeliani. Anche in Sicilia veniva pescato ma ora la sua abbondanza si è ridotta tanto da rendere le catture occasionali.
Impatto ambientale.
Nel bacino orientale del Mediterraneo è ormai una presenza costante, pescato dagli anni ’20. L’ascesa e il declino in acque Italiane è significativo di come la pesca può limitare la diffusione di specie aliene, e almeno in questo caso riportarla vicina a un’estinzione locale.
Tutte le schede dei clandestini pubblicate finora.
Segnalateci di seguito gli avvistamenti del granchio nuotatore azzurro nelle zone che frequentate.