« Mi ero immerso in una secca poco lontana dal capo che protendendosi verso il mare aperto chiude a sud la baia di Siracusa. Quella mattina mi accadde di arpionare una cernia. Una cernia robusta, combattiva. Si scatenò sul fondo una vera e propria lotta titanica fra la cernia che pretendeva di salvare la sua vita e me che pretendevo di togliergliela. La cernia era incastrata in una cavità fra due pareti; cercando di rendermi conto della sua posizione passai la mano destra lungo il suo ventre. Il suo cuore pulsava terrorizzato, impazzito dalla paura. E con quel pulsare di sangue ho capito che stavo uccidendo un essere vivente. Da allora il mio fucile subacqueo giace come un relitto, un reperto archeologico impolverato nella cantina di casa mia. Era il 1967.»
È morto all’alba di oggi, nella sua casa di Siracusa, Enzo Majorca, aveva 85 anni. Ci piace ricordarlo con le sue parole, dette nel corso di un’intervista di qualche anno fa, in cui spiegava le ragioni che lo avevano portato ad abbandonare la pesca subacquea e successivamente a diventare vegetariano e sposare l’impegno ambientalista.
Siamo convinti che a lui piacerebbe essere ricordato soprattutto per il grande amore per il mare, che è sempre stato il denominatore comune di una vita spesa per il grande blu.
Lo ricordiamo anche come grande atleta, per i suoi record di profondità, che rappresentavano anche un contributo importante allo sviluppo delle conoscenze. I primi record furono stabiliti in un’epoca in cui si incominciava a andare sott’acqua, in cui si pensava che i limiti imposti dalla fisica e dalla fisiologia limitassero la nostra presenza nel continente blu a livelli molto più superficiali.
La medicina riteneva che 50 m di profondità fosse un limite invalicabile, al di sotto i polmoni dell’apneista si sarebbero ridotti di volume per effetto della pressione oltre un punto di non ritorno. La scienza non teneva conto del fenomeno per cui un afflusso di sangue va a compensare lo schiacciamento dei polmoni, ma prima ancora che i medici si mettessero d’accordo Enzo Majorca aveva già superato questo limite.
Di seguito l’incredibile progressione di un uomo verso gli abissi, con i suoi record di profondità. Ai più giovani, che faranno inevitabilmente il confronto con i limiti attuali, chiediamo di prestare attenzione alle date. E se vi capita, date un occhiata ai filmati dell’epoca, notate le attrezzature, le pinne.
Assetto variabile
- 1960 Settembre assetto variabile Metri 45
- 1960 Novembre assetto variabile Metri 49
- 1962 Agosto assetto variabile Metri 51
- 1964 Agosto assetto variabile Metri 53
- 1965 Agosto assetto variabile Metri 54
- 1966 Novembre assetto variabile Metri 62
- 1967 Settembre assetto variabile Metri 64
- 1968 Agosto assetto variabile Metri 69
- 1969 Agosto assetto variabile Metri 72
- 1970 Agosto assetto variabile Metri 74
- 1971 Agosto assetto variabile Metri 77
- 1972 Agosto assetto variabile Metri 78
- 1973 Agosto assetto variabile Metri 80
- 1974 Settembre assetto variabile Metri 87
- 1986 assetto variabile Metri 91
- 1987 assetto variabile Metri 94
- 1988 assetto variabile Metri 101
Assetto costante
- Agosto 1961 Metri 50
- Agosto 1972 Metri 57
- Agosto 1973 Metri 58
- Settembre 1976 Metri 60
- 1978 Metri 52 (nuovo regolamento)
- 1979 Metri 55
Ciao Enzo.
Ho avuto la fortuna di intervistarlo per il tg2 lo scorso anno, una persona speciale.